1982

1982

Sul tetto del mondo

gridando

sudando

e con le bandiere al vento

altro che Messico

altro che nuvole

siamo andati oltre

e non vogliamo più tornare

sul tetto

dell’altro mondo

gridando

sudando

e con le mani al vento

altro che vacanza

altro che mare

siamo andati oltre

e arriveremo anche più in là

fino ad andare così oltre

da ritrovarsi ancora

rincorrersi

riprendersi

e continuare a andare oltre

tu bambino

ad accompagnare

l’uomo che sarai.

 


1982

Strano ma portachiavi.

1982

Quando la mano

non sta mai ferma

lui non resiste

e poi s’impenna

e non c’è modo

di rallentare

ormai non resta

che…

…volare.

MAGGIO 1982

Sempre più grandi, anzi il più grande, ripetente ma ben accolto da tutti. Comincia un ciclo che non è più finito. In piedi, la prof. di matematica, ero il suo incubo alla fine di ogni spiegazione arrivava puntuale la mia confutazione delle sue teorie, ma statti zitto! Marco Parenti, Barbara Antoni, Maria Barbaccia a volte si rincontrano, la Frizzi ahhhh orrore, Alessandra Rovetini, Silvia Volpi, Emanuele Melani, Elisabetta Rossi, la Giuntoli, Galli perona almeno così c'era scritto sui muri, Chiara Toti. La seconda in basso da sinistra Mery Maremmi, poi si arriva al centro dove c'è Cristina Nelli, Deanna Castellacci, il più grande ciuhone che vola nel cielo Daniele Madiai, Alessandro Tozzi e io. Quante ne abbiamo combinate, innumerevoli, inenarrabili e assolutamente indimenticabili, vi amo!!!

GIUGNO 1982

Gita di famiglia a Venezia, sono venticinque anni di matrimonio di babbo e mamma e regalano a loro e a noi questa meravigliosa città.

AGOSTO 1982

Finalmente le vacanze con gli amici, in tenda a Rimini e fino a là in Vespa. Non si raccatta nulla ma è un esperienza di vita vera. Senza genitori, libertà assoluta e il posto giusto. Ci regaliamo pure una serata all'Altro Mondo Studios, la discoteca più esclusiva e ricercata di questi anni rocamboleschi.

E poi c'è sempre Donoratico...

CONCERTI 1982

Riprendono i concerti e faccio un nuovo assaggio prima di gettarmi nella mischia della musica che verrà.

LA STANZA

Ognuno ha la sua stanza, quella in cui vive, studia, riflette. Quella che trasforma a sua immagine, a suo piacimento; quella che arreda con le sue cose e alla quale tappezza i muri di sogni, ideali e speranze. Questa è la mia, una stanza piena in una casa vuota tutta per me, unico padrone del castello. Questa, è casa mia! Benvenuti...

L'ANGOLO

E poi trovi un posto dove stai bene, dove cresci la tua adolescenza dove diventi Ciuccu Nuvolari e i tuoi amici sono i'Porro, i'Pialla, i'Poccia, Janca e poi ancora i'Banda, Boldrake, Giaccà e Giacchino, i'Mencio, i'Gorilla, Rino, Mauri, i'Toby, i'Rod, i'Micko e la tua anima gemella i'Tasso. Non basterebbe un libro, non basterebbe un'enciclopedia, non bastano le parole, basta averlo vissuto!

CARO DIARIO...
3 settembre – la mafia uccide il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, prefetto di Palermo, e sua moglie Emanuela Setti Carraro mentre si dirigono verso un ristorante a bordo della loro A112 bianca, seguiti dall’agente di scorta Domenico Russo alla guida di un’Alfetta; alle 21,15, lungo via Carini, vengono affiancati da una Bmw e da una motocicletta, dalle quali parte una raffica di kalashnikov AK-47 che uccide i due coniugi e l’agente; la mafia si libera di un grande servitore dello Stato che con innovativi ed efficaci metodi di indagine era riuscito ad assestare colpi importanti sia all'organizzazione mafiosa sia alle Brigate Rosse, portando allo scoperto la fitta rete di complicità con la politica e con una parte delle istituzioni pur lamentando la scarsità di mezzi a disposizione; come al solito le indagini prendono strade diverse dalla inchieste giornalistiche, il processo porterà alla condanna in contumacia di sei boss come mandanti, che non meritano certo di essere nominati, e di quattro esecutori materiali, le inchieste giornalistiche e le rivelazioni emerse durante il processo Andreotti per l’assassinio del giornalista Mino Pecorelli, si farà strada l’ipotesi che l'omicidio Dalla Chiesa fosse da collegare al ritrovamento del memoriale redatto da Aldo Moro e ritrovato nel covo delle Brigate Rosse. Ma del burattinaio non si trovano mai le tracce.
19 settembre – appare l’emoticon, a causa di una discussione su come esprimere il proprio stato d’animo on line, il professor Scott Fahlman, ingegnere informatico della Carnegie Mellon University, posta un messaggio con un codice formato da due punti, trattino e parentesi tonda chiusa da leggere ribaltato su un lato, per sottolineare il tono ironico di quello che si sta dicendo; in breve tempo prende piede nel mondo accademico per diventare poi un elemento universale del linguaggio fino quasi ormai a sostituirlo. ☹