2020

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COVID 2020

7 FEBBRAIO 2020
AGOSTO 2020
CARO DIARIO...
 

1° gennaio – non è questa la data ma indipendentemente da quando sia davvero cominciato, a settembre a novembre o a dicembre dello scorso anno il 2020 è l’anno del COVID-19, l’anno della Pandemia; il 31 dicembre le autorità cinesi riferiscono all’Organizzazione Mondiale della Sanità di avere rilevato un gran numero di casi di polmonite atipica con epicentro la città di Wuhan nella regione dell’Hubei, dove si trova un mercato di animali vivi che sembra poter essere il chilometro zero dell’epidemia; il 7 gennaio viene identificato il virus appartenente alla famiglia dei coronavirus, come la temibile SARS e il normale raffreddore, il nuovo virus viene chiamato 2019-nCoV; il 14 gennaio si registra il primo caso fuori dalla Cina, una donna Thailandese di rientro proprio dalla città di Wuhan, in poco tempo si registrano i primi casi anche in Corea del Sud e in Giappone; è il 20 gennaio quando viene resa pubblica l’informazione che il contagio si trasmette da uomo a uomo, fino a quel momento anche la stessa OMS aveva creduto che il virus potesse essere trasmesso dagli animali, quando si ammala la moglie della prima vittima nessuno si allarma, intanto il Capodanno Cinese incombe e Wuhan si svuota, i lavoratori tornano dalle proprie famiglie trasportando per ogni dove il virus; il 23 gennaio è lockdown, una parola sconosciuta che diverrà la più pronunciata in tutto il mondo, milioni di persone vengono relegate in casa con l’assoluto divieto di uscire, vengono anche cancellati i festeggiamenti del Capodanno, ma ormai si chiude la stalla dopo che i buoi sono a migliaia di chilometri per il mondo; il 30 gennaio vengono sospesi i voli con la Cina, questa malaugurata scelta impedirà di verificare chi realmente proviene dalla Cina e controllarlo ma non impedirà di volare dalla Cina all’Italia facendo scalo in altri paesi; 31 gennaio due cinesi manifestano la malattia e vengono ricoverati all’ospedale Spallanzani di Roma, un’occasione per i ricercatori che possono studiare il virus dal vivo e non attraverso le depistanti e frammentarie notizie che arrivano dalla Cina ma sarebbe bastato aspettare pochi giorni per averne quanto ne volevano, viene dichiarata l’emergenza sanitaria nazionale, il Primo Ministro Giuseppe Conte rassicura tutti dicendo che in Italia siamo pronti, attrezzati e comunque al sicuro, sarà un disastro; il 2 febbraio apre a Wuhan l’ospedale costruito in tempo record, venticinquemila metri quadrati di stoltezza, nessun isolamento fra i mille pazienti ricoverati con il virus libero di moltiplicarsi senza fine; il 7 febbraio muore di 2019-nCoV, il dottor LiWenliang, uno fra i primi a studiare gli effetti del virus, era stato fatto sparire dalle autorità dittatoriali comuniste perché le aveva accusate di diffondere notizie false sulla gravità della malattia; quattro giorni dopo l’11 febbraio l’OMS cambia il nome al virus definendolo SARS-Cov-2 e la malattia è ufficialmente chiamata COVID-19; il 12 febbraio viene annullato la prima fiera internazionale, il Mobile World Congress di Barcellona, lentamente tutto il mondo si fermerà evento dopo evento; fra tutti quelli che potevano essere annullati o tenuti a porte chiuse, se ne svolge uno che diventerà l’epicentro italiano del COVID-19, a Bergamo c’è la partita di Champions League Atalanta – Valencia, cinquantamila spettatori urlanti e ansanti uno appiccicato all’altro; l’Atalanta vince 4 a 1, Bergamo perderà migliaia di innocenti; eccoci, il 21 febbraio a Codogno si registra il primo paziente italiano; non è stato in Cina, non era alla partita, questo ha un solo significato, il virus è ormai ovunque; il 23 febbraio vengono istituite le zone rosse nei comuni più colpiti, nessuno può uscire, le strade sono presidiate dalle forze dell’ordine, Angelo Borrelli, capo della Protezione Civile fa la sua prima apparizione in televisione, da questo momento ogni pomeriggio alle 18:00 terrorizzerà gli italiani con la sua conta di contagiati e morti, mascherine e guanti senza dare alcuna speranza, senza dare spiegazioni sui comportamenti di autorità, governo e istituzioni sanitarie; ma non c’è niente di grave di cui preoccuparsi è solo un raffreddore, abbraccia un cinese, il 27 febbraio il segretario del Partito Democratico Nicola Zingaretti festeggia a Milano sui Navigli con i giovani del partito; 28 febbraio il Presidente degli Stati Uniti d’America Donald Trump afferma che è tutta una bufala è solo un’influenza che presto sparirà, quando le cose si aggraveranno consiglierà di farsi iniezioni di varichina; 4 marzo si chiudono tutte le scuole; 7 marzo la Lombardia viene dichiarata zona rossa ma solo dalla mezzanotte, in migliaia scappano, così tanto per diffondere meglio il virus; l’8 marzo muore Adriano Trevisan di Vo’ Euganeo, la prima vittima italiana di COVID-19, intanto le partite si giocano finalmente a porte chiuse; il 9 marzo tutta Italia è in lockdown; 11 marzo crollano le borse in tutto il mondo, è Pandemia economica; 12 marzo la Gran Bretagna punta a superare l’epidemia tramite il contagio, sarà un disastro; 17 marzo, viene varato il Decreto Cura Italia venticinque miliardi per le aziende, i dipendenti e i lavoratori autonomi costretti al fermo totale; 18 marzo, il giorno più triste, una colonna di mezzi militari evacua le vittime di COVID-19 dall’ospedale di Bergamo in cui muoiono a centinaia ogni giorno, soli, abbandonati, isolati da propri cari che non li vedono dal giorno del ricovero e non li rivedranno mai più, segregati, impacchettati, sigillati, bruciati senza un minimo di autopsia, chi muore, muore di COVID-19 a prescindere, i casi più eclatanti saranno quello di un suicida e di uno sfortunato paracadutista che si schianta al suolo, ma l’importante è ingrossare i numeri del terrore; 22 marzo tutto è proibito i Dpcm si susseguono senza soluzione di continuità proibendo ogni attività esterna e chiudendo le attività lavorative; 24 marzo, Shinzo Abe, Premier giapponese annuncia il rinvio delle Olimpiadi di Tokyo, gli Europei di Calcio sono già stati annullati come tutte le competizioni sportive; 27 marzo Papa Francesco, da solo in una Piazza San Pietro deserta, prega sotto la pioggia per la fine della pandemia, muoiono 969 persone mai così tante; 5 aprile, la regina Elisabetta II viene portata al sicuro nel castello di Windsor; 8 aprile, finisce il lockdown a Wuhan, sono passati settantasei giorni, Borrelli annuncia la fine del bollettino della morte delle 18:00, era l’ora; il letterato Luis Sepulveda muore di COVID-19, il primo dei pochissimi famosi che moriranno, politici non pervenuti; 3 maggio, tramite il segretario di Stato Mike Pompeo gli stati Uniti d’America accusano la Cina di aver deliberatamente fabbricato e diffuso il virus; 4 maggio, riaprono le fabbriche e tutte le attività senza contatto con il pubblico, il turismo, l’arte e il settore matrimoni e convention vengono lasciati morire lentamente; 18 maggio riaprono bar e ristoranti ma si devono ancora portare le mascherine anche all’aperto; 19 maggio esce il Decreto Rilancio che vale cinquantacinque miliardi di Euro, una boccata d’ossigeno per tante aziende ormai in crisi ma all’interno ci sono scelleratezze come i monopattini che presto diventeranno uno dei tanti flagelli stradali; 21 maggio le indagini sull’inizio della pandemia in Europa dimostrano che già dal 27 dicembre si erano manifestati dei casi a Parigi ma in quel momento nessuno sapeva cosa sarebbe stato; 11 giugno, parte la fase 3, in Italia si può tornare a giocare nei parchi cittadini, riaprono cinema e teatri anche se a capienza ridotta e tassativamente con mascherine e distanza di sicurezza; 13 giugno in Cina riparte il contagio, ricomincia il lockdown e in pochi giorni vengono fatti più di due milioni di tamponi per individuare gli infetti, comincia seconda ondata; 15 giugno diventa attiva l’app Immuni per il tracciamento dei contagi, un fallimento totale, gli italiani vogliono libertà non autodenunciarsi; 19 giugno, nei paesi cosiddetti non Occidentali il virus dilaga senza dare notizia di sé solo da Brasile arrivano dati allarmanti, più di mille morti in un giorno, comincia la disastrosa gestione di Bolsonaro e le fosse comuni; 20 giugno riparte la serie A ma porte chiuse; 10 luglio, in vista di un’estate da non perdere, si allargano le maglie delle restrizioni, si può addirittura tornare a giocare a carte nei bar; 29 luglio, i contagi sono ridotti a poche decine al giorno tutto sembra stia tornando normale ma il governo proroga lo Stato di Emergenza fino al 20 ottobre, non sia mai che qualcuno possa sentirsi tranquillo; 11 agosto la Russia annuncia di aver già pronto il vaccino, lo Sputnik V, nessuno lo vuole; 16 agosto, si ricomincia, chiudono le discoteche e mascherine obbligatorie dalle 18:00 alle 06:00, pare che il virus sia un nottambulo della movida; 14 settembre riaprono le scuole con la pagliacciata dei banchi a rotelle, milioni gettati dalla finestra per delle attrezzature scomode, inadatte, ergonomicamente pericolose, ma siamo in Italia ci piace fare le cose senza riflettere se ci si guadagna sopra; 18 ottobre, la seconda ondata ricomincia anche in Italia, vengono chiuse tutte le attività non essenziali, è polemica sulla parola “essenziale”, tutte le attività sono essenziali per quelli che sopravvivono grazie ad esse; 24 ottobre, scontri tra manifestanti e Forze dell’Ordine gli italiani non ci stanno ma alla fine devono rassegnarsi; 4 novembre l’Italia viene divisa in zone, gialla, arancione e rossa a seconda dell’intensità del contagio, ognuna avrà le proprie caratteristiche di restrizioni, cominciano le polemiche sui conteggi, alcuni governatori manipolano i dati per evitare il passaggio da un colore all’altro; 9 novembre è ufficiale l’arrivo del vaccino Pfizer, efficace al 90%; 16 novembre è in arrivo anche il vaccino Moderna con un efficacia del 95%; 8 dicembre Margaret Keenan, irlandese del nord, è la prima a cui viene inoculato ufficialmente il vaccino Pfizer BioNTEch; 18 dicembre, con il Decreto Natale si annunciano nuove restrizioni, non si può andare a trovare i nonni, niente cenoni con più di sei persone, spopolano le polemiche delle famiglie con più di sette componenti che devono decidere chi lasciare fuori casa; 21 dicembre l’EMA approva il vaccino Pfizer BioNTEch per l’Unione Europea; 27 dicembre Claudia Alivernini è la prima italiana a vaccinarsi; nel mondo si sono registrati novanta milioni di casi con due milioni di morti, in Italia i casi sono due milioni e i decessi settantacinquemila; nel frattempo non si sono registrate le solite decine di migliaia di morti che la normale influenza causava ogni anno fra le categorie sanitarie più deboli, non ci sono morti per infarto, nessuno muore più di cancro o di diabete o di qualsiasi altra malattia mortale, in realtà la gente muore perché gli accessi agli ospedali sono divenuti drammatici, ore di attesa per i tamponi anche per i casi più gravi, le persone muoiono in ambulanza prive di cure o al pronto soccorso per i ritardi nelle diagnosi, alla Pandemia si aggiunge l’incompetenza, il diniego all’assunzione di responsabilità e la scelleratezza dei comportamenti, in fondo è proprio così che i virus trovano il miglior modo per diffondersi; finisce un anno tragico ma non è ancora finita la lotta contro il virus, che diverrà endemico, e per la verità, che probabilmente nel frattempo è già morta di SARS-Cov-2. C’è poco da aggiungere, c’eravate tutti e lo avete vissuto, ognuno a suo modo, ognuno con le proprie tragedie o con i miracoli, ognuno con i propri pensieri, commenti, azioni, reazioni, vero, falso, salvezza, dittatura, non vi devo raccontare niente che non avete provato nella vostra intimità.

31 gennaio – nel bel mezzo della Pandemia si concretizza la Brexit, il Regno Unito è ufficialmente fuori dall'Unione Europea; problemi alle frontiere, intasate dalle vecchie nuove procedure doganali a cui non eravamo più abituati, il governo si adopera per regolarizzare e disciplinare la questione dei molti lavoratori comunitari presenti sull’isola, si avviano anche le pratiche per semplificare in futuro il traffico merci e passeggeri entro il 31 dicembre 2020.

25 maggio – sono le 20:00 circa  a Minneapolis, George Floyd compra un pacchetto di sigarette ma il negoziante lo insegue fuori dal negozio accusandolo di aver pagato con una banconota falsa, un collega chiama il 911, arriva gli agenti di polizia Lane, Kueng, Chauvin e Thao che gli intimano di uscire dall’auto puntandogli una pistola; un passante comincia a filmare l’accaduto; viene estratto dall’auto e cade a terra, dichiara di soffrire di claustrofobia e di avere problemi respiratori; dopo una lunga colluttazione Floyd cade a terra ammanettato, rimane immobile mentre altri passanti cominciano a filmare; le immagini mostrano Chauvin con il ginocchio sul collo di Floyd che con un filo di voce ripete I cant' breathe, non respiro, Kueng lo preme sul busto e Lane gli tiene ferme le gambe; dopo nove minuti e ventinove secondi e solo dietro esplicita richiesta dei paramedici intervenuti Chauvin toglie il ginocchio dal collo di Floyd; alle 21:25 Floyd viene dichiarato ufficialmente morto; la drammaticità dell’accaduto e la morte di George Floyd scatenano le proteste anti-razziste, guidata dalle ultime parole di Floyd I cant' breathe e dal movimento Black Lives Matter, le vite nere contano, che dagli Stati Uniti si estende in tutto il mondo; atleti e personaggi famosi manifesteranno la loro simpatia al movimento e il disprezzo del razzismo facendosi immortalare in ginocchio nella posizione tenuta dal poliziotto assassino. Non è facile gestire le comunità più povere ed emarginate della società, è difficile fidarsi di loro ma anche affidarsi a forze dell’ordine del genere non è ammissibile, per nessuno, meno ancora per i più deboli o resi tali.

4 agosto – in una terra un tempo molto ricca ma poi devastata dai troppi interessi internazionale nel conflitto arabo israeliano anche la malagestione infierisce sulla popolazione; alle 18:08 un’esplosione devastante nel porto di Beirut e altre successive provocano direttamente ma soprattutto a causa dell’immane onda d’urto, duecentoquattordici morti e settemila feriti rendendo inagibili due terzi delle abitazioni della città e provocando circa trecentomila sfollati; la prima esplosione, parificata ad un terremoto di magnitudo 3,3, viene provocata da un deposito di nitrato d’ammonio dimenticato dalla burocrazia e successivamente altre esplosioni coinvolgono varie aree circostanti del porto; il pericoloso liquido proveniva dal sequestro del carico di una nave russa avvenuto nel 2013 che era stato stoccato momentaneamente in una cisterna del porto; il carico era destinato al Mozambico ma un guasto alla nave Rhosus la costringe ad attraccare a Beirut dove viene ritenuta inidonea a proseguire il viaggio, a causa del fallimento dell’armatore e alla rinuncia degli acquirenti le duemilasettecenticinquanta tonnellate di nitrato di ammonio vengono travasate nella cisterna e lì dimenticate fino a che la cattiva manutenzione dell’area provoca la tragica esplosione. Chissà quante bombe dimenticate sono nascoste in bella vista in giro per il mondo, chissà come mai questo carico improvvisamente non interessava più a nessuno.

20 e 21 settembre – dopo anni e anni di polemiche, dopo costi esorbitanti sventagliati sotto il naso della popolazione, dopo abusi e soprusi, sprechi e rimborsi esosi finalmente si arriva a tenere il quarto referendum costituzionale della storia repubblicana al fine di approvare o respingere la legge di revisione costituzionale dal titolo “Modifiche agli articoli 56, 57 e 59 della Costituzione in materia di riduzione del numero dei parlamentari”, secondo il testo i seggi della camera vengono ridotti da 630 a 400 e quelli del senato da 315 a 200, la consultazione che si doveva tenere nel mese di marzo è stata rimandata per motivi sanitari a causa del COVID-19; la mossa è molto importante perché in questo modo si riduce il numero di coloro che hanno il potere di prendere decisioni per la vita civile di noi tutti, in più può risultare essenziale per limitare l’ingresso in Parlamento di liste e partiti minori, nessuna forza politica ha il coraggio di schierarsi per il No temendo ripercussioni su successive votazioni ma la legge non potrà proteggere i cittadini degli abusi di palazzo e porterà sì un risparmio negli stipendi dei Parlamentari ma forse il gioco non vale la candela, soprattutto per il Senato che diviene di fatto raggiungibile per nomina e non per elezione; i cittadini ovviamente votano SI’ con quasi il 70% delle preferenze, l’odio verso il poltronificio è troppo sentito, un tempo definito Pappamento, l’acme dell’è tutto un magna magna che dal secondo dopoguerra e per oltre settant’anni ha tenuto lontano politica e popolo, per giustezza forse più che giustizia si crede di risolvere i problemi dell’Italia riducendo le voci del popolo nel luogo dove possono farsi sentire e allo stesso tempo si accusa quello stesso luogo di dittatura sanitaria, strano popolo siamo noi. Da notare che a causa della struttura della modifica e degli eventi sanitari la cui gravità e durata sembra essere decisa più che rilevata, dopo due anni sono tutti ancora esattamente al loro posto a procrastinare all’infinito quelle elezioni che finalmente porteranno alla riduzione decisa, solo allora potremo sapere cosa abbiamo combinato.

3 novembre – le elezioni presidenziali negli Stati Uniti d’America vedono la vittoria del Democratico Joe Biden e la traumatica sconfitta di Donald Trump, fulcro della campagna elettorale caratterizzata dalla scelta fra essere con Trump o contro di lui più che da un vero e proprio programma del vincitore; la partecipazione si rivela senza precedenti nella storia americana e i tempi per definire il risultato si allungano a causa dell'ampio utilizzo del voto postale e dal testa a testa dei candidati un alcuni stati, dopo diversi giorni finalmente viene decretato vincitore Joe Biden; le richieste di riconteggio e le minacce di ricorso alla Corte Suprema di Trump nulla possono, schede elettorali fantasma appaiono improvvisamente con date sospette negli stati più in bilico, defunti che risultano aver votato non solo nei giorni precedenti a mezzo posta, il che potrebbe essere plausibile, ma anche nella cabina elettorale, insomma la sommossa dei Trumpisti è dietro l’angolo e si concretizza, in parte malcelatamente fomentata, augurata e organizzata proprio dall’entourage di Trump e da lui stesso con dichiarazioni equivoche, e il 6 gennaio 2021, data in cui il Congresso avrebbe ratificato l’elezione di Joe Biden, si tiene la Save America March dei sostenitori di trump che si trasforma in un’insurrezione concludendosi con l’assedio e l’espugnazione del Campidoglio, invaso da un’orda di estremisti, e la tragica morte di cinque persone. Qualcuno la ha definito un tentativo di colpo di stato ma forse il colpo di stato c’era già stato il 3 novembre, l’elezione di Joe Biden si rivelerà ben presto foriera delle solite pratiche ambigue all’americana e dopo quattro anni di pace sotto il governo Trump si ricominciano a sganciare bombe per il mondo esportando così democraticamente la democrazia.