1972
1972

Come ti diverti a rincorrere palloni

sul cemento della scuola

con il grembiule nero e il fiocco azzurro

corri corri

senza mai raggiungerne uno

senza farli tuoi

ma non ti importa

sono le grida

è il sudore

è abbracciarsi

quello che conta

è togliere la palla

una

una

una sola unica volta

al più forte di tutti

e sentirti campione.

Lontano

si fanno sentire gli urli d’oriente

e riempiono di sangue i giochi

urla

sudore

abbracci

che non contano

ma non lo capiranno mai.

AGOSTO 1972

Un'altra estate sulla riviera romagnola e una nuova visita a San Marino. Mi piaceva salire alla rocca con la teleferica, sopratutto i brividi intensi provati negli ultimi metri guardando il vuoto sotto i nostri piedi. L'appuntamento fisso era la visita alla prigione di Cagliostro e l'acquisto delle carte da gioco, quante partite a scala quaranta per tutta l'estate, sulla spiaggia, in hotel, in camera, in famiglia e con gli amici e non veniva mai a noia. Questa foto mi sbalordisce particolarmente, mia mamma sembra mia sorella Francesca, Francesca sembra mio nipote Cosimo, Betty sembra mio nipote Mattia e io non assomiglio a nessuno, neppure a me stesso... non è che io ero in bagno e hanno preso il primo bambino che passava di là?

25 DICEMBRE 1972

Natale era sempre provvido di speranze ma il più delle volte venivano tradite, erano altri tempi allora non era sufficiente chiedere per ottenere e spesso nemmeno supplicare, i giochi arrivavano sempre e solo a Natale o il giorno del compleanno e non erano mai quelli fantasmagorici che ti aspettavi.... così la fantasia aiutava a crescere e ad inventarsi giochi con quello che trovavi in casa: una scopa, un barattolo, due sedie ed eri già un pirata o il comandante di una nave spaziale!

CARO DIARIO...

15 marzo – nelle sale italiane viene proiettato il film “Il padrino” quello che poteva essere uno dei soliti gangster movie, diventa in breve tempo un cult movie e una pietra miliare del cinema, Il padrino fa entrare il fenomeno "mafioso" tra i colossal di Hollywood senza che il termine "mafia" sia pronunciato una sola volta nella pellicola; il film è tratto dal romanzo The Godfather dello scrittore italoamericano Mario Puzo, che ottiene anch’esso un successo straordinario, e incanta i produttori hollywoodiani alla ricerca di una sceneggiatura intrigante e originale, il tragico racconto di un'intera famiglia che mostrava le diverse facce di Cosa Nostra e che non poteva esaurirsi in una sola pellicola; il progetto era rischioso e molti registi declinarono l’offerta, fu l'emergente Francis Ford Coppola ad accettare la sfida, accanto a Marlon Brando, vengono ingaggiati attori semisconosciuti che proprio grazie a Il Padrino entrano nell'olimpo delle star: Al Pacino, James Caan, Robert Duvall e Diane Keaton. La mafia mostra il suo aspetto umano e la più spietata crudeltà.

16 marzo – al termine del XIII congresso del Partito Comunista Italiano, Enrico Berlinguer è eletto segretario, il teorico dell’Eurocomunismo, distante dal regime russo, insieme a Aldo Moro, che proprio per questo sarà assassinato dalle Brigate Rosse e o dai misteriosi mandanti che nessuno sa, tenta di realizzare il compromesso storico, la guida del paese affidata ad una coalizione fra la Democrazia Cristiana e il Partito Comunista Italiano, angeli e demoni uniti. L’ultimo dei comunisti.

8 aprile – la più famosa favola italiana diventa uno sceneggiato, sul primo canale va in onda la prima puntata de “Le avventure di Pinocchio”, una tenera e avvincente trasposizione televisiva diretta da Luigi Comencini e con protagonista il piccolo Andrea Balestri che recita insieme ai massimi calibri dell’epoca: Geppetto è interpretato da Nino Manfredi, la Fata Turchina da Gina Lollobrigida, il gatto e la volpe da Franco Franchi e Ciccio Ingrassia. Un melanconico e docle ricordo per chiunque l’abbia visto e sono davvero pochi quelli che se lo sono perso.

17 maggio – il commissario Calabresi, secondo quelli di Lotta Continua responsabile della morte dell’anarchico Giuseppe Pinelli gettato o gettatosi dalla finestra del quarto piano della Questura, viene ucciso a Milano sotto casa sua, “Qualcuno potrebbe esigere la denuncia di Calabresi per falso in atto pubblico, noi, che più modestamente di questi nemici del popolo vogliamo la morte...” queste le parole violente apparse sul giornale Lotta Continua, solo nel 1988 Adriano Sofri, Giorgio Pietrostefani e Ovidio Bompressi, vengono riconosciuti colpevoli con sentenza definitiva e condannati a 22 anni di reclusione. La lotta è continuata e forse non è nemmeno mai finita veramente.

17 giugno – all’interno dell’hotel Watergate a Washington un vigilante scopre cinque scassinatori in azione nella sede del Partito Democratico, la polizia si rende conto quasi subito di non trovarsi di fronte a un banale tentativo di furto, ma a una vera e propria azione di spionaggio orchestrata dallo staff del presidente degli Stati Uniti d’America Richard Nixon, il mancato blitz è motivato dalla necessità di riparare le microspie precedentemente installate, per controllare il movimento pacifista, contrario alla guerra in Vietnam, che l'amministrazione Nixon è invece intenzionata a portare avanti, la vicenda precipita in modo disastroso fino alle dimissioni di Nixon grazie a due reporter d’assalto del Washington Post, Bob Woodward e Carl Bernstein, insigniti del premio Pulitzer proprio per l'inchiesta Watergate, da quel momento il suffisso -gate entrerà nel linguaggio giornalistico come sinonimo di scandalo. E quanti ce ne saranno da allora nella politica statunitense.

21 agosto – alla 33ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia si mette in evidenza il diabolico “Arancia Meccanica” di Stanley Kubrick, con protagonista Malcolm McDowell, il film scuote la platea del Lido diventando in breve e di diritto un cult movie insuperabile. La voglia di violenza chiusa in ognuno di noi trova la sua soddisfazione nelle tragiche scene di violenza gratuita ancora attuali e troppo vicine alla realtà.

5 settembre – a Monaco di Baviera, alle 4 di mattina, un comando costituito da 8 fedayn palestinesi aderenti a “Settembre nero” armati di granate e kalashnikov scavalca la recinzione del villaggio olimpico, come fanno tutti gli atleti di ritorno dalle bisbocce notturne, e giunto al numero 31 della Connollystrasse assalta la palazzina che ospita la delegazione israeliana alle Olimpiadi, vengono uccisi Moshe Weinberg, Yossef Romano e altri nove atleti sono presi in ostaggio, l’allarme è dato alle 5 da Sahul Ladany che stava in una stanza ignorata dai terroristi e riesce a fuggire insieme a Tuvia Sokolovsky, Gad Tsabari; i palestinesi chiedono la liberazione di duecentocinquanta detenuti dalle carceri israeliane; terroristi ed ostaggi salgono su un minibus, poi vengono caricati su due elicotteri che li portano l’aeroporto militare di Förstenfeldbruck, dove li attende un Boeing 727 con i motori accessi con destinazione ancora da stabilire, qui scatta l’assalto fallimentare delle forze speciali tedesche, il blitz costa la vita a tutti e 9 gli ostaggi israeliani, David Berger, Yossef Gutfreund, Eliezer Halfin, Zeev Friedman, Amitzur Shapira, Kehat Shorr, Mark Slavin, Andre Spitzer, Yaacov Springer, un agente di polizia e cinque terroristi, tre invece vengono catturati. La questione mediorentale diviene un problema di tutti, senza soluzione senza solutori senza fine.