2016

2016

2 APRILE 2016

ALESSANDRO CALONACI INTERPRETA

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UN PATTO FIRMATO COL SANGUE, UN RIPENSAMENTO, MA ORMAI NE C'E' PIU' ALCUNA SPERANZA

IL VIDEO ORIGINALE

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TESTO: STEFANO STEO CUCCUINI

BASE MUSICALE: "AVID PRO TOOLS SE" BY STEO

12 - 13 MAGGIO 2016
PADOVA
22 - 25 MAGGIO 2016

FEZ

31 AGOSTO 2016

"TI PERDONO"

TESTO: STEFANO STEO CUCCUINI

ELABORAZIONE MUSICALE: "AVID PRO TOOLS SE" BY STEO

GUEST CHORUS: LAURA, GRAZIELLA E NICCOLO'

UN VIAGGIO A FEZ IN MAROCCO, UN'ESPERIENZA VISSUTA NELLE VISCERE DELL'ANIMA. LA RICERCA DELL'IO PER TROVARE NOI. I NOSTRI SOGNI INFRANTI DIVENTANO LA FAVOLA DELLA NOSTRA VITA.
SE
CANTO

31 maggio 2016

Più forte

Se senti

che batte più forte

più forte

più forte

più forte lo devi sentire.

Tu lascia che batta più forte che puoi

domani potrebbe bastare

se senti che batte più forte

più forte

più forte

più forte lo puoi respirare.

Tu lascia che batta più forte che puoi

rimani in silenzio a ascoltare

più forte lui batte

più forte lo senti

ormai non lo puoi più fermare

scivolando come l’aria tra i capelli

disciolti nel sud

rimani in silenzio

confini svelati

due mani mi toccano il cielo

rimane il silenzio

lì fermo a ascoltare

non posso pensare che a te

l’inverno non è mai finito

ma guarda che sole

t’illumina il senso

trovare una strada

non serve se poi

non la lasci cambiare in salita.

Ogni volta

è solo una nuvola persa

che si scioglie piangendo

la vita

scivolando come l’aria tra i capelli

disciolti nel sud

rimani in silenzio

confini svelati

due mani mi toccano il cielo

e se batte più forte

tu fatti bagnare

quest’inverno

che adesso…

…adesso può andare

scivolando come l’aria tra i capelli

disciolti nel sud

rimani in silenzio

confini svelati

bagliori di un’alba infinita

quest’estate che batte più forte che mai

ci regala una nuova salita

scivolando come l’aria tra i capelli

disciolti nel sud

e se senti che batte più forte che mai

se senti che batte più forte

più forte

più forte

più forte lo devi sentire

tu lascia che batta più forte che puoi

quest’estate non la puoi fermare

e se batte più forte

tu fatti asciugare

quest’estate non si può fermare

se batte più forte

tu lascialo andare

se batte più forte

rimani a ascoltare

se batte più forte

più forte che mai

se senti

che batte più forte

più forte

più forte

più forte lo puoi respirare

tu lascia che batta più forte che puoi

e se batte più forte

più forte che mai

quest’estate non la puoi fermare

e se batte più forte

tu fatti asciugare

quest’estate non si può fermare

quest’estate non si può fermare.

2 giugno 2016

Ti perdono

Vicoli stretti sguardi distratti

qui già fa caldo ma ci han preso per dei matti

cancelli chiusi motori accesi

randagi gatti rossi rimaniamo appesi

ho due parole per farti capire

parole amare che non voglio più sentire

sono lo specchio della verità

tuo padre che non c’è

tua madre che non sentirà

sono uno specchio rotto a metà

sono la fiaba della vita che verrà.

E non ho più legami

ho fatto pace con me

io ti perdono

perdono ogni volta

che hai fatto l’amore con me

e non ho più legami

non puoi più farmi male

dentro a quel fuoco

ho bruciato le grida, parole

le lame nel cuore

le lacrime amare

che ho pianto per te

dentro a quel fuoco

ho bruciato le grida, parole

le lame nel cuore

le lacrime amare

che ho pianto per me.

Vicoli stretti sguardi assetati

ci siamo persi e poi ci siamo ritrovati

giardini aperti rami contorti

dentro la nostra fiaba infine siamo morti risorti

navi in amore da paesi lontani

il guanto da cucina fa i lavori più strani

un uomo chiuso dentro il suo uovo

sogna la luce che non c’è

ma rompe il guscio a un mondo nuovo

una bambina ha paura del buio

una bambina lancia il cuore oltre quel muro.

Io ti perdono

perdono ogni volta

che hai fatto l’amore con me.

Di una bimba ribelle anche l’orco ha paura

per l’aquila saggia il compromesso è una cura

del gufo un uncino rifugio sarà

senza armatura puoi veder le fate

la tartaruga un guscio nuovo cercherà

due isole lontane ormai si sono innamorate

l’ago nel pagliaio le sue mani ha ritrovate

chissà

in fondo la formica cerca la felicità.

Io ti perdono

perdono ogni volta

che hai finto l’amore con me.

Di fantasie lucenti le menti abbiamo ricche

ciao nonna è il mio saluto dalle Marche.

E non ho più legami

ho fatto pace con me

io ti perdono

perdono ogni volta

che hai finto l’amore con me

e non ho più legami

non puoi più farmi male

dentro a quel fuoco

ho bruciato ogni mostro ricordo

l’amore bugiardo

io adesso ti guardo

e non piango per te

dentro a quel fuoco

ho bruciato ogni mostro passato

ogni senso violato

il mistero è svelato

e non piango per te.

Io mi ricordo

ricordo ogni volta

che ho fatto l’amore per me.

Io mi ricordo

ricordo ogni volta

ogni singola volta

che ho fatto

l’amore per me

l’amore per me.

Io mi ricordo

ricordo ogni volta

ogni semplice volta

che ho fatto

l’amore per me

l’amore per me.

Io mi ricordo

ricordo ogni volta

ogni singola volta

che ho fatto

l’amore per me

l’amore per me

l’amore per me

l’amore per me.

18 novembre 2016

Un segreto inconfessabile

Siamo chiusi dentro questa stanza

fredda il sole non riscalda mai

stiamo fermi mentre il tempo avanza

come fossimo seduti in tram.

Vomito parole senza più pensieri

il mio animo ricorda come fosse ieri

non ci sono più barriere ad arginare il mare

mentre vomito lì fuori scoppia un temporale.

Ho un segreto inconfessabile

che dico solo a te

una pagina strappata

dal diario della storia

un dolore senza fine

senza mai memoria

ma è un segreto inconfessabile

e lo dico solo a te

del silenzio sei custode

puoi gridarlo insieme a me

mentre vomito parole

mentre vomito le lacrime

è un segreto inconfessabile che vuole uscire via.

Sciolgo i miei colori

sulle pagine di me

mi dipingo come sono

mi dipingo come sento

luce e ombra sulla carta

poi ti scrivo il mio tormento.

È un segreto inconfessabile

che dico solo a te

una pagina strappata

dal diario della storia

un dolore senza fine

senza mai la gloria

ma è un segreto inconfessabile

e lo dico solo a te

in silenzio sei custode

e poi gridi insieme a me

mentre vomito parole

mentre vomito le lacrime

è un segreto inconfessabile che ora sai anche tu

un segreto inconfessabile che ho detto solo a te.

Benedico quel segreto

benedico quel dolore

e alla fine ho benedetto chi mi ha dato amore

la tristezza che c’è stata non si può dimenticare

ma alla fine ho benedetto chi mi ha fatto male

dentro gli occhi di un bambino

prima che ci sia tempesta

benedetta l’innocenza che mi ronza ancora in testa

dentro gli occhi di un bambino io ci posso ritornare

con la forza che mi ha dato ho ucciso il temporale

esco fuori dalla stanza benedetto anche dal sole

esco fuori dalla stanza per sentire amore

invece di pensare al tempo che vorrei avere

posso smettere di piangere e di vomitare

invece di pensare al tempo che non ho

posso esistere l’istante che racconterò

invece di pensare al tempo che non ho

posso esistere l’istante ti racconterò

un segreto inconfessabile

che dico solo a te

ti regalo questa pagina

da vivere con me

è il diario di una storia

il trionfo della gloria

in un tempo senza fine

sarà immensa la memoria

è un segreto inconfessabile

che dico solo a te

è il segreto del silenzio

da gridare insieme a me

è il diario di una storia

il trionfo della gloria

in un tempo senza fine

sarà immensa la memoria

mentre vivo le parole

che raccontano da sole

di un segreto inconfessabile che non c’è più

un segreto inconfessabile che ho detto solo a te

il segreto del silenzio

da gridare insieme a me

il diario di una storia

il trionfo della gloria

in un tempo senza fine

sarà immensa la memoria.

26 novembre 2016

29 XI 2016

E fu luce

prima dell’alba

aria

prima che fosse cielo

e dagli abissi

emerse impavido

con la bandiera bianca

ferma e tremante

nella sua mano stanca.

Accadde così

come le cose vanno a fare

così

un po’ come gli pare

senza badare a te

senza che tutto ciò

che prima apparve oscuro

potesse portar notte

o scrivere futuro.

E trascinò quei corpi

infine salvi

su di una spiaggia

con la luna accesa

dove ancor oggi

e venti son passati

s’ode l’eco degli invidiosi

che di tal luce vennero inondati.

CARO DIARIO...
25 gennaio – scompare  in Egitto Giulio Regeni, studente dottorando all’Università di Cambridge, il 3 febbraio viene ritrovato il corpo lungo il ciglio di una strada, le autorità egiziane producono differenti nebulose ricostruzioni evitando di collaborare con gli inquirenti italiani e non fornendo tutte le prove richieste dalla Procura di Roma, si cerca di scaricare la colpa su dei balordi, un furto finito male, cattive compagnie, minimizzazioni che cercano di sviare dalla storia di Giulio in Egitto e alla fine il governo italiano ritira l’ambasciatore Maurizio Massari dall’Egitto; lentamente le notizie cominciano a trapelare, Giulio viene considerato una spia al soldo dei Servizi Segreti britannici, un sobillatore delle rivolte che in quel periodo contestano il governo egiziano, viene arrestato dai Servizi Segreti egiziani del regime del generale al-Sisi e probabilmente a causa delle torture ricevute muore, forse per errore e il panico assale gli autori della violenza che cercano di mascherare quanto occorso abbandonando il povero corpo lungo una strada, proprio come avrebbero fatto degli inetti malviventi, “verità per Giulio Regeni” è scritto sugli striscioni che appaiono in tutta Italia in un susseguirsi di smentite, depistaggi, indagini giudiziarie e giornalistiche, complotti e accuse politiche; l’azione diplomatica non ottiene grandi risultati, l’Università di Cambridge viene accusata di scarsa collaborazione con i magistrati italiani, appelli, petizioni e mobilitazioni per chiedere la verità sulla morte di Giulio si susseguono anno dopo anno; nel 2021 si arriva ad indire un processo che vede imputati alcuni agenti dei servizi Segreti egiziani ma siamo in Italia e non siamo capaci di fare le cose per bene, una serie di errori formali invalida la convocazione degli imputati e il processo non si tiene. La “verità per Giulio Regeni” rimane solo sugli striscioni che ancora sventolano consunti e inascoltati.
3 aprile – scoppia lo scandalo dei Panama Papers; dalla società Mossack Fonseca, con sede a Panama trapelano decine di migliaia di documenti che riguardano le attività, poco lecite o quantomeno poco trasparenti, di migliaia di società molte delle quali riconducono a politici, capi di stato e banche di tutto il mondo; la Mossack Fonseca si occupa della creazione e delle gestione di società off shore, ovvero con sede fuori dal territorio nazionale del proprietario e solitamente nei cosiddetti “paradisi fiscali”, un colosso che opera in quarantadue paesi, con seicento dipendenti il cui operato in massima parte è rivolto alla vendita di sistemi per evadere le tasse; la società finanziaria entra nell’occhio di giornalisti investigativi di diversi quotidiani internazionali e i risultati delle loro approfondite inchieste vengono infine diffusi sui giornali e sui siti di news di tutto il mondo; il lavoro dei giornalisti porta a recuperare scottanti documentazioni da parte del Süddeutsche Zeitung che già dal 2015 era in contatto con un dipendente della Mossack Fonseca che ovviamente è rimasto anonimo, la diffusione delle notizie mette a serio repentaglio la sua stessa vita; il Süddeutsche Zeitung non è in grado di gestire da solo la mole di informazioni e verificarne l’attendibilità così si rivolge al Consortium of Investigative Journalists, che per gli approfondimenti necessari coinvolge centinaia di organizzazioni giornalistiche del mondo che raccolgono in totale pi di undici milioni e mezzo di documenti per operazioni fatte dal 1977 al 2015; oltre duecentomila società, quindicimila clienti fra cui centoquarantatré fra politici, capi di stato, membri della FIFA; si alza un gran polverone, ci saranno inchieste e qualche condanna e poi tutto piano piano cade nel dimenticatoio. A parte circa sei sette miliardi di persone nessuno ha veramente interesse a che questo sistema venga scardinato, i soldi e il potere è bene che rimangano in mano ai soliti pochi.
23 giugno – sono anni, se non decenni, che in Gran Bretagna il malcontento dei partiti conservatori inglesi si esaspera contro i contributi che il Regno Unito è costretto a versare all’Unione Europea, senza contare l’avversione all’immigrazione senza ormai più alcun vero controllo, accusata tra l’altro di causare l’abbassamento dei salari minimi; sono anni, se non decenni che ci sono tentativi per spingere il governo britannico ad un’azione che sottragga il Regno Unito dalle influenze dell’UE che alla fine è stato inevitabile accettare di indire un referendum popolare, nel febbraio 2016 il Primo Ministro inglese e leader del Partito Conservatore David Cameron, antieuropeista convinto, negozia un nuovo accordo con Bruxelles e ufficializza il referendum, saranno i britannici a decidere sulla permanenza o meno del Regno Unito nell’Unione Europea; subito si creano due fazioni i “remain” e i “leave”, lo stesso Cameron non è convinto della strada intrapresa e forse non crede che il risultato possa essere positivo o forse si rende conto del costo che potrebbe avere l’uscita dall’Unione Europea e si schiera tra i Remain ma trai conservatori c’è chi invece chi continua a coltivare l’ideale dei Leave e si schiera per l’uscita seguendo i nuovi ideologi Boris Johnson e Nigel Farage; la campagna elettorale è rovente fino al giorno del voto e finalmente il popolo inglese si esprime e il 51,9% degli elettori è favorevole all’uscita dall’Unione Europea, è Brexit; cambiano i Primi Ministri e a marzo 2017 Theresa May chiede formalmente di lasciare l’UE al Presidente del Consiglio Europeo Donald Tusk sulla base dell’articolo 50, che prevede la possibilità di lasciare l’Unione Europea; da questo momento cominciano a susseguirsi i negoziati con Bruxelles mentre in patria qualcuno si è pentito o forse aveva votato per l’uscita senza crederci e si chiede un nuovo referendum, i conti del costo dell’uscita comincia a levitare e la voglia di pagarne le conseguenze cala nei confronti di quella di andarsene ma ormai è tardi; il 31 gennaio 2020 sarà l’ultimo giorno di permanenza del Regno Unito nell’Unione Europea, la Brexit li ha resi tutti Extracomunitari; è un nuovo Primo Ministro, Boris Johnson, a gestire tutti i problemi internazionali, il libero scambio, l’influenza sui mercati globali e nella società occidentale, il rischio che le multinazionali abbandonino il paese, il crollo della Sterlina; senza contare invece i problemi interni, considerando che le irredentiste Scozia e Irlanda del Nord avevano visto stravincere il fronte dei Remain; in Europa si paventa, quando non si auspica, il default del Regno Unito, ma tutto cambia e niente cambia, la Gran Bretagna è ancora tranquillamente e saldamente una forza politica, economica e militare come prima del referendum del 23 giugno 2016. Si, può, fareee!

24 agosto – alle 3:36 un terremoto di magnitudo 6.0, con epicentro nelle vicinanze della città di Amatrice dà il via ad una serie di sequenze sismiche che colpiscono il centro Italia coinvolgendo centoquaranta comuni e più di seicentomila persone; la prima forte scossa colpisce e distrugge inesorabilmente le città di Amatrice, Accumoli e Pescara del Tronto, devastando le zone circostanti, una scossa che viene avvertita in tutta la zona centrale della penisola e che provoca la morte immediata di duecentonovantotto persone e nei mesi successivi di altre cinque; lo sciame sismico nella zona non ha fermezza fino ad esplodere di nuovo il 30 ottobre devastando anche Norcia; la Protezione Civile interviene con celerità ma la devastazione è sconcertante, le vie di accesso sono pericolanti e si può arrivare nelle zone colpite solo a piedi, la vetustà degli edifici lascia però poco spazio alle speranze, le case, costruite sulle macerie dei precedenti secolari terremoti non hanno retto; polemiche e responsabilità rimbalzano come sempre in ogni dannata tragica occasione, c’è chi viene intercettato a ridere al telefono fregandosi le mani in vista degli affari milionari che si prospettano per la ricostruzione, le persone donano ad ogni associazione possibile, viveri, mezzi di sostentamento e denaro ma Amatrice, simbolo del degrado politico, rimane solo un cumulo irreversibile di macerie. Il declino della classe politica italiana raggiunge il massimo della ridicolezza e della menzogna certificando la propria inettitudine.

8 Novembre – chi l’avrebbe mai detto, il miliardario americano Donald Trump alla faccia di tutti i suoi detrattori diventa il nuovo presidente degli Stati Uniti d’America; il suo slogan “keep America great again” convince i Grandi Elettori dandogli il diritto di accesso alla Casa Bianca; imprenditore e personaggio tv, famoso per la Trump Tower ma ancora di più per l’ex moglie Ivana, personaggio del jet set icona insieme a lui e dopo di lui; la sua presidenza ha caratteristiche imprenditoriali, cerca di abbattere il muro dell’assistenzialismo sanitario edificato da Barack Obama mentre a compimento del suo ideale di un’America isolazionista costruisce un muro sul confine messicano per impedire in modo drastico l’ingresso di clandestini, manovalanza a basso costo, di entrare negli Stati Uniti d’America, il suo modo per far ritornare gli Americani al lavoro; odiato, avversato, sbeffeggiato, mentre è Presidente gli Stati Uniti d’America non conducono o avviano alcuna guerra e la politica estera è in pace con il mondo, questa cosa ovviamente non va bene e quattro anni dopo, nonostante le rivolte, le accuse, i dubbi sulla tenuta delle elezioni Donald Trump non viene rieletto, il nuovo Presidente sarà Joe Biden. Il mondo precipita in un’assurda cronologia dell’Apocalisse.