DA ALPHA A OMEGA

DA ALPHA A OMEGA

NON CHIEDERMI PERCHE’
3 novembre 2012

Anche se le cose se ne andassero
dove non fa più male
più male
di più
anche se le rose non fiorissero
cosa potremmo fare
cosa potresti fare
di più
anche se ogni volta rimango con te
non chiedermi perché
non chiedermi perché.

Segui la tua strada fino a quando
incontri un angelo
cogli le sue piume e fatti ali di rabarbaro
profuma di te
anche se le cose se ne andranno
non farà più male
anche se le rose fioriranno
resterà
limpida
chiara la tua pura libertà
non farmi male se rimango con te
non farmi male chiedimi perché
ho trovato un angelo in fondo alla via
mi ha insegnato a volare fino dentro di me
ho trovato il segreto
il mio segreto è
voglio proprio te
voglio proprio te.

Anche se le cose non tornassero
non sentiremo male
più male
di più
anche se le rose poi appassissero
le chiuderò in un libro
poi le farò seccare
anche se solo un tocco ne farà polvere
non chiedermi perché
non chiedermi perché
cogli le mie piume fatti ali di rabarbaro
profuma di me
anche se le cose se ne andranno
non farà più male
anche se le rose fioriranno
resterà
limpida
chiara la tua pura libertà
stringimi forte rimango con te
stringimi e non mi chiedere cos’è
ho incontrato un angelo dentro di te
non ha più paura vuole proprio me.



POCHI SPICCIOLI
12 novembre 2012

Bastano soltanto poche righe
per comprendere che questo
non è stato un grande amore
bastano soltanto pochi spiccioli
per prendere un caffè
e poi ritrovarsi a ricordare
sono solo attimi distratti
sono schizzi di memoria
sono i buchi nella rete
la tempesta senza furia.

Bastano due gocce di rugiada
una lacrima salata
un po’ di pioggia una cascata
per riaprire la ferita
bastano le corse a perdifiato
un po’ di petali sul prato
il sorriso di un bambino
caldo vento del mattino
bastano soltanto un po’ di spiccioli
una tasca un po’ scucita
e la vita se ne va…

Tu non lasciarla andare mai.

Non stare lì a guardare
mentre il sole va giù
diventa tu orizzonte raggiungibile
tu l’oasi nel miraggio dissetante sei
sei il frutto del peccato e degli errori tuoi
sei il frutto del peccato
ma un errore non sei
non fermarti mai
diventa tu orizzonte
non fermarti mai
immensa luce accendi
non fermarti mai
riprenditi la voce
fa un respiro e vai
poi donati la pace
non fermarti mai
ti basta un poco di fiato
e la vita va…
e la vita va…

Bastano due lampi nella notte
un strada di montagna
una perla un po’ di paglia
per guarire le ferite
bastano soltanto pochi spiccioli
una tasca ricucita
basta il sole di mattina
e la vita va…

non stare lì a guardare
mentre il sole va giù
diventa tu orizzonte raggiungibile
tu l’oasi nel miraggio dissetante sei
sei il frutto del peccato e degli errori tuoi
sei il frutto del peccato
ma un errore non sei
non fermarti mai
diventa tu orizzonte
non fermarti mai
immensa luce accendi
non fermarti mai
riprenditi la voce
fa un respiro e vai
fa un respiro e vai
non fermarti mai
fa un respiro e vai
basta un poco di fiato
e la vita va…
non fermarti mai
e la vita va…
non fermarti mai
non fermarti mai
non fermarti mai.

Bastano soltanto pochi spiccioli
per prendere un caffè…

e poi ritrovarsi a respirare
e la vita va…
basta un poco di fiato
e la vita va…



IL DELIRIO DELL’ASSASINO
3 aprile 2013

Come si fa a dividere la vita
col pensiero di aver fermato il tempo
in quell’istante di follia
come si fa a sentire ancora
il tuo profumo e la tua voce fredda
in mezzo ai campi di periferia
come si fa a non stringerti le mani
al collo mentre cerchi di fuggire via
come si fa a non credere che adesso
sia finalmente mia
solo mia.

Un giorno tu mi hai detto io ti amo
ti ho risposto sia per sempre
ma poi dopo tu eri stanca
di ricevere il mio niente
eri stanca della gelosia
delle mie botte
di fare l’amore con me ogni notte
una bambola di pezza
si usa una volta e poi si getta via
ma tu eri mia solo mia
soltanto mia.

Non c’è nessuno che ti difende
non c’è nessuno che crede a te
sei soltanto una donna
una donna sola
una goccia nell’oceano
una goccia sola
una goccia di oceano
un oceano in una goccia
sei un oceano in una goccia
ma un oceano in una goccia
può scavare la roccia
sento la tua forza
che è più forte di me
sono solo un bambino
un bambino arrabbiato
anche dietro le sbarre
non chiedo aiuto
non mi rendo conto
che ti ho perduto
sei un oceano in una goccia
ma un oceano in una goccia
può scavare la roccia
che è più forte di me.

Come si fa a dividere la vita
col pensiero di aver fermato il tempo
in quell’istante di follia
come si fa a sorridere alla vita
dopo quello che ho deciso
dopo averti usata
dopo aver mentito
dopo aver preteso
dopo averti ucciso.

Non c’è nessuno che ti ha difeso
mai nessuno ha creduto a te
sei soltanto una donna
una donna sola
una goccia nell’oceano
una goccia sola
una goccia di oceano
un oceano in una goccia
sei un oceano in una goccia
ma un oceano in una goccia
può scavare la roccia
sei un oceano in una goccia
ma un oceano in una goccia
può scavare la roccia
che è più forte di me
sei più forte di me
ho paura di te
ho deriso la vita
e infine l’ho deciso
dopo averti usata
dopo aver mentito
dopo aver preteso
ti ho perfino ucciso.



LA FILA ALLA CASSA
8 aprile 2013

Dovrei chiedermi sempre più spesso
se quello che faccio fa bene anche a me
dovrei farlo ma non ho mai il tempo
per stare a pensare per stare con me.

Quanto tempo rimane per me
ogni istante che vola
mi ruba una gioia
la gioia di stare con me
ogni istante è la vita
la voglio infinita
ogni gesto lo dedico a me
e invece
lavoro, contare, cantare
il tempo che cambia
il parcheggio non c’è
quattro chiacchiere
un po’ di dibattito
il tempo che cambia
la fila qual è
quanto tempo ho già speso
di questa giornata
di inutili folli cliché.

Quanto tempo rimane per me
ogni istante che vola
mi ruba una gioia
la gioia di stare con me
ogni istante è la vita
la voglio infinita
ogni gesto lo dedico a me
quanto tempo passato
quanto passerà
ogni tasto che premo
è un secondo che passa
ma intanto non scorre la fila alla cassa
mi chiedo soltanto perché
non ho scelto la numero tre.

Finalmente la fila si muove di un passo
fra un po’ toccherà pure a me
ho scordato di fare il bucato
di prendere i fiori
gli auguri per te
alla fine si è sciolto il gelato
ma pago lo stesso e poi fuggo da qua
sei messaggi tre telefonate
una pasta un cappuccio
un regalo per te
non sopporto la fila alla cassa
il resto di mancia
e poi fuggo da qua.

Dovrei chiedermi sempre più spesso
se quello che faccio fa bene anche a me
dovrei farlo ma non ho mai il tempo
per stare a pensare per stare con me
e allora
questo è il tempo per stare con me
ogni istante si vola
riscopro la gioia
la gioia di stare con me
ogni istante è la vita
la voglio infinita
ogni gesto lo dedico a me
ogni istante si vola
riscopro la gioia
ogni istante è la vita
la voglio infinita
ogni istante si vola
riscopro la gioia
dai vieni a volare con me.



LO SPAZIO TRA LE NUVOLE
28 novembre 2012

È negli occhi della gente
che mi trovo indifferente
nello spazio tra le nuvole
è lì che non c’è niente
non c’è niente
non c’è niente
è lì che vivo solo tra la gente.

Voglio un cane che mi aspetta
quando torno a casa
una donna che non spenda
quando fa la spesa
un chicco di sale
un ricciolo biondo
voglio l’anima del mondo
e ancora
un orologio al polso
che non segna le ore
una finestra aperta
dove splende il sole
un filo di fiato
la pace nel mondo
voglio andare fino in fondo
al cuore
un orologio al polso
che non segna le ore
una finestra aperta
dove splende il sole
un chicco di sale
un ricciolo biondo
voglio l’anima del mondo
in fondo a me.

Apro gli occhi della mente
e ritrovo il mio sorriso
nello spazio tra la gente
il contorno del tuo viso
io mi immergo finalmente
per tornare ad esser vivo
ad esser vivo
esser vivo
è lì che tocco il fondo e dopo grido.

Voglio un cane che mi aspetta
quando torno a casa
una donna che non spenda
quando fa la spesa
un chicco di sale
un ricciolo biondo
voglio l’anima del mondo
e ancora
un orologio al polso
che disegna le ore
una finestra aperta
verso le parole
un filo di fiato
la pace nel mondo
voglio andare fino in fondo
al cuore
un orologio al polso
che disegna le ore
una finestra aperta
verso le parole
un chicco di sale
un ricciolo biondo
voglio l’anima del mondo
in fondo a me.

Apro gli occhi della mente
e ritrovo il mio sorriso
nello spazio tra la gente
il contorno del tuo viso
io mi immergo finalmente
per tornare ad esser vivo
nello spazio tra le nuvole
è lì che sono vero
sono vero
sono vero
è lì che il niente poi diventa cielo
è lì che grido e poi divento vero
sono vero
sono vero
nello spazio tra le nuvole
è lì che il niente poi diventa cielo.



QUANTO POCO TEMPO
16 aprile 2013

Frammenti istituzionali
di frange staminali
compagni di battaglia
contro i brogli elettorali.

Non basta un apripista
frustrato fatalista
per vincere l’appalto
ci vuol proprio un arrivista.

Monarca patentato
di ceto altolocato
con tanto di blasone
anche se in parte ipotecato.

Non basta avere voglia
saper mangiar la foglia
non basta candidarsi
per raggiungere la soglia.

Guarda guarda guarda guarda
guarda quante facce nuove
guarda quanto poco tempo ci vorrà
per capire come ci si muove.

Guarda guarda guarda guarda
guarda quante idee nuove
guarda quanto poco tempo ci vorrà
a far sparire anche le prove.

Guarda guarda guarda guarda
guarda quanto poco tempo ci vorrà
a far finire la rivoluzione
guarda guarda guarda guarda
guarda quanto poco tempo ci vorrà
per tornare alla normalità.

Scompensi generazionali
di cronache marziali
rimetteranno in pista
i vecchi corvi reazionari.

Non basta cambiar facce
non basta lasciar tracce
per rompere il potere
non bastan le minacce.

Guarda guarda guarda guarda
guarda quante facce vuote
guarda quanto poco tempo ci vorrà
per dividersi le quote.

Guarda guarda guarda guarda
guarda quante idee corrotte
guarda quanto poco tempo ci vorrà
a far spengere le lotte.

Guarda guarda guarda guarda
guarda quanto poco tempo ci vorrà
a far finire la rivoluzione
guarda guarda guarda guarda
guarda quanto poco tempo ci vorrà
per tornare alla normalità
guarda quanto poco tempo ci vorrà
per tornare alla normalità
fare la carità
bruciare la città
morire di realtà
morire di realtà
morire di realtà
morire la realtà.



ERAVAMO FORTUNATI
23 aprile 2013

Giocavamo per la strada
da bambini o forse più
poi la sera guardavamo
vecchi film alla tivù
giocavamo col pallone
senza squadra e allenatore
ci bastava un po’ di prato
o un cancello arrugginito
con le scarpe della festa
con le maglie scompagnate
tutti a corsa sulla palla
e in porta stava
il più imbranato.

Noi non avevamo fame
ci bastava un po’ di pane
arrostito sul fornello
a letto dopo Carosello
eravamo fortunati
solo non lo sapevamo
e ci siam giocati il mondo
tutto quanto in una mano.

Eravamo fortunati
tutti sottoalimentati
mangiavamo con la fionda
tutti tranne cicciobomba
non ce ne importava niente
se la borsa andava giù
tanto i nostri genitori
non avevano le azioni
solo pacchi di cambiali
per la centoventisei
cosa importa se non parte
noi si spinge guidi lei.

Noi non avevamo fame
ci bastava un po’ di pane
arrostito sul fornello
a letto dopo Carosello
eravamo fortunati
solo non lo sapevamo
e ci siam giocati il mondo
tutto quanto in una mano.

Avevamo le cartelle
il grembiule e le bretelle
sembravamo dei soldati
tutti in fila allineati
eravamo fortunati
noi non avevamo niente
ci bastava una cannella
o era doccia o era guerra
sudavamo in mezzo ai campi
bevevamo alla fontana
facevamo il bagno in vasca
una volta a settimana.

Noi non avevamo fame
ci bastava un po’ di pane
arrostito sul fornello
a letto dopo Carosello
eravamo fortunati
solo non lo sapevamo
e ci siam giocati il mondo
tutto quanto in una mano.

Eravamo fortunati
solo non lo sapevamo
e ci siam giocati il mondo
tutto quanto in una mano
eravamo fortunati
solo non lo sapevamo
e ci siam rubati il mondo
solo perché potevamo
per lasciare a chi rimane
solo un mucchio di macerie
realizzando un sogno puro
ma rubandogli il futuro.



DECIDERE
21 marzo 2013

Ho provato a comprare
ho provato a rubare
ho provato a dividere e moltiplicare
ho provato a cantare a risparmiare
a spendere a donare a ricordare
ma adesso non so più cosa dimenticare
adesso non so più per cosa vuoi lottare
adesso voglio solo che mi lasci stare.

Decidere decidere
sei sempre tu a decidere
non lasci mai una volta
che almeno possa ridere
delle tue decisioni
dei tuoi passi falsi
di tutte quelle volte
che hanno fatto tardi
che si sono sbagliati
che si sono ingannati
di tutte quelle volte
che tu li hai pagati.

Decidere decidere
sei sempre tu a decidere
non lasci mai una volta
che almeno possa vivere
senza farmi pressioni
senza darti il sangue
per tutte quelle volte
che hanno fatto guerre
che ho scavato fosse
che ho tirato sassi
per tutte quelle volte
che ci hai fatto fessi.

Ho avuto anch’io padroni
che mi hanno insegnato
il bastone fa male
ma va sempre riportato
adesso è il tuo momento
adesso è giunta l’ora
con la penna o col bastone
ti manderò in malora.

Decidere decidere
non sei più tu a decidere
non ci sarà una volta
che tu possa ancora ridere
non prendi decisioni
non spacci i tuoi falsi
non ci saranno volte
che io farò tardi
che mi sbaglierò
che m’ingannerai
non ci saranno volte
che ti salverai
ho avuto anch’io padroni
che mi hanno insegnato
il bastone fa male
ma va sempre riportato
adesso è il tuo momento
adesso è giunta l’ora
con la penna o col bastone
ti manderò in malora.



LINEA DI CONFINE
13 aprile 2013

Immagina
di librarti in volo
come piuma estatica
di soffiare controvento
diventare tu corrente
travolgendo l’orizzonte
linea di confine
fra futuro e mai
e mai
e mai.

Immagina
cavalcare immense praterie
di lacrime
sollevandole di onde
diventando tu corrente
che travolge l’orizzonte
linea di confine
fra passato e sai
e sai
e sai…

come si può
vivere fra i limiti
dentro spazi inutili
isolati dentro celle
circondati dalle stelle
alveare in vetro
vedi ma non puoi toccare mai
e mai
e sai…
la tua mano aperta si è appoggiata al vetro
c’è la mia distesa che risponde dietro
senti il contatto
attraverso l’orizzonte
dietro il vetro trasparente
lascia un bacio come impronte
sulla sabbia che risplende
lascia un bacio che corrompe
che corroda l’orizzonte
renda impossibile
vetro infrangibile
esplosione di cristallo
tocco la tua mano
e poi…
immagina
spazio e tempo
privi di ogni logica
arginare la corrente
cancellare l’orizzonte
non c’è più confine e poi
ieri e oggi è già domani ormai.

Come si può
vivere fra i limiti
dentro spazi inutili
isolati dentro celle
circondati dalle stelle
alveare in vetro
vedi ma non puoi toccare mai
e mai
e sai…
la tua mano aperta si è appoggiata al vetro
c’è la mia distesa che risponde dietro
senti il contatto
attraverso l’orizzonte
dietro il vetro trasparente
lascia un bacio come impronte
sulla sabbia che risplende
lascia un bacio che corrompe
che corroda l’orizzonte
renda impossibile
vetro infrangibile
esplosione di cristallo
tocco la tua mano
e poi…
arginata la corrente
cancellato l’orizzonte
non c’è più confine e poi
ieri e oggi è già domani ormai.



PERDONO
21 aprile 2013

Lame nel buio
i tuoi occhi mi accecano
cola il mio sangue
sul palco indelebile
recito
l’ultima volta e via
senza pace
camminerò
controvento e poi
senza luce
io ti vedrò
stare senza te
stare senza te
stare senza te
è stata una follia
sempre
sempre
sempre
sempre
rendimi la vita mia
stare senza te
stare senza te
stare senza te
dov’era la poesia
dov’è scritta la scelta mia
parlami
parlami
parlami
parlami
prima che io sia
dimmi che cosa sarà
o questa vita non è mia.

Le tue parole
nel vuoto rimbombano
ora che è tardi
rimorso mi lacera
graziami
l’ultima volta e via
dammi pace
ritornerò
contro il tempo e poi
la tua luce
diffonderò
stare insieme a te
stare insieme a te
stare insieme a te
sarà la mia follia
sempre
sempre
sempre
sempre
rendimi l’anima mia
stare insieme a te
stare insieme a te
stare insieme a te
sarà la poesia
sarà questa la scelta mia
parlami
parlami
parlami
parlami
prima che non sia
dimmi che così sarà
o questa vita non è mia.

Stare insieme a te
stare insieme a te
stare insieme a te
sarà la mia follia
sempre
sempre
sempre
sempre
prenditi l’anima mia
stare insieme a te
stare insieme a te
stare insieme a te
sarà la poesia
sarà questa la scelta mia
parlami
parlami
parlami
parlami
prima che non sia
dimmi che così sarà
o questa morte non è mia.

Stare insieme a te
stare insieme a te
stare insieme a te
da sempre è una follia
da sempre
sempre
sempre
e sempre
io sono l’anima tua
stare insieme a te
stare insieme a te
stare insieme a te
è da sempre una poesia
anche se in pochi ci credono
è stata questa la scelta mia
e sarà sempre una poesia.



RIFLETTI
22 marzo 2013

Manca solo che tu venga fuori a dirmi cosa devo fare e invece resti lì
ogni sera ogni mattina ascolto le parole con pazienza e tu non provi mai
sembra sempre che tu abbia ragione
ma rimani dietro questo vetro
prova tu ad uscire
c’è una guerra aperta contro il vero
e sono stanco di ascoltare
i discorsi che mi fai
mentre guardo nello specchio
quell’immagine che poi
quando passo quella porta
è data in pasto ai vizi suoi
sono stanco di guardarla
a vedere come sei
mi vien voglia di picchiarti
ma mi faccio male e poi
quando passo quella porta
vado in pasto a tutti voi.

Resto qui a guardare
resto ad ascoltare
resto a credere alla tua follia
resto qui a guardare
resto ad ascoltare
ma se resto non combatto mai
sono stanco di provare a fare ciò che è meglio per
ho soltanto una gran voglia di provare ad essere me stesso
guardami tu adesso
guardami un istante
e rifletti la mia verità
sono quello vero
sono quello che combatte
sono quello resisterà
sono l’unico che resta
quando vado via di qua
tu rimani dentro quello specchio
senza neanche l’anima.

Sono stanco di ascoltare
i discorsi che mi fai
mentre infrango questo specchio
mi riprendo i cazzi miei
dentro il mondo oltre la porta
sarò vera forza e poi
non sto più a guardare
niente da ascoltare
vado a vivere la mia follia
non sto più a guardare
niente da ascoltare
non rimango a toglierti dai guai
sono stanco di provare a fare ciò che è meglio per
ho soltanto una gran forza di tornare ad essere me stesso
guardami tu adesso
guardami un istante
e rifletti la mia verità
sono quello vero
sono quello che combatte
sono quello resisterà
sono l’unico che resta
quando vado via di qua
tu rimani dentro quello specchio
senza neanche l’anima
sono l’unico che resta
quando vado via di qua
tu rimani dentro quello specchio
senza neanche l’anima
sono quello vero
sono quello che combatte
sono quello resisterà
tu rimani dentro quello specchio
senza neanche l’anima
neanche l’anima.



FAUST
22 marzo 2013
ALESSANDRO CALONACI LEGGE



No
non credere alla mie parole
neanche un po’
non credere che sia soltanto
l’apparenza oppure
un vuoto di coscienza
perché
no
non credere alle mie lusinghe
ai miei farò
non aspettare che ti porga
la mia mano
che ti strappi via dal cuore
i tuoi però.

Perché io sono e io sarò
padrone dei tuoi limiti
e ne farò confini che
nessuno mai potrà varcare
non mi devi supplicare
non mi puoi più rinnegare
potrò farti molto male
e lo farò
perché io sono e io sarò
perché non puoi più dirmi no
qui c’è il tuo sangue a sigillare
il nostro patto ha una penale
io ti vendo l’illusione
le menzogne la prigione
di un eterna dimensione
e perché no
ti farò credere importante
per un po’
farò sembrare sia soltanto
l’apparenza oppure
un vuoto di coscienza
i tuoi farò.

Perché io sono e io sarò
padrone dei tuoi limiti
e ne farò confini che
nessuno mai potrà varcare
non mi devi supplicare
non mi puoi più rinnegare
potrò farti molto male
e lo farò
e non pensare possa mai
tornare sopra i passi miei
il pentimento non è agire
non rientra nel mio stile
non mi puoi più rinnegare
potrò farti molto male
e lo farò.

Perché io sono e io sarò
padrone dei tuoi limiti
e ne farò confini che
nessuno mai potrà varcare
non mi devi supplicare
non mi puoi più rinnegare
potrò farti molto male
e lo farò.

E non pensare possa mai
tornare sopra i passi miei
il pentimento non è agire
non rientra nel mio stile
ti dò un anima immortale
delle fiamme in cui bruciare
non mi puoi più rinnegare
potrò farti molto male
e lo farò.



SEGUIMI
14 marzo 2013

Ora seguimi
dove l’universo prende forma
stringimi
in un angolo per fare a pugni
scrivimi
le tue lettere d’amore
poi continua a farmi male
ancora.

Seguimi
oltre tutte le paure e i dolci
lividi
sulla pelle bianca immacolata
legami
dentro il nodo del tuo cuore
poi continua a farmi male
ancora.

Vestirai la pelle
circondandomi di corde
come un arpa appesa
al volo incerto
di un’aquila ferita
è salirò
oltre le stelle
a bruciare nel sole
sale sulle mie ferite
lacrime di sangue piangerò
è salirò
oltre il dolore
oltre l’amore
puro piacere intenso
fumo di caldo incenso
brucerò il mio corpo teso
tenderò la mano al cielo
e sopra il cielo infine esploderò
oltre le stelle
a bruciare nel sole
sale sulle mie ferite
lacrime di sangue piangerò
oltre le stelle
a bruciare nel sole
sale sulle mie ferite
lacrime di sangue piangerò.

Seguimi
dove la follia diventa amore
chiedimi
di legare la tua pelle al sole
trovami
dentro il buio del mio pozzo
poi continua a farmi male
amore
continua a farmi male
ancora
continua a farmi male
e salirò
oltre le stelle
a bruciare nel sole
sale sulle mie ferite
lacrime di sangue piangerò
oltre le stelle
a bruciare nel sole
sale sulle mie ferite
sale sulle mie ferite
lacrime di sangue piangerò
sale sulle mie ferite
sale sulle mie ferite
sale sulle mia ferite
lacrime di sangue piangerò.



LA FINE DEL MONDO
19 aprile 2013

Perditi con me nell’alba
di una nuova era
lascia che la nave vada
dove prima non c’era
prendi il largo dolcemente
e poi
saremo solo noi
sarà la fine del mondo
sarà l’eternità
sarà una nuova storia
la memoria
e la curiosità
sarà la fine del mondo
sarà felicità
sarà profumo d’incenso
tempo immenso
e l’aria che verrà
aria
respiraci
senti il nostro profumo
riempiti di noi
almeno quello che puoi
prima che cambi
aria
respiraci
senti la mia fragranza
la sua essenza
e la felicità
e poi
saremo solo noi
sarà la fine del mondo
sarà l’eternità
sarà una nuova storia
la memoria
e la curiosità
sarà la fine del mondo
sarà felicità
sarà profumo d’incenso
tempo immenso
e l’aria che verrà
l’aria che verrà.

Perditi con me nell’alba
dove prima non c’era
lascia che la nave vada
in una nuova era
prendi il largo dolcemente
abbandonati alle onde
senti l’aria intimamente
e poi
saremo solo noi
sarà la fine del mondo
sarà l’eternità
sarà una nuova storia
la memoria
e la curiosità
sarà la fine del mondo
sarà felicità
sarà profumo d’incenso
tempo immenso
e l’aria che verrà.

Sarà la fine del mondo
sarà felicità
sarà profumo d’incenso
tempo immenso
e l’aria che verrà
sarà la fine del mondo
sarà felicità
sarà profumo d’incenso
tempo immenso
e l’aria che verrà
saremo solo noi
sarà la fine del mondo
e l’aria che verrà
l’aria che verrà.



CHIUSO AL SESTO PIANO
23 novembre 2012

Quando non ci sei
quando meno te lo aspetti
quando dici cose che non c’entrano
quando manchi come l’aria
dentro un ascensore chiuso
fermo al sesto piano.

Quando non lo vuoi
quando non ti fermi
quando cerchi cose che non c’erano
non guardarmi
non ti sento
sono al buio del silenzio
dentro un ascensore chiuso
fermo al sesto piano.

Fammi gridare
quanta rabbia c’è
quanta gelosia
fammi contare
quanti giorni
quante storie
quante sigarette spente dentro il caffè.

Fammi gridare
il mio nome al mondo intero
chiuso dentro l’ascensore
chiuso tra le mie parole
sono al buio del silenzio
dentro un ascensore spento
sono sotto vuoto spinto
cieco al buio del silenzio
sordo al vuoto dell’immenso
non mi resta che gridare
contro il nulla che mi assale
lascia che mi faccia male
lascia che mi faccia male
lascia che mi faccia male
lascia che mi faccia male.

Fammi gridare
quanta rabbia c’è
quanta gelosia
fammi contare
quanti giorni
quante storie
quante sigarette spente dentro il caffè
fammi gridare
il mio nome al mondo intero
il mio nome a muso duro
fammi gridare
almeno questo almeno sia
fammi gridare
forse ci sarà qualcuno
fuori ad ascoltare
fammi gridare
che non voglio più sognare
non m’importa di donare
ho bisogno solamente
di pensare finalmente
di capire la follia
di gettarla e poi di farla mia.

Fammi gridare
quanta rabbia c’è
quanta gelosia
fammi contare
quanti giorni
quante storie
quante sigarette spente dentro il caffè
fammi gridare
aiuto aiuto aiuto aiuto
aiuto aiuto aiuto aiuto
fammi gridare
che sia luce immensamente
lo spiraglio che
lasci uscire anche me
lascia uscire anche me
non c’è niente
solo noia
dentro un ascensore fermo al sesto piano.

Fammi gridare
quanta luce c’è
fuori e dentro di me
fuori e dentro di me
luce spazio e caffè
fuori e dentro di me
posso offrirti un caffè.



ONDA D’URTO
10 aprile 2013

Resta ancora un po’ di tempo
per accorgersi che tutto questo non ha senso
basterebbe fare finta di cambiare
per accorgersi che cambia il vento
ci son giorni senza senso
ci son altri
in cui il senso non c’è mai
cosa aspetti a dire basta a tutto questo
cosa speri che rimanga
quando tutto questo se n’è andato
cosa speri che rimanga
quando tutto questo se n’è andato via
libera la mente
libera la fantasia
non c’è niente che rimane
quando l’hai portato via con te
prendimi la mano e poi
accarezza piano
ogni favola, ogni ruggine
ogni fiato che respira accanto a te
prendimi la mano
accarezza la mia mente
libera
da ogni ostacolo
da ogni limite
onda d’urto che da vita alla realtà.

Resta ancora un po’ di tempo
non importa quanto tempo resta
prova a dare un senso
non importa quanto senso abbia
resta ancora un po’ di tempo
cosa aspetti allora a dire basta
sentiti nei sensi
non importa in quale senso vada
va’
cosa aspetti a dire basta a tutto questo
cosa speri che rimanga
quando tutto questo se n’è andato
cosa speri che rimanga
quando tutto questo se n’è andato via
libera la mente
libera la fantasia
non c’è niente che rimane
quando l’hai portato via con te
prendimi la mano e poi
accarezza piano
ogni favola, ogni ruggine
ogni fiato che respira accanto a te
prendimi la mano
accarezza la mia mente
libera
da ogni ostacolo
da ogni limite
onda d’urto che da vita alla realtà.

Prendimi la mano e poi
accarezza piano
ogni favola, ogni ruggine
ogni fiato che respira accanto a te
prendimi la mano
accarezza la mia mente
libera
senza ostacoli
senza limiti
onda d’urto nuovo senso alla realtà
onda d’urto nuovo senso alla realtà.



UN ATTIMO
21 marzo 2013

Sapessi com’è facile
restare un ombra e poi
sentire come un brivido
che è già passato ormai
la vita è lunga un giorno sai
la vita dura un battito
la vita è una variabile
un dubbio imponderabile
lo sai
sbagliarsi è troppo facile
tornare indietro mai
domani dura un attimo
un attimo lo sai
la vita è una variabile
incognita imprendibile
imprevedibile
la vita è un palcoscenico
impara la tua parte dai
diventa un abitudine
cattiva a volte sai
la vita è un astronave
ti porta dove vuoi
puoi scegliere se andare
sotto al mare oppure
viverla come se fosse
l’ultimo istante
ogni momento
ma
siamo fatti così
crediamo di essere eterni indistruttibili
come raggi cosmici che
attraversano il vuoto dei silenzi
il buio degli sguardi
senza incontrarsi mai
siamo fatti così
guardiamo gli altri
senza vederli mai
troviamo gli altri
senza incontrarli mai
e andiamo avanti così
un giorno dopo l’altro
come se fosse l’inizio
di un immagine
ma siamo fatti così
imprevedibili
domani non c’è tempo
vivila adesso dai
siamo fatti così
percorsi ellittici
strade che s’incontrano
per non lasciarsi mai
siamo fatti così
imprevedibili
domani non c’è tempo
vivila adesso
domani non c’è tempo
come se fosse
l’adesso eterno
un attimo e tutto svanirà
siamo fatti così
imprevedibili
domani non c’è tempo
vivila adesso
domani non c’è tempo
come se fosse
l’adesso eterno
come se fosse
l’attimo
e poi tutto svanirà
siamo fatti così
siamo fatti così
viviamo un attimo
vivilo quell’attimo
vivilo
e poi tutto resterà.



FOLLE GELOSIA
17 marzo 2013

Tremano le mani mentre ti accarezzo
mentre l’ombra di un sorriso
si disegna sul tuo volto
trema tutto il corpo
mentre vivo dentro a un letto
le stagioni di una vita
l’emozione di un momento
trema la mia voce
mentre ti urlo contro
getto indietro tutto il fango
che tu mi hai colato addosso.

Tremano le gambe
quando vado via
abbandonando la mia gioia
scritta dentro una poesia.

Per sempre
rimani con me
anche quando mi urlerai
anche quando mi odierai
anche quando piangerai
per le colpe che non ho
per aver lasciato che
si insinuasse in mezzo a noi
per bruciare i nostri sguardi
un inutile cocente disperata
folle gelosia
la tua
la mia
folle gelosia
per sempre
rimani con me
per sempre.

Trema la mia mente
quando sento la tua voce
che mi parla da un telefono
distratto dai rumori
trema il mio respiro
quando cado nei tuoi occhi
luminosi ed annegati
nelle lacrime di colpa
non importa non importa
non importa non importa
stiamo ancora bene insieme
ci proviamo un’altra volta.

Tremo sempre
ed ogni notte
maledetta la paura
che ritorno ad abbracciarti
stesi nello stesso letto
tremo e penso che rimani
tu con me per sempre insieme
fino a quando riusciremo
a dare cibo alla fiducia.

Per sempre
rimani con me
anche quando mi urlerai
anche quando mi odierai
anche quando piangerai
per le colpe che non ho
per aver lasciato che
si insinuasse in mezzo a noi
per bruciare i nostri sguardi
un inutile cocente disperata
folle gelosia
la tua
la mia
folle gelosia
per sempre
rimani con me
per sempre.

Anche quando mi odierai
per le colpe che non ho
insinuando in mezzo a noi
un inutile cocente disperata
folle gelosia
la tua
la mia
tremo e penso che rimani
tu con me per sempre insieme
anche quando mi odierai
anche quando piangerai
anche quando sentirai
quell’inutile cocente disperata
folle gelosia.



IL SOLE SIAMO NOI
21 aprile 2013

Una volta credevo
che fosse facile volare
prendere la rincorsa da un dirupo
e poi lasciarsi andare
correnti ascensionali fino al cielo
poi traiettorie circolari
planando fino a toccare
a toccare
a toccare le cime del bosco
entrare tra le sue trame
in un mondo che non conosco
che non conosco
non conosco
non conosco
e che mi tira giù
avido delle mie speranze
per poi non rendermi più
non rendermi più
non rendermi più niente
di me
della mia voglia di volare
prendere la rincorsa da un dirupo
e poi lasciarsi andare
correnti ascensionali fino al cielo
poi traiettorie circolari
planando fino a toccare
a toccare
a toccare la spuma del mare
tuffarmi tra le sue onde
e lasciarsi annegare
in questo mare
che mi tira giù
avido delle mie speranze
per poi non rendermi più
non rendermi più
non rendermi più niente
di me
della mia voglia di volare
prendere la rincorsa da un dirupo
e poi lasciarsi andare
correnti ascensionali fino al cielo
e poi ancora più su
fino a farsi bruciare
le ali dal sole
e poi ancora più su
e dentro il sole ci sei tu
e poi ancora più su
con te nel sole
senza ma più planare giù
dove nessuno rende più
e poi ancora più su
dove nel sole io mi do
e poi mi rendi tu
e poi ancora più su
con te nel sole
di più
io e te nel sole e poi
il sole è fatto di noi
e poi ancora più su
di più
io e te nel sole e poi
il sole siamo noi
di più
io e te nel sole e poi
il sole siamo noi.



FATIMA
11 aprile 2013

Vibro
come un arpa monocorde
dentro un ombelico islamico
che danza nel tuo ventre
inesauribile dinamica
di fasce muscolari
serve solo a dare sfogo
ai tuoi sobbalzi irregolari.

Volo
come un aquila accecata
che ritrova la sua vetta
volteggiando verso il niente
inesauribile energia
di feromoni auricolari
che mi portano a inseguire
il dimenare dei tuoi fari.

Sospiro eclettico
di libertà
marea di palpiti
sfiora i tabù
invade perversa
non riesco più a sentire
se finisco io
o comincia il fremito
di un’altra eternità.

Baciami
come le onde sugli scogli
come il vento nei capelli
come lama nella carne
squarcia la profondità.

Baciami
come le onde sugli scogli
come il vento nei capelli
come il fulmine del cielo
brucia nell’oscurità.

Sospiro eclettico
di libertà
marea di palpiti
sfiora i tabù
invade perversa
non riesco più a sentire
se finisco io
o comincia il fremito
di un’altra eternità.

Vivo
come il verso del poeta
che declama la sua gioia
muto di parole assenti
inesauribile follia
di dimensioni sensoriali
bianca pagina perduta
vola come avesse ali.

Sospiro eclettico
di libertà
marea di palpiti
sfiora i tabù
invade perversa
non riesco più a sentire
se finisco io
o comincia il fremito
di un’altra eternità.

Baciami
come le onde sugli scogli
come il vento nei capelli
come lama nella carne
squarcia la profondità
e baciami
come le onde sugli scogli
come il vento nei capelli
come il fulmine del cielo
brucia nell’oscurità.

Baciami
come le onde sugli scogli
come il vento nei capelli
come un alito leggero
soffia nell’immensità
e baciami
come le onde sugli scogli
come il vento nei capelli
come un alito leggero
soffia nell’immensità.



SON TUTTI BRAVI
9 febbraio 2013

Zona franca la nostra
dove nessuno può entrare
dove ogni persona
rimane solo a guardare
spettatori di una processione
che non sa dove andare
non ricorda quale Santo votare.

Qui da noi sei al sicuro
non ti preoccupare
guarda oltre quel muro
non alzare la testa
se ti prende la voglia
ti facciamo la festa
qui da noi sei al sicuro
non ti preoccupare
resta calmo e smettila di protestare
non alzare la cresta
solo qui sei al sicuro
gli altri vogliono solo
che tu abbatta quel muro.

Son tutti bravi a dire male degli altri
ma nessuno s’impegna per cambiare le parti
non basta una persona
non seguire nessuno
presentati all’appello
al di là del muro
ci vuole tutto il popolo
per cambiare nazione
ci vuole un po’ di fame e la rivoluzione.

Son tutti bravi a dire male degli altri
son tutti bravi ma nessuno si muove
chiuso dentro al tuo muro
mentre guardi se piove.

Son tutti bravi e intanto quello che cambia
è la croce che hai messo su una pagina bianca
poi ritorni in silenzio verso la tua stanza
la tua bolla d’aria la tua zona franca
intanto il muro è diventato più alto
neanche in punta di piedi vedi qualcun’altro
non basta una persona
non seguire nessuno
presentati all’appello
al di là del muro
ci vuole tutto il popolo
per cambiare nazione
ci vuole un po’ di fame e la rivoluzione.

Presentati all’appello prima di sparire
abbatti l’ignoranza che ti fa da muro
diventa tutto il popolo
diventa nazione
combatti la tua fame e sia rivoluzione
combatti la tua fame e sia rivoluzione.

Presentati all’appello prima di sparire
abbatti l’ignoranza che ti fa da muro
diventa tutto il popolo
diventa nazione
combatti la tua fame e sia rivoluzione
combatti la tua fame e sia rivoluzione.

Abbatti tutti i muri che ti trovi davanti
e ti accorgi che intorno a te ci sono anche gli altri
ci vuole tutto il popolo
per cambiare nazione
ci vuole un po’ di fame e la rivoluzione.

Presentati all’appello prima di sparire
abbatti l’ignoranza che ti fa da muro
diventa tutto il popolo
diventa nazione
combatti la tua fame e sia rivoluzione
combatti la tua fame e sia rivoluzione.

Presentati all’appello prima di sparire
abbatti l’ignoranza che ti fa da muro
diventa tutto il popolo
diventa nazione
combatti la tua fame e sia rivoluzione
combatti la tua fame e sia rivoluzione.