1998

1998

È tutta un’altra storia

romba

motore di ricerca

tutto nuovo

romba nei tuoi occhi

romba nelle reni

aria

respiro

ridere al mattino

piangere la sera

un telefono consumato

un letto troppo piccolo

per un bambino

finalmente cresciuto

un piccolo albero di Natale

ti porta

il più prezioso dei regali

valanghe di no

ti hanno sepolto

e poi una mano tesa

un sì che non credevi

“Tu chiamale se vuoi, emozioni”.


 

INFINE STEO!

My new life

1998

TRICHA


 
Nella vita é importante SCEGLIERE la persona con cui attraversare le intemperie,
LEGARE e SCIOGLIERE rapporti fino alla meta conclusiva,
CONTARE su chi ti sta accanto,
RISPONDERE a se stessi delle proprie azioni,
spingere il CARRELLO della vita a quattro mani,
sollevare insieme i gravosi SACCHI degli impegni,
l’ASCENSORE della vita fa i suoi piani
ma sei TU che schiacci i bottoni.


 

1998

SOLO UN SOGNO


 
Sogno
di notte e di giorno
ed ho paura
paura che sia solo un sogno.
Sogno il tuo viso
tra le mie mani
il tuo sorriso
sotto le mie labbra
sogno di entrare
dentro ai tuoi occhi
e di spandermi
vagare e annegare
nelle tue sensazioni
ed ho paura
che sia solo un sogno.
Ho paura
ogni mattino
aprendo gli occhi
che la mia bandiera bianca
alta nel cielo
diventi solo uno straccio
strappato dal vento e …
… e poi ti amo.


 

1998

DENTRO DI ME


 
Il bene più grande
è quello che ti porti dentro
l’amore più profondo
è nel profondo di te
vicino a te c’è pace
dammi ancora la tua pace
dividila con me
così che io possa
condividere la mia
con te.


 

1998

AMO TE


 
Tu ami come non credevi mai
tu pensi a lui qualunque cosa  fai
ricordi giorni e volti per domani
speranze gioie voli e poi rimani
provi e decidi
lasci e recidi
poi voli lontano
con me per mano
amami sono qua
ama me sono ciò che avrai
attenta agli occhi che ti guardano
di nascosto che ti cercano
ama me ci sarò
al tuo fianco forte resterò
ama me sono qua
mente cuore e libertà
ama me sono qua.
Io amo come non sapevo ormai
e vedo te dovunque sogni miei
legato stretto spengo il mio futuro
mi batto forte lotto contro un muro
mi sento vivo
con te sorrido
poi tendo la mano
con te lontano
amo te come so
amo te e così ti avrò
calma e pace insieme scopriremo
rischi e rigori a pezzi li faremo
amo te come sai
al mio fianco forte resterai
amo te che ci sei.
Mi sento vivo
con te sorrido
poi tendo la mano
con te lontano
amo te come so
amo te e così ti avrò
sereno e pace insieme troveremo
rischi e rigori a pezzi li faremo
amo te come sei
vento forte di alisei
amo te che ci sei.
Amami sono qua - sono qua
Amo te come sei – come sei
Amami sono qua - sono qua
Amo te come sei – come sei.
 
Musica: R. Kelly


 

1998

SE MI LASCI


 
Rimango solo con gli errori miei
per te che prendi i sogni e te ne vai
e da una lente guardo il mio passato
torto o ragione quel che è stato e stato
vivere è duro
senza futuro
mente acerba ancora
vive e lavora.
Se mi lasci svanirò
una pianta asciutta io sarò
senza più fiori frutti o foglie ormai
come un oceano di terra e guai
se mi lasci non lo so
cosa come dove io sarò
se mi lasci non lo so
la mia vera vita perderò
se mi lasci non lo so.
Mi sveglio un pò alla volta e vedo te
distesa sopra il letto accanto a me
con le paure e i sogni che mi fai
mi sfuggi dentro i sogni ma ci sei
rido sicuro
sfioro il futuro
tendo la mia mano
mai più lontano.
Qui vicina resterai
più vicina di me stesso sei
con la tua mente sogni costruiremo
arancio giallo rosso resteremo
qui vicina resterai
come vivi o dove tu sarai
più vicina resterai.
Rido sicuro
sfioro il futuro
tendo la mia mano
mai più lontano
più vicina resterai
qui distesa col mio corpo sei
e con la mente sogni costruiremo
con mura forti e amore li faremo
qui vicina tu sei
grande e forte come sei
più vicina tu stai.
Qui vicina tu sei – tu ci sei
più vicina tu stai – tu lo sai
Qui vicina tu sei – tu ci sei
più vicina tu stai – tu lo sai.
 
Musica: R. Kelly

AGOSTO 1998
Il Salento - Vista dal Ponte Ciolo
CARO DIARIO...

3 febbraio – la stagione invernale in Trentino è nel suo periodo di massima affluenza sul Cermis la funivia viaggia spedita trasportando turisti e sciatori dalla stazione di Cavalese fino alle piste intorno alle 15,00 una cabina con venti persone a bordo inizia la discesa ma a 300 metri dall'arrivo accade l'impensabile, un aereo militare Prowler del corpo dei Marines, decollato dalla base Nato di Aviano, tenta una folle manovra azzardata, tentando di passare a volo radente sotto i cavi della funivia, chiaramente senza riuscirci, provocando il peggiore dei danni, trancia così i cavi facendo precipitare al suolo la cabina da un'altezza di 100 metri; per i 19 turisti e il manovratore purtroppo non c'è scampo; come in ogni occasione in cui sono coinvolti cittadini o istituzioni degli Stati Uniti d’America la vicenda scatena l'indignazione dell'opinione pubblica italiana conscia di un facile insabbiamento in agguato infatti fra omissioni e depistaggi, i quattro marines autori della sciagurata manovra la fanno franca e nel 1999 la corte marziale degli Stati Uniti li assolve pur stabilendo un risarcimento di quaranta milioni di dollari per i parenti delle vittime; la sentenza in sostanza dice ci assumiamo la colpa e compriamo il dolore ma per noi non c’è punizione, l’ennesimo pasticcio nei rapporti tra Italia e USA. Il problema di essere succubi e di dover accettare in silenzio quello che viene imposto.

5 aprile – viene inaugurato il ponte sospeso più lungo del mondo, una sfida dell’ingegneria alle forze della natura, il Ponte di Akashi Kaikyō in Giappone diviene uno snodo di collegamento cruciale per le quattro principali isole dell'arcipelago, ottenendo il primato mondiale; l’idea del ponte sospeso è una sfida che per decenni ha visto primeggiare gli Stati Uniti che per primi ne realizzarono uno che è diventato il ponte più famoso al mondo, nel 1883 costruiscono il Ponte di Brooklyn a New York, nel 1937 il Golden Gate Bridge a San Francisco e poi di nuovo nella Grade Mela nel 1964 con il Ponte di Verrazzano, solo nel 1981 si cambia continente per approdare in Inghilterra con l’Humber Bridge; la capacità ingegneristica giapponese trae questa volta la sua ispirazione da un disastro marittimo che nel 1955 vede coinvolti due traghetti con la morte di centosessantotto persone, da quel momento risolvere le problematiche dei collegamenti tra l’isola di Honshū e quella di Awaji divengono prioritarie ma solo nel 1998 lo sviluppo della tecnologia rese possibile l’imponente realizzazione, considerando le avversa caratteristiche climatiche e geologiche dell'area definita la "cintura dei tifoni", con venti fino a 290 km/h, è l’alta frequenza di eventi sismici, senza tener conto delle migliaia di imbarcazioni che transitavano nello stretto; si doveva realizzare una struttura di quattro chilometri, resistente e leggera possibile da poggiare su un fondale profondo e instabile; vengono installati sul fondale due anelli d'acciaio come base dei cilindri su cui avrebbe insistito il ponte; con un assurdo margine d'errore consentito di soli due centimetri dopo dieci anni di lavori e con l’ausilio di due milioni di operai, il Ponte di Akashi Kaikyō viene inaugurato ufficialmente il 5 aprile del 1998 raggiungendo contemporaneamente tre primati mondiali: il più lungo, 3.911 metri, il più alto, 280 metri e ovviamente il più costoso con un investimento di oltre quattro miliardi di dollari per un totale di sei corsie. Lo stretto di Messina misura poco più di tre chilometri ma a parte le chiacchere da campagna elettorale, fondamentalmente a nessuno interessa realizzarlo.

5 maggio – l’Italia comincia a cedere e da questa data in poi sarà un susseguirsi di disastri dovuti alla speculazione edilizia degli anni ‘60/’70 e all’incuria della “finanza allegra” degli anni ’80; dopo un incessante pioggia durata tre giorni, un'immane onda di fango e detriti, invade i paesi di Sarno e Quindici provocando la morte di centossessanta persone; il distacco di due milioni di metri cubi di fango dalle pendici del monte Pizzo d'Alvano scivola inesorabilmente a valle seppellendo letteralmente interi quartieri, la valanga nera investe in poco tempo i centri abitati di Sarno e Quindici, portando ovunque morte e distruzione; stranamente lo scaricabarile non porta l’evento nel solito dimenticatoio e il sindaco di Sarno, Gerardo Basile, viene processato per omicidio plurimo e riconosciuto colpevole, nel 2013, di negligenza, per non aver ordinato la tempestiva evacuazione, sottovalutando il rischio della frana lanciato dall'assessorato regionale all'Ambiente. Come sempre fu grazie alla dedizione e alla buona volontà delle forze di soccorso e dei volontari a consentire il salvataggio di coloro che erano rimasti sepolti sotto la colata di fango. Crolleranno altri monti, strade, case e ponti ma nessuno più ne pagherà le conseguenze.

4 settembre - Larry Page e Sergey Brin sono due studenti dell'università di Stanford, prendono in affitto un garage al numero 232 di Santa Margherita Avenue in Menlo Park, nel cuore della Silicon Valley californiana e hanno la brillante idea di fondare una società informatica la Google Inc., pochi giorni dopo, il 27 settembre partirà la versione beta dell’omonimo motore di ricerca, su cui i due hanno alacremente lavorato; il nome della società si rifà a “googol”, termine utilizzato dal matematico Edward Kasner per tradurre il numero 1 seguito da 100 zeri ma il dominio googol è già esistente e allora i due lavorano di fantasia approfittando dell'assonanza con il verbo to googgle, un’espressione di sorpresa, lo strabuzzare gli occhi per quanto si è riusciti a trovare e su Google si trova davvero di tutto; le informazioni a portata di tutti sono lo scopo del progetto realizzabile solo con un’analisi matematica che individua un nuovo criterio di ricerca nella teoria delle reti, il motore di ricerca individua le pagine che hanno un maggior numero di relazioni con altre, i link; già nel 1996 Page e Brin ci erano andati vicini con il progetto "BackRub" realizzato assemblando più economici PC invece dei costosissimi server ma la mancanza di fondi frena l’entusiasmo ma finalmente il 27 settembre 1998 compare on line la versione beta di google.com, capace di soddisfare diecimila interrogazioni al giorno; il progredire inarrestabile delle capacità del sistema aumenterà in poco tempo esponenzialmente e Google diviene uno dei siti più visitati al mondo; dopo un anno l’azienda si trasferirà nella nuova e definitiva sede di Mountain View, il Googleplex dove si lavora in un clima di gioco e di allegria, stimolando la fantasia nel rispetto dei dati raccolti, volevano rivoluzionare il mondo e ci sono riusciti; in pochi anni cambia il mondo virtuale e non solo, cambierà il modo di fare business, di studiare, di informarsi; to google diviene un verbo, in italiano googlare, sinonimo di cercare; il portale vuoto, scarno ed essenziale viene accessoriato del solo Doodle, il logo di Google che cambia ogni giorno ricordando ricorrenze, anniversari, personaggi o eventi. Non venite a dirmi che non sapete di cosa stiamo parlando, l’avete visto tutti.