2011

2011

Ci provi da solo

e ti piace

scrivi

canti

diventi regista di te stesso

ti infili nel tubo baldanzoso

e gioisci solo dell’esserci

del sarai

non t’importa dei numeri

t’importa che ci sei

non t’importa quanto gli altri

t’importa che hai dato

che hai provato

che hai gioito

prima

durante

e dopo

e le serate sul palcoscenico

ti riempiono la vita

è lì che vorresti stare

da sempre

anche se non sarà

ma sai che quello

è un dolce luogo

dove sempre ti ritroverai

la terra fa rivoluzione

e l’atomo si versa nel mare

mentre rivoluzioni salgono al cielo

per insegnare a cantare

piegare in curva

e inventare il nuovo mondo.

 
11 GENNAIO 2011

SU YOUTUBE APPARE IL PRIMO VIDEOCLIP DI STEO NELLA VERSIONE CANTAUTORE
"NON HO PAROLE"
TESTO: STEFANO STEO CUCCUINI
25 GENNAIO 2011
SU YOUTUBE ARRIVA IL VIDEOCLIP DI STEO
"DA SOLO"
TESTO: STEFANO STEO CUCCUINI
25 FEBBRAIO 2011
BACK TO THE FUTURE
14 MARZO 2011
SU YOUTUBE IL VIDEOCLIP CHE STEO HA REALIZZATO PER TUTA MENNELLA
DA UNA POESIA DI TUTA NASCE UNA NUOVA CANZONE
"LE RAGIONI DEL CUORE"
TESTO ORIGINALE DI TUTA MENNELLA - ADATTAMENTO DI STEFANO STEO CUCCUINI
27 MARZO 4 APRILE 2011
CARIBBEAN
14 APRILE 2011
IL COMUNE DI SIGNA ORGANIZZA UN CICLO DI SERATE
DEDICATE AI POETI CONTEMPORANEI E STEO PRESENTA LE SUE "FANTASIE"
LA POESIA DELLA VITA
LA VITA IN POESIA


14 APRILE 2011 – CENTRO CULTURALE BONCOMPAGNO DA SIGNA

Stefano “STEO” Cuccuini

rivela le sue liriche attraverso le voci di “Artiste Signesi”


Lettura di Aforismi - Pamela Pernice

Ale-oo! - Steo

Vista da occidente - Pamela Pernice

Lo saprai domani - Steo

Sull'arenile – Elisa Riccardi

C’è - Elisa Riccardi

Ricordo - Pamela Pernice

Dimmelo tu - Pamela Pernice

29 XI 2010 - Steo

Le storie del tempo - favola - Pamela Pernice

Davanti allo specchio - racconto - Elisa Riccardi

Anima nera - video - canta Francesco Sichera
5 GIUGNO 2011

SU YOUTUBE ARRIVA IL VIDEOCLIP DI STEO
"INTIMO"
TESTO: STEFANO STEO CUCCUINI
BASE MUSICALE: "AVID PRO TOOLS SE" BY STEO

PAROLE


E


MUSICA

6 gennaio 2011

Non ho parole

Non ho parole per te

non ho parole per te

non ho parole per te

non ho parole per te

non ho parole per te

non ho parole per te

non ho parole per te

non ho parole per te

per te, per te…

Mi guardi fino in fondo all’anima…

Non ho parole per te

non ho parole per te

non ho parole per te

non ho parole per te

non ho parole per te

non ho parole per te

per te, per te…

Mi guardi fino in fondo all’anima

mi guardi come fosse facile

farsi travolgere da te

da te, da te…

Non ho parole per te

non ho parole per te

non ho parole per te

non ho parole per te

per te, per te…

Mi guardi fino in fondo all’anima

mi guardi come fosse facile

farsi travolgere da te

respiri dentro il mio respiro e poi

ti sciogli dentro e fuori spasimi

ti lasci immergere di me

di me, di me…

Non ho parole per te

non ho parole per te

non ho parole per te

non ho parole per te

non ho parole per te

non ho parole per te

non ho parole per te

non ho parole per te

perché, perché…

Respiri dentro il mio respiro e poi

ti sciogli dentro e fuori spasimi

ti lasci immergere di me

di me, di me…

Senza parole io e te

senza parole io e te

senza parole io e te

senza parole io e te

senza parole io e te

senza parole io e te

perché, perché…

Cullati dallo stesso fiato noi

legati dentro e uniti fuori e poi

tutto è silenzio tranne noi

io e te, io e te…

Non ho parole per te

non ho parole per te

non ho parole per te

non ho parole per te

non ho parole per te

non ho parole per te

non ho parole per te

non ho parole per te

per te, per te…

20 gennaio 2011

Da solo

Adesso è in automatico

è un ballo sistematico

lasciare tutti indietro

e poi librarsi in volo

hai fatto il vuoto intorno

hai messo il pane in forno

la piazza l’hai pulita

e sei rimasto

da solo, da solo, solo

sei rimasto

da solo, da solo, solo

e poi fumare, fumare

fino a non poterne più

chiuso dentro la tua stanza

senza tanti tabù

fumare fumare

fino a non poterne più

fino a non poterne più

non poterne più

perché è rimasta

l’unica cosa

che puoi fare

da solo, da solo, solo

senza nessuno che ti dica che fare

che ti viene a svegliare

che ti faccia sbagliare

senza nessuno che ti possa imbrogliare

che ti possa imbrigliare

che ti faccia del male

senza nessuno, nessuno, nessuno

che ti faccia

una carezza sul cuore

sul cuore, il cuore

una carezza sul cuore

che ti faccia diventare

una persona migliore

capace di lottare, fare, vincere

qualche volta sbagliare

ma col cuore, col cuore

sbagliare ma col cuore

lottare con il cuore

vincere un sorriso

con il cuore, il cuore, il cuore.

Adesso è sistematico

tu sei rimasto solo

ti sei scavato un buco

e lo credevi un volo

ormai non c’è nessuno

che possa rimediare

se ti sei fatto sonno

adesso devi svegliare

ritrova i cinque sensi

ritrovati a sperare

che ancora sia qualcuno

che ti faccia sentire

una carezza sul cuore

sul cuore, il cuore

una carezza sul cuore

che ti faccia diventare

una persona migliore

capace di lottare, fare, vincere

qualche volta sbagliare

ma col cuore, col cuore

sbagliare ma col cuore

lottare con il cuore

vincere un sorriso

con il cuore, il cuore, il cuore

capace di lottare, fare, vincere, sbagliare

ma col cuore, col cuore

sbagliare ma col cuore

lottare con il cuore

vincere un sorriso

con il cuore, il cuore, il cuore.

24 aprile 2011

Professione in malafede

Quante menzogne

sono state scritte

su libri ineluttabili

quale verità è reale?

L’unica che conosciamo

è la nostra

per questo siamo costretti a mentirci

ogni giorno

incapaci di difenderla

agli occhi degli altri

e pure ai nostri

adagiati

nelle rivoluzioni

nei conformismi

nelle proteste

continuiamo a professare

l’unica realtà

che conosciamo immune

da calunnie.

La menzogna.

25 aprile 2011

Piume

Eccome se piume

innumerabili come stelle

volubili

come l’animo di una donna

le vedi

le calpesti

le scrolli via

e loro imperterrite

piume

fino a che le ami

e le porti con te

dove loro ti condurranno.

Giunto al bivio

potrai sempre decidere

se fermarti

o volare via con loro

in quell’infinito sconosciuto

che fino a un attimo fa

temevi.

Adesso appare

soffice prato

a carezzare i tuoi piedi

scacci la noia

rinneghi l’accidia

e come volo d’Angelo

piume.

5 giugno 2011

Ora

Ora che tu non ci sei più

ora che tu non ci sei più.

Ora che tu non ci sei più

ora che tu non ci sei più.

Ora che tu non ci sei più

ora che tu non ci sei più

ora che tu non ci sei più

ora che tu non ci sei più

ora che tu non ci sei più

cadono scintille dalle mani

ora che tu, ora che tu, ora che tu, ora che tu, ora che tu

riavvolgi l’infinito

delle onde inesorabile

senza senso

senza senso

senza senso

senza senso

senza senso

senza

tempo che è passato

non ritornano le immagini

di una vita al vento

ogni giorno è un’alba nuova

di esperienze da ripetere

da conoscere

da ripetere da conoscere

ripetere, conoscere

ripeti, conosci

ripeti, conosci

ripeti.

Ora che tu non ci sei più

ora che tu non ci sei più.

Ora che tu non ci sei più

ora che tu non ci sei più.

Ora che tu non ci sei più

ora che tu non ci sei più

torni un attimo a sapere

poi di nuovo le profondità

del non esser stato

ora che tu non ci sei più

cadono scintille dalle mani

ora che tu non ci sei più

rimango solo

senza ormai realtà

senza la vita

vuota di silenzi

fotogrammi cancellati

fra il non esser più

e il non essere stati

di non essere stati

di non essere stati mai

ogni giorno è un’alba nuova

di esperienze da ripetere

da conoscere

da ripetere da conoscere

ripetere, conoscere

ripeti, conosci

ripeti, conosci

ripeti.

29 agosto 2011

Il figlio del brahmino

Si alza al levar del sole il figlio del bramino

e fra un lamento e l'altro della sua prece si assopisce

fino a che il sonno lo pervade ancora

sciogliendo briglie e cavalli di fantasia

che lesta galoppa verso le gioie del giorno che sarà

quando diverrà fuoco.

Sobbalza nel tardi della sua ricaduta

ch’è già tempo di apprestarsi al dì che viene

frotte di ancelle si attorniano a lui

chi lo pettina, chi lo rade

quel tanto che basta al fior caprino di sapienza

chi lo cosparge di profumi, chi lo veste

e in quel turbinar di gentil serve

invece di provvedere allo secondo imploro

si affanna nello scombinar quant’ieri avea deciso

di quali fra quelle la più bella sia.

Balbetta qualche frase, fra quelle imparate a menadito

mentre servito consuma il grande pasto

adorno di gente che si inchina e al suo comando attiene

pigro si stende il pomeriggio mentre riposa delle fatiche altrui

e con gli occhi ancor si perde dietro a qualcheduna

che la mattina era mancata e ancor più confonde le sentenze fatte

e nel riformular sequenze e fondi laghi mirati in occhi alle devote

si perde il tempo della nuova supplica che avea dimenticato di ricordar di dire.

A sera, esausto dello giorno intero, quieto si stende sul suo letto

cinto da quelle che lungo il giorno scelse

che a quel lume della sera gli parvero più belle

ma più belle assai si ricordava fosser l’altre

e tra piacer e assopimento si avvia verso la notte

con la promessa di sceglier meglio l’indomani

ma stanco e dimentico di recitar l’ultimo verso della sera.

Dorme beato e coccolato al buio il figlio del brahmino

Julis lo nomano, di panni freschi adorno e di cervello fino.

4 novembre 2011

Cingimi al collo

Senti la mia essenza vola quieta oltre queste mura

sola prigioniera senza tempo avversa la fortuna

chiedimi domandami prendimi

fammi sentire d’immensa la mente

prima che barbarie avvolga

prima che la lama affondi

con la cruda sua malignità

con la cruda sua malignità

salvami l’anima

salvami l’anima

salvami l’anima

salvami l’anima

salvami l’anima.

Cingimi al collo e non lasciarmi andare

sotto questa rupe hanno dipinto il mare

cingimi al collo che non sia fratello

solo lacrime sciolte fin che sia ruscello.

Cingimi al collo e non lasciarmi andare

sotto questa rupe hanno dipinto il mare

leggimi dentro sfiorami l’inchiostro

se fui dama sbiadita mio nemico l’astro

palpita speranza ti raggiunga fino al petto

non per dar calore solo per diletto

cingimi al collo che non sia fratello

solo lacrime sciolte fin che sia ruscello.

Cingimi al collo e non lasciarmi andare

sotto questa rupe hanno dipinto il mare

cingimi al collo che non sia fratello

prima che barbarie avvolga

prima che la lama affondi

con la cruda sua malvagità

prima che barbarie avvolga

prima che la lama affondi

con la cruda sua malvagità

salvami l’anima

salvami l’anima

salvami l’anima

salvami l’anima

salvami l’anima

cingimi al collo stringimi al tuo petto

solo lacrime sciolte fin che sia ruscello e…

Siri diventi me

Siri diventi me

Salvami l’anima

Siri diventi me

salvami l’anima

Siri diventi me.

Salvami l’anima

salvami l’anima

salvami l’anima

Siri diventi me

Siri diventi me

Siri diventi me

Siri diventi me

Siri diventi me.

24 novembre 2011

29 XI 2011

Cose e tempo

l’uno all’altra

rubano ogni momento

come a sembrar oggi

meno

quando in realtà

mai

come adesso

siamo stati più

vicini

compagni

complici

amanti

e amati.

Nulla può

contro le solide mura

verso al vacuo mondo erette

dal nostro esser

come siamo:

uno

intenso

candido

noi.
13 - 18 SETTEMBRE 2011
LOURDES
24 OTTOBRE 2011
SU YOUTUBE ARRIVA IL VIDEOCLIP DI STEO
"ORA"
TESTO: STEFANO STEO CUCCUINI
BASE MUSICALE: "AVID PRO TOOLS SE" BY STEO
31 OTTOBRE 2011
SU YOUTUBE ARRIVA IL VIDEOCLIP DI FRANCESCO SICHERA
"LA LUNA E LA STELLA"
TESTO: STEFANO STEO CUCCUINI
CANTA: FRANCESCO SICHERA
25 DICEMBRE 2011
DA UNA FILASTROCCA PER BAMBINI IL NUOVO VIDEO DI STEO
"E' NATALE"
FEAT. "PATTY"
TESTO: STEFANO STEO CUCCUINI
BASE MUSICALE: "AVID PRO TOOLS SE" BY STEO
CARO DIARIO...
13 gennaio – luci, musica e festa durante la crociera appena iniziata a bordo della Costa Concordia mentre sta passando davanti all'Isola del Giglio, sono partiti da Civitavecchia alle 19 con la crociera "Il profumo degli agrumi" diretti a Savona; tremiladuecentosedici passeggeri che vogliono godersi sette giorni di relax e divertimento nel Mediterraneo fra Italia, Francia e Spagna; l’equipaggio conta milleetredici elementi agli ordini del comandante Francesco Schettino; Costa Concordia, 290 m di lunghezza per 114 mila tonnellate di stazza, il nome rimanda all'unità e alla pace fra le nazioni europee e per questo i suoi tredici ponti sono intitolati ad altrettanti Stati del Vecchio Continente; un'ora dopo la partenza il comando viene affidato al primo ufficiale Ciro Ambrosio, con l'ordine di riconsegnarlo al comandante una volta giunti nelle vicinanze dell'Isola del Giglio; alle 21:30 il comandante risale in plancia per realizzare un qualcosa che ha in mente dall'inizio del viaggio, un’usanza marittima non ufficialmente riconosciuta dato l’alto rischio dell’uscire dalla rotta di navigazione predeterminata, la manovra dell'inchino,  un passaggio sottocosta per salutare con luci e segnali acustici gli abitanti del posto, in questo particolare caso, la dedica è personale ed è rivolta a Mario Palomo, comandante in pensione che Schettino chiama al telefono; poco dopo la Concordia impatta violentemente con la fiancata sinistra contro uno scoglio che sventra la pancia della nave, aprendo una ferita lunga 75 m e larga due; un boato allarma i passeggeri, la paura si trasforma in panico quando pochi istanti dopo nave si incaglia a mezzo miglio dalla costa, all’interno tutto si rovescia e i passeggeri ignari scappano per ogni dove; l'equipaggio allude ad un improponibile guasto tecnico ma basta poco a tutti per capire che non resta più tanto tempo per agire; intorno alle 22:00 il buio invade la nave e i passeggeri cominciano ad avvertire i parenti dell’accaduto che a loro volta allertano Carabinieri e Capitaneria di Livorno ancora all’oscuro dell’accaduto; tutto si fa concitata piena di menzogne fino alle 22.26 quando Schettino ammette l'esistenza di “una via d’acqua” rassicurando sullo stato dei passeggeri; ma le numerose esitazioni del comandante non convincono la capitaneria che fa partire i soccorsi; la latitanza del comandante induce gli ufficiali all’ammutinamento che affidano il comando a Roberto Bosio che dà il segnale di evacuazione immediata poco prima delle 23:00, provocando il panico generale provocando le prime vittime di un’assurda tragedia; mentre le operazioni di evacuazione sono ancora in corso il comandante Schettino viene visto già al sicuro su uno scoglio nei pressi della nave con il sospetto che abbia abbandonato la nave per mettersi in salvo, il comandante della capitaneria di porto di Livorno Gregorio De Falco lo raggiunge telefonicamente fino a che De Falco esclama il famoso “Salga a bordo cazzo!” alle 4:46 si concludono le operazioni di salvataggio dei passeggeri e si contano ventisette dispersi, i loro corpi verranno recuperati nei mesi successivi per un bilancio complessivo di trentadue morti; le indagini si concentrano sul comandante Schettino, sulla manovra e la mancata richiesta di soccorso e di conseguenza viene arrestato con le accuse di omicidio plurimo colposo, naufragio e abbandono di nave; nel 2017 la Corte di Cassazione conferma la sentenza di condanna a sedici anni di reclusione. Le operazioni di rimessa in asse e trasporto allo smaltimento cominciano a maggio 2013 e l’anno successivo la nave viene smantellata. L’esperienza e la sicurezza sono fra le cause degli incidenti sul lavoro, a volte ci si accontenta di nessuna protezione altre neanche il luogo più sicuro è al sicuro dalla scelleratezza.
23 luglio – la cantante Amy Winehouse muore entrando tristemente nel Club 27; la sua voce unica e particolare debutta nel 2003 con l'album "Frank" e con il successivo "Back to Black" raggiunge il successo planetario e il singolo “Love is a losing game” diviene il suo marchio di fabbrica e la proietta in testa alle classifiche internazionali e alla conquista di cinque Grammy Awards; Amy non ha fermezza e si trova al centro delle cronache mondane per i suoi eccessi, tra droga e alcool fino a quando non viene trovata senza vita nella sua residenza londinese di Camden Square, come per ogni mito non c'è ancora una verità definitiva sulla sua morte; il terzo album, Hidden Treasures viene pubblicato postumo nel dicembre del 2011. A un certo punto avere tutto fa paura e non è facile tornare indietro, allora si preferisce gettarsi in avanti ad occhi chiusi.
5 ottobre – muore Steve Jobs, genio dell'informatica, imprenditore creativo, opinion leader, visionario attraverso trentacinque anni di carriera vissuta con il solo e unico scopo di cambiare il mondo; adottato alla nascita trascorre la sua infanzia crescendo nella Silicon Valley manifestando presto la sua indole solitaria e visionaria; mente lavora all’Atari conosce Steve Wozniak, dipendente di HP che gli propone di progettare insieme un nuovo computer e Jobs non si tira certo indietro mettendosi subito al lavoro nel più famoso garage del mondo; nel 1976 fondano la Apple e il resto è storia dell'elettronica, dal Macintosh all’iPhone; "people of the year" nel 2010 un anno dopo muore per un tumore al pancreas. Non bastano tutti i soldi del mondo, mai.