PERCHE' DIO NON ESISTE
PERCHE' DIO NON ESISTE

PERCHE’ DIO NON ESISTE

Dio non esiste! Perché se un dio esistesse niente di quello che ci accade intorno succederebbe. Se un dio esistesse non ci sarebbero guerre, non ci sarebbero malattie, non ci sarebbe la sofferenza, non ci sarebbe la morte. Se un dio esistesse noi non esisteremmo, perché non avrebbe avuto alcuno scopo di crearci per farci soffrire. Se un dio esistesse e la sua bontà fosse infinita come dicono, non avrebbe mai creato un mondo dove la sofferenza, la paura e la malvagità imperano sovrane ovunque e comunque. Se esistesse un dio capace di creare le meraviglie dell’universo, con i suoi colori, con le stelle e i pianeti, con i profumi del mondo, con i suoni infiniti e il silenzio assoluto che scopo avrebbe avuto di creare l’umanità. Se questo scopo, a noi inconcepibile, ci fosse stato, se ci fosse davvero un fine alla nostra esistenza quale sarebbe invece quello del male che ci circonda? Il male. Quale sarebbe lo scopo del male, quello di metterci alla prova? Un ostacolo imprevisto da superare per ritornare al dio? Ma se il dio fosse un dio e di conseguenza a questo assolutamente ed indiscutibilmente onnipotente, avrebbe lasciato che il male esistesse?

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Dio non esiste, per un semplice motivo: non è logico.

Mettiamo di essere un dio, creiamo un mondo, un universo pieno di galassie piene di mondi, che vagano silenziosi con un proprio moto ordinato, preordinato. Siamo soddisfatti, estremamente soddisfatti di quello che abbiamo creato, della sua bellezza e della sua perfezione, beh, siamo dio. Siamo talmente entusiasti di ciò che abbiamo creato che vogliamo andare oltre, nessuno ce lo impedisce, d’altra parte nessuno ce lo può impedire. Ci concentriamo verso uno di questi mondi e decidiamo di renderlo ancora migliore, di dare sfogo alla nostra creatività. Lo plasmiamo a nostro piacimento e lo riempiamo di acqua, formiamo montagne e diamo il via ad un ciclo eterno in cui l’acqua evapora, sale verso l’alto e poi ridiscende sulla terra sotto forma di pioggia. È bellissimo vedere mentre questo accade, è meraviglioso! Rendiamo questo mondo colorato attingendo alle infinite sfumature dell’universo con cui ci siamo circondati. Verde per gli alberi, rosso per il fuoco, azzurro per il mare, soffiamo su questo mondo tutti i suoni e tutto il silenzio, il lamento del vento, lo sciacquio del mare, lo stridere delle pietre. E poi ancora riempiamo il mare di vita colmandolo di ogni tipo di pesce e di milioni di altre creature. Disseminiamo la terra di animali di ogni forma e il cielo di uccelli di ogni colore. Diamo un nome a questo mondo, un nome semplice e universale, lo chiamiamo terra. Osiamo ancora di più, e perché no, e creiamo un essere capace di pensare, di fare, di articolare i suoni con frasi, di costruire, amare, creare altre cose con le proprie mani, lo chiamiamo uomo e lo mandiamo in giro per il mondo.

Fine.

Il gioco è finito. L’universo c’è, i mondi ci sono, la terra è plasmata, ci sono piante e animali e c’è pure l’uomo e la donna. Abbiamo raggiunto l’ultimo livello del gioco, abbiamo vinto, abbiamo fatto il record personale e pure quello universale.

Fine.

E adesso che facciamo?

Adesso diventiamo cattivi.

Il mare diventa tempesta, la terra trema, il vento sbatte, gli animali si mangiano gli uni con gli altri, mordendosi, sbranandosi, in una lotta senza fine e senza pace. E l’uomo? Beh, lo facciamo diventare il più cattivo di tutti, può uccidere tutti gli animali, può prosciugare il mare, distruggere le montagne, affogare l’aria. E più ancora può uccidere i suoi simili e se stesso, volontariamente. Può essere capace con i suoi pensieri e le sue azioni di far soffrire gli altri uomini. Può umiliarli, denigrarli, sfruttarli, affamarli, segregarli, torturarli e finalmente ucciderli.

Un dio così non può esistere, spero proprio che un dio così non esista. La vita sarebbe il nulla e ancor di più lo sarebbe la morte, niente varrebbe la pena di essere, di esistere, di nascere, durare e scomparire.

Fine.

Il gioco è finito, l’universo c’è, i mondi ci sono, la terra è plasmata, ci sono piante e animali e c’è pure l’uomo e la donna e tutto si scontra, si combatte si distrugge. Che meravigliosa sensazione di potere! Abbiamo raggiunto anche il livello premio del gioco che noi stessi abbiamo inventato, abbiamo vinto ancora, abbiamo battuto il nostro record personale e pure quello universale.

Fine.

E adesso che facciamo?

Nuovo livello, ritorniamo buoni…

Sconfessiamo tutto quello che abbiamo combinato fino a quel momento e ci facciamo di nuovo amici dell’umanità che abbiamo creato, anche se rimane sempre l’anomalia del regno minerale, vegetale e animale che pare siano soltanto comprimari, strumenti per il raggiungimento dei vari fini, mezzo e metro per misurare. Sconvolgiamo i nostri stessi piani, ormai vecchi, inutili e obsoleti, promettendo all’umanità intera il paradiso, a tutti coloro che riusciranno a rimanere buoni, generosi e altruisti, fino alla morte. Se riusciranno a farlo seguendo una serie di piccole semplici regole, che in pratica proibiscono di godere di tutto quello che c’è sulla terra, di isolarsi dagli altri e addirittura da sé stessi per evitare di compiere qualsiasi atto che possa poi essere giudicato malvagio o peccaminoso, potrà ottenere il premio promesso. Dovrà ubbidire, donarsi agli altri, soprattutto a chi gli farà del male, dovrà consumare, con molta molta moderazione, tutto ciò che è gustoso e piacevole, il vino porterà la cirrosi, il formaggio alzerà il colesterolo, il fumo distruggerà i polmoni e la coca distruggerà i neuroni. E come ciliegina sulla torta potrà abbandonarsi al più piacevole dei piaceri mai provati, il sesso. Ma… solo per procreare e poco anche per questo, senza manifestare il piacere che si prova, senza abusarne, senza divertirsi, senza promiscuità.

…anzi no!

Aspetta, non è finita, questo verrà detto solo ad una parte dell’umanità, perché ad altri verrà rivelato l’esatto contrario.

Puoi uccidere, anzi devi uccidere, tutti quelli che la pensano diversamente da te e la loro distruzione ti assicurerà il paradiso. Prega e sii devoto, osserva i precetti, ricorda che sei l’unico e il vero fedele e gli altri non valgono niente. Non rispettarli, non rispettare ma usa tutto ciò che trovi nel mondo, compreso una parte dell’umanità che dovrai anzi nascondere alla tua vista per evitare che possa far sorgere in te fantasie peccaminose. Invece che fantasticare applica la tua sfrenata immaginazione su quella parte di umanità che non è neppure degna di questo appellativo, tanto così fatto non è peccato.

Invece ad un’altra parte di umanità verrà data una diversa rivelazione, verrà loro detto che sono gli unici destinatari della tua parola e gli unici che potranno davvero sperare in una vita buona, giusta, agiata e rispettabile, basta seguire le regole scritte, il paradiso è raggiungibile solo per il fatto di appartenere a questa parte di umanità.

Ad un’altra parte ancora verrà detto che dio è dentro di loro e che solo un’esasperata introspezione li porterà a raggiungere il paradiso, anzi guarda se alla prima non ci riescono possono provarci ancora e poi ancora e ancora fino a che non raggiungeranno la pace totale ed ogni volta avranno livelli di difficoltà diversi, tanto per rendere la gara più gustosa, varia e tutt’altro che divertente.

Poi ad altri verranno date istruzioni e scopi ancora diversi e ancora e ancora e per finire, come ciliegina sulla torta, mettiamo tutte queste porzioni di umanità l’una contro l’altra con la presunzione di essere ognuna la depositaria dell’unica e sola verità.

Che idea geniale!!!

Non ci rimane che stare li a guardare chi, ma soprattutto se qualcuno veramente riesce a guadagnarsi il tanto agognato e ignoto paradiso.

No, se le cose stanno così dio non esiste.

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Dimostrare che dio non esiste è la cosa più semplice del mondo. Primo non l’ho mai visto e non conosco nessuno che lo abbia visto, i sogni e le visioni non sono cose tangibili. Chiunque in qualsiasi momento può credere di aver visto, sentito e provato qualsiasi cosa ma nessuno ha mai potuto dimostrare niente, per cui non esiste. Secondo non trovo intorno a me nessuna testimonianza del suo passaggio, da millenni l’umanità gioca a distruggersi e autodistruggersi nei modi e nelle maniere più truci e tremende e niente e nessuno lo ha mai impedito se non altre parti di quella stessa umanità che poi hanno cominciato o continuato a fare le stesse o altre cose altrettanto truci e tremende, per cui non esiste e  non parlo di un dio in maniera specifica ma della possibilità che un entità superiore possa in qualche modo aver dato il via a tutto questo.

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Dio non esiste! Lo hanno dimostrato da secoli esimi o meno scienziati di tutti i tempi, ti tutti i luoghi, di ogni estrazione sociale e addirittura religiosa. Pur patendo le pene dell’inferno hanno portato avanti la loro teoria e bruciati, scomunicati, criticati ed osteggiati alla fine hanno avuto ragione. Le religioni si basano su principi molto antichi e questi fondamenti scricchiolano da quando sono stati formulati, screditati e smentiti di volta in volta dal progresso, dalle scoperte, dall’apertura delle menti dell’umanità intera. Per non andare ad infierire sulle fedi di qualche millennio fa che oggi già non esistono più o sono largamente superate, sarebbe come sparare sulla Croce Rossa, analizziamo solo quelle che ancora resistono. Copernico e Galileo per primi minarono alla base le tre grandi religioni e da allora è stato un crescendo senza fine, nonostante le repressioni, le imposizioni e le inquisizioni. Ooops… la terra non è al centro dell’universo com’era stato sempre creduto, ooops… non è piatta, ooops … Darwin dice e dimostra che l’uomo non è stato creato ma deriva soltanto dalla trasformazione e dall’evoluzione di altre forme animali, ooops… la terra non è stata creata ma è il risultato di un’esplosione atomica di miliardi di anni fa che ha sconvolto il niente dando vita al tutto, tutto quello che possiamo vedere o non vedere, che possiamo credere o non credere. Quindi dio non esiste! Non ha creato l’universo, non ha creato la terra, non ha creato l’uomo, quale influenza dovrebbe o potrebbe mai avere sulla nostra esistenza? Se ci ha trovati già fatti e compiuti quale onore, devozione o sacrificio dovremmo mai dimostrargli? Perché mai dovremmo considerarlo un dio?

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Già, e se ci avesse trovati già fatti e compiuti? Beh, non sarebbe comunque un dio, se non del terrore, dello strazio e della morte. Non meriterebbe comunque la nostra attenzione se non il nostro timore, non sarebbe certo da adorare ma da evitare. Una malefica entità che ci ha casualmente trovati sul proprio cammino e si diverte a comminarci le peggiori pene mai immaginabili al solo fine della sua unica, sola e propria soddisfazione. Un essere da distruggere, da annientare, da cancellare anche solo togliendogli l’unico passatempo. Far scomparire il nostro mondo, la più saporita vendetta da operare contro di lui.

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Dio non esiste! Non ve n’eravate accorti?