2013

2013

Quante volte ci hai pensato

quante volte

ti sei visto su quel palcoscenico

quante volte

hai sognato un applauso

e quante dei fischi

ma tu te ne infischi

alla fine ci provi davvero

e ne nasce una storia infinita

di misera divertente fama

per me è no

per me è no

per me è no

ma per te sarà sempre un sì

in molti non reggono il colpo

non ce la fa la Lady di ferro

e non resiste neppure il gobbo

che ci ha succhiato sangue

tutta la vita

si dimette perfino

l’uomo vestito di bianco

perché a nessuno piace

che parli male di quelli

che silenziosamente

ci stanno invadendo

lasciando una scia di vite umane

dietro un gommone.


16 FEBBRAIO 2013
E ALL'IMPROVVISO ARRIVA LUI!
ARU
KIKKO KANEPAZZO
WALTHER VON DEL VOGELWEIDE DETTO CACCOLA
2 MARZO 2013
ROMA
CATACOMBE DI PRISCILLA
SAN PIETRO
26 MARZO 2013
UN NUOVO VIDEO DEDICATO ALL'ENERGIA E ALL'INESAURIBILE FORZA DELLE DONNE SALENTINE
"CIME DI RAPA"
TESTO: STEFANO STEO CUCCUINI
ELABORAZIONE MUSICALE: "AVID PRO TOOLS SE" BY STEO
14 APRILE 2013
110° ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DELL'UNITALSI
FIRENZE PALAZZO DELLA SIGNORIA SALONE DEI CINQUECENTO
25 - 28 APRILE 2013
LORETO
2 MAGGIO 2013

da

ALPHA

a

OMEGA

ά - ω


da ALPHA a OMEGA

21 SETTEMBRE 2013

LA PARTECIPAZIONE A ITALIA'S GOT TALENT CON IL BRANO
"RADIOATTIVITA'"
TESTO: STEFANO STEO CUCCUINI
BASE MUSICALE: "AVID PRO TOOLS SE" BY STEO
SE
CANTO

28 gennaio 2013

Cime di Rapa

Cime di rapa

e ricci di mare

solo in Salentu li sanno fare,

tu che du Salentu teni lu core

damme ti prego

nu piatto grande

di minestra di pane.

28 gennaio 2013

Piume d’Amore

Riempici di piume Signore

riempici di piume,

che siano le carezze

di chi ci manca,

che siano i sorrisi

di chi ricordiamo,

che siano gli abbracci

di cui abbiamo bisogno

nei nostri tormenti,

che siano la pace

e l'amore viventi.

24 marzo 2013

Eccomi qui

Oggi ho preso un altro treno

finestrini abbandonati

i sedili un po’ sgualciti

come quello che rimane

di una notte spesa male.

Faccio i conti coi miei sbagli

scrivo frasi senza senso

nuovo viaggio e non mi pento

sulle soglie del dolore

non conosco più parole.

Prigioniera dello spazio

derubata del coraggio

obbligata a non seguire

che una scia dell’avvenire

libera di dirmi ancora si

resta di me ancora.

Attraverso stanca la mia vita

cupe gallerie silenti

io che parlo e non mi ascolti

io che parlo e non mi ascolti

mai

fotogrammi in bianco e nero

che mi seguono su un muro

finestrini abbandonati

prigionieri liberati.

Liberata dallo spazio

liberata dal coraggio

libera di non seguire più

libera di non seguire

quella scia dell’avvenire

libera di dire un altro sì

esisterò ancora.

Liberati dallo spazio

liberati dal coraggio

liberi di non seguire più

liberi di non seguire

quella scia dell’avvenire

liberi di dire ancora si

salire su un treno del dove non sai

e non fermarti mai

a guardare indietro dove tutto ti ricorda di te

mai voltarsi per provare a rimpiangere

libera di non dovere più seguire la scia

è tuo il treno che parte adesso traccia la via

tra duemila binari stesi avanti ai tuoi sogni

scegli quello che tu credi sia impossibile

non pensare a quanto è lunga questa galleria

scegli quello che tu senti sia da vivere e via.

Liberata dallo spazio

liberata dal coraggio

libera di non seguire

quella scia dell’avvenire

libera di dire un altro sì

esistere ancora

sentire.

Tra duemila binari stesi avanti ai tuoi sogni

scegli quello che tu credi sia impossibile

non pensare a quanto è lunga questa galleria

scegli quello che tu senti sia da vivere e via.

Liberata dallo spazio

liberata dal coraggio

liberata dal seguire

libera nell’avvenire

libera di poter dire un’altra volta sì

di gridare al mondo intero ancora

eccomi qui

eccomi qui

eccomi qui

libera di poter dire ancora mille volte sì.

22 maggio 2013

I Fiori Amanti

Lasciati andare e ascolta sbocciare

i petali di una rosa

il vento che l’accarezza portandosi via

il soffio del suo aroma

un battito d’ali s’immerge

nella sua porpora carnosa

spargendo la vita

dentro una piccola vita

fragile che trema.

Senti che rumore fa

quell’atomo che vibra fuori dall’immensità

se verranno qui a cercarci

troveranno i fiori amanti

con i petali di rosa

copriremo i nostri corpi

col profumo della vita

inebrieremo i nostri canti

sbocceranno fiori amanti

sbocceranno fiori amanti.

Senti che rumore fa

fuori dall’immensità

senti che rumore fa

quell’atomo che vibra fuori dall’immensità

se verranno qui a cercarci

troveranno i fiori amanti

con le ali di farfalla

planeremo sui silenzi

con le gocce di rugiada

bagneremo i cuori infranti

danzeranno fiori amanti

danzeranno fiori amanti.

Senti che rumore fa

fuori dall’immensità

senti che rumore fa

quell’atomo che vibra fuori dall’immensità

se verranno qui a cercarci

troveranno i fiori amanti

dai colori iridescenti

vibrazione dell’immensità.

Lasciati andare e ascolta cadere

una piuma nell’aurora

il vento che l’accarezza

profumerà del nostro aroma

spargendo la vita

sopra ogni piccola vita

fragile che trema.

Senti che sapore ha

quell’atomo che vibra fuori dall’immensità

se verranno qui a cercarci

troveranno i fiori amanti

i colori iridescenti

dai profumi inebrianti

vibreranno i nostri canti

fiori amanti

un prato intero luce sboccerà

fiori amanti

appena fuori dall’immensità.

Senti che sapore ha

fuori dall’immensità

senti che rumore fa

senti che sapore ha

senti che rumore fa

quell’atomo che vibra

eterno nell’immensità

senti che sapore ha

fuori dall’immensità

senti che rumore fa

senti che sapore ha

senti che rumore fa

quell’atomo che eterno vibra nell’immensità.

30 giugno 2013

Il Dittatore

Libero me ne vado in mezzo alla città

per le strade la gente ancora non lo sa

sciolgo le catene a tutti quelli che

hanno in faccia un sorriso proprio come me

sai che c’è

sai che c’è

sai che c’è

sai che c’è

sono gli altri ad avere bisogno di me

quando cerco chiedo

quando chiedo grazie

quando qualcuno sorpassa col rosso

prego sempre che passi un trattore

su sedici ruote d’acciaio temprato

forgiato a Taranto

sai che c’è

sai che c’è

sai che c’è

sai che c’è

sono gli altri ad avere bisogno di me

quando cerco chiedo

quando chiedo grazie

quando qualcuno deruba la povera gente

prego sempre s’innalzi un bel muro

di sedici piani di marmo pregiato

cavato a Carrara.

sai che c’è

sai che c’è

sai che c’è

sai che c’è

sono gli altri ad avere bisogno di me

quando cerco chiedo

quando chiedo grazie

quando grazie prego

odio quelli che prendono e non se ne vanno

odio chi ci rimane a cena la sera

odio un’orda d’avvocati prezzolati

che hanno ucciso la libertà

che ingarbugliano per far si

che chi ha ucciso rimanga qui

sai che c’è

sai che c’è

sai che c’è

sai che c’è

sono gli altri ad avere bisogno di me

quando cerco chiedo

quando chiedo grazie

non son mai per me

ma per quelli che sono rimasti

senza casa, senza soldi

senza senso in mezzo ai danni

senza rete son caduti tra avvocati prezzolati

non avevano tempo ma assassini da liberare

sai che c’è

sai che c’è

sai che c’è

sai che c’è

sono gli altri ad avere bisogno di me

quando cerco chiedo

quando chiedo grazie

quando infine capiranno

lasceranno fare a me.

1° luglio 2013

Quando parla l’amore

Quando parli d’amore

con me

non ascolto parole

perché

quando parli d’amore

l’amore sia te

quando senti

tu lascialo andare

perché

quando parla l’amore

l’amore sei te

ed è bello parlare l’amore con te.

Quando parli l’amore

con me

tutto è musica

e suona l’incanto che sei

quando parla l’amore

l’amore sei te

ed è bello parlare l’amore con te

tutto è musica

sinfonia

sulle corde dell’arpa

le mani si abbracciano

splendida melodia

quando suona l’amore

lo ascolto con te

abbracciati su un prato di note e follia

quando parla l’amore

l’amore sei te

ed è bello parlare l’amore con te.

Quando parli d’amore

con me

io non sento parole

ma musica in me

quando parli l’amore che sei

lasci andare le note

la musica sale

in un’estasi che vola via

quando parli l’amore

l’amore sei te

quando senti

tu lascialo andare

perché

quando parla

l’amore

l’amore sei te

ed è bello parlare l’amore con te

quando senti

tu lascialo andare

perché

quando parla

l’amore

l’amore sei te

ed è bello parlare

lasciandosi andare

le note vibrate

sull’arpa infuocata

parlare

l’amore

con te.

10 luglio 2013

Unica

Ti ricorderai

quando ci ho creduto

tra le braccia ho stretto

appassionata il mio futuro

mi ricorderai

accecata e illusa

delle tue parole

sento solo un’altra scusa

inutile

cambiare mai

con le tue promesse

hai tappezzato la città

bugie distratte e seducenti

amare come le catene

prigioniera nelle vene

e adesso libera

unica

non rinnego il mio passato

ma il futuro

mi appartiene

e vivo libera

unica

sono spirito presente

brillo stella iridescente

luce la mia libertà

e vivo libera

unica

sono spirito presente

brillo stella iridescente

luce la mia libertà.

 

Ti ricorderai

quando ti ho tradito

quando tra le braccia

ho stretto l'ombra di un addio

non ho più paura

di restare sola

la mia libertà

non puoi comprarla con i sogni

per svegliarmi mi è bastato

fare a pezzi le illusioni

in una doccia di emozioni

ho lavato via l'orgoglio

e ritrovato dignità

la mia grinta e libertà

e adesso libera

unica

sono quello che ho passato

ma il futuro

mi appartiene

e vivo

libera

unica

sono vita nel presente

brillo stella tra la gente

luce della libertà

e vivo libera

unica

sono vita del presente

brilla la mia libertà

vivo libera

unica

sono la mia libertà.

17 luglio 2013

L’anima del mondo

Ogni volta che rimango

ad aspettare che ritorni

restano i ricordi a farmi compagnia

guardo nelle foto

rido i tuoi sorrisi

riesco a trascinarti qui

con me

con me.

Ogni volta che ritorni

sento il vuoto che riempi

battiti di cuore a trascinarmi via

guardo dentro gli occhi

bacio i tuoi sorrisi

è bello ritrovarmi qui

con te

con te.

Fra le mie braccia

ti stringo ridendo

l’anima del mondo

si unisce a me

fra le tue braccia

respiro la vita

l’anima del mondo

esplode dentro me

fra le tue braccia

mi perdo

incessante rumore

il battito del tuo cuore

è l’anima del mondo

che grida insieme a me

amo

amo l’amore che ama me

amo

e non sento più male

ritorno diventa

ogni giorno con te

amo

amo l’amore che ama me

amo

e mi sciolgo

nell’anima insieme a te.

Ogni volta che mi guardi

nel tuo vuoto mi dissolvo

batte la passione e ci trascina via

occhi dentro gli occhi

persi come folli

è immenso ritrovarci qui

io e te

io e te

fra le mie braccia

ti stringo ridendo

l’anima del mondo

si unisce a me

fra le tue braccia

respiro la vita

l’anima del mondo

esplode dentro me

fra le tue braccia

mi perdo

incessante rumore

il battito del tuo cuore

è l’anima del mondo

che grida insieme a me

amo

amo l’amore che ama me

amo

e poi sciolgo le vele

partenza diventa

ogni giorno con te

amo

amo l’amore che ama me

amo

e mi sciolgo

nell’anima insieme a te

amo

amo l’amore che ama me

amo

e mi sciolgo leggera

fluttuanti due corpi

nell’anima insieme a te

un’anima

unica

nuova nel mondo

di luce celeste

grida

amo

amo l’amore che ama me

amo

e mi sciolgo

nell’anima insieme a te

amo

amo l’amore che ama me

amo

e mi sciolgo leggera

fluttuanti due corpi

nell’anima insieme a te

l’anima del mondo

quell’anima siamo noi

io e te in quell’anima

quell’anima siamo noi.

18 luglio 2013

Fuerteventura

Ho una voragine nello stomaco

parlo da sola

di Fuerteventura

a provocare un sorriso è un altro sorriso

sogno il mio primo risveglio al mare

ascolto musica a qualsiasi volume

quasi quasi…

Mi toccherà mettermi in moto per conto mio

quando voglio una cosa la ottengo

per caso conoscete qualcuno

che potrebbe tenermi il cane

almeno una settimana

anche pagando

se qualcuno mi può aiutare gli sarei molto grata

gli sarei molto grata

a Fuerteventura.

Vorrei rivedere “La vita è bella”

ma solo a pensarci comincio a piangere

oggi ho un umore ballerino

e la lacrima scende facilmente

che sarà?

Se qualcuno sa dirmelo gli sarei molto grata

gli sarei molto grata

a Fuerteventura.

Manca poco

giusto due giorni e poi...

via!

A Fuerteventura.

Ma dove sono finiti i pensieri felici

mi ha fatto piacere averti rivisto

ma posso benissimo fare a meno di te

se non mi chiamassi più ti sarei molto grata

ti sarei molto grata

a Fuerteventura ti dimenticherò.

Per chi volesse venire basta una conferma

se qualcuno venisse gli sarei molto grata

gli sarei molto grata.

Sposarsi a Volterra

con le colombe

e poi ritrovi una foto

di Fuerteventura

e ti accorgi che il tempo passa davvero

quel giorno che colpo di caldo

ma forse era meglio

un colpo di fortuna

si può togliere il mercoledì dal calendario

questa cosa mi piace

se potessi tornare indietro

sarei molto grata

sarei molto grata

e invece oggi passo il tempo come i vecchi

guardo gli altri lavorare

a volte preferisco i lunedì

a Fuerteventura

un tuffo in mare quando c'è poca gente

sarà una giornata molto noiosa

a Fuerteventura senza di me

se potessi partire

sarei molto grata

sarei molto grata.

18 luglio 2013

Goccia di miele

Non so cosa stai aspettando

a venire da me

sono qui e ti sto guardando

mentre bevo un caffè

i tuoi occhi di ghiaccio

dispersi nel vuoto

sono come le ali di un avvoltoio

ma tu

ma tu

tu non mi senti

e allora

CARO DIARIO...
11 febbraio – Joseph Aloisius Ratzinger, Papa Benedetto XVI annuncia le proprie dimissioni, non sentendosi più adeguato al ruolo di pontefice; la sedia apostolica rimarrà vacante dal 28 febbraio fino al Conclave del 13 marzo in cui viene proclamato Papa il gesuita argentino Jorge Mario Bergoglio con il nome di Francesco; si verifica un fatto storico, la presenza di un nuovo Pontefice quando è ancora in vita il predecessore, due Papi in vita contemporaneamente non accadeva dal 1449 ma quella era solo una questione politica; rimane unica l’immagine dell’abbraccio tra il teologo Ratzinger e il ‘parroco di tutti’, Papa Francesco; Joseph Ratzinger si trasferisce nella sede papale di Castel Gandolfo fino a maggio quando fa ritorno in Vaticano per ritirarsi nel monastero Mater Ecclesiae; le motivazioni più comunemente prese in considerazione sono relative alle pressioni ricevute proprio per la sua coerente fermezza nella dottrina e alla presa di coscienza che ormai non avrebbero ricevuto la dovuta considerazione nell’ambiente ecclesiastico; le dimissioni di Papa Benedetto XVI scatenano una serie di polemiche sulle motivazioni, per le quali si paventano interventi politici per la sua rimozione a causa della sua fermezza Cristiana, da buon teologo, ritenuta non adatta ai tempi di liberismo che si preannunciano; sulla validità della forma ritenendo che l’elezione a Papa sia come il battesimo, puoi attivare tutte le contromisure possibili ma tale rimani; di conseguenza sulla validità dell’elezione, della figura e della carica di Bergoglio che per molti non rappresenta la comunità e la Chiesa Cattolica; l’indirizzo di apertura del Suo pontificato rinforza i detrattori che vedono in Lui l’antipapa che porterà alla rovina il Cristianesimo; per altri invece incarna la modernità di una fede ormai stantia che si apre alle contemporanee esigenze dei fedeli, al dialogo e all’accettazione delle altre fedi degne di pari rispetto a prescindere, il nome scelto è emblematico rifacendosi al Santo di Assisi che ha rinunciato a tutto per gli altri e Papa Francesco si apre ai più bisognosi non solo offrendo ma operando in prima persona nella morigeratezza rinunciando alle prerogative più fastose della sua Santa Carica; intanto quando se ne presenta l’occasione il Papa Emerito Joseph Ratzinger non disdegna di dispensare le proprie considerazioni sui temi più scottanti. Alla bisogna, vivo un Papa se ne fa un altro.
15 aprile – è festa grande a Boston, si celebra la giornata dei Patriots, in cui si celebrano gli eroi della rivoluzione americana, culmine della festa è la maratona che si conclude sulla Boylston Street ma all’arrivo non ci sono solo spettatori festanti ad accogliere i maratoneti; ci sono anche due fratelli ceceni, Tamerlan e Dzhokhar Tsarnaev che fanno saltare in aria uno zainetto carico di esplosivo che causano tre morti e centocinquanta feriti; le deflagrazioni investono il pubblico ai lati della strada, la prima alle 14:50 e pochi secondi dopo un’altra molto più potente; il panico si diffonde gli spettatori si accalcano sulle transenne, crollano alcune delle tribune dell’arrivo, la folla fugge urlando; soccorritori e Guardia Nazionale presenti per supporto alla gestione della competizione, sono i primi a dare assistenza ai feriti ma per alcuni la situazione è molto grave, ferite profonde, arti amputati, le ambulanze hanno difficoltà a raggiungere la zona del disastro chiusa alla circolazione, nell’urgenza i feriti più gravi vengono portati via addirittura con delle sedie a rotelle; anche i quarantamila maratoneti partecipano alle prime operazioni di soccorso; le prime valutazioni dell’Fbi parlano di un’operazione ben pianificata; immediata scatta la caccia all’uomo; gli indizi rivelano che l’esplosivo era a basso potenziale facendo pensare al terrorismo interno mentre il metodo delle due esplosioni a breve distanza per causare un alto numero di vittime e del tipo usato in Medio Oriente; le indagini si concentrano sui video della sicurezza e vengono individuati e identificati i due terroristi; questi nel frattempo si sono dati alla fuga rubano un’auto e ne rapiscono il proprietario che riesce a fuggire e a contattare la polizia; l’inseguimento porta ad un conflitto a fuoco in cui Tamerlan rimane ucciso, Dzhokhar si nasconde in un giardino ma viene trovato e arrestato, il processo porta alla condanna a morte del terrorista islamico, che poi verrà sospesa. Lupi solitari, attentati non convenzionali, vittime civili, sarà la nuova guerra all’occidente.

7 maggio – Sono le 23:00 appena passate nel buio del porto di Genova, è buio, un buio in cui scruta “L’occhio del mare” la torre di controllo del Porto di Genova, edificata nel 1986, rappresenta il centro nevralgico di tutte le manovre navali; a poca distanza la Jolly Nero, nave della Ignazio Messina & Co, sta facendo manovra per uscire dal porto del Molo Giano, le immagini deli video di sicurezza riveleranno con chiarezza la sconcertante manovra compiuta, si vede la Jolly Nero tentare di girarsi su se stessa in modo da rivolgere la prua verso l’uscita del porto, durante la curva di indietreggiamento qualcosa va storto e lo scafo continua ad avvicinarsi inesorabilmente e inconcepibilmente alla banchina anziché dare forza alle macchine e fare “tutta avanti”, i due rimorchiatori che coadiuvano la manovra, lo Spagna e il Genoa, non riescono a governare la nave troppo pesante in uno spazio così ridotto e non riescono ad arrestare l’inesorabile indietreggiamento della Jolly Nero verso la torre della capitaneria; l’impatto è ormai inevitabile; tra le conversazioni registrate quella notte si sente il capitano della Jolly Nero asserire "Ogni volta che si parte da Genova bisogna farsi il segno della croce" e rivolto al primo ufficiale Lorenzo Repetto aggiunge "C'è da mettersi le mani nei capelli" pochi minuti dopo la nave abbate violentemente la Torre di Controllo che sembra sbriciolarsi su se stessa sotto il peso di quarantamila tonnellate di stazza; la struttura crolla portandosi dietro gli operatori della capitaneria; dopo una media di quattordicimila manovre l’anno quest’ultima risulta fatale per la vita di nove persone che rimangono tra le macerie della torre. A volte l’abitudine ci porta a sbagliare, anche quando crediamo di fare attenzione.

5 dicembre – muore a Johannesburg Nelson Mandela, il primo presidente nero del Sudafrica dal 1994 al 1999, padre della lotta all’apartheid, recluso per ventisette anni per le sue lotte per i diritti civili e contro il segregazionismo raziale, Premio Nobel per la pace nel 1993, emblema del cambiamento non solo nel suo paese ma in tutto il mondo. Una vita dedicata alla giustizia e all’umanità, un esempio che in pochi abbiamo il coraggio di seguire.