Ne approfitti per girare il mondo almeno questo ti rimane e intanto ti regalano una nuova via una strada che ti cambierà la vita dove dopo mille menzogne trovi un po’ di verità la conosci la impari ci prendi il caffè insieme assaggi il sapore della fiducia ti piace ti fa stare bene ti fa venire voglia di provarci di crederci di credere in te ti riempi e perdi di vista la strada è ancora presto ancora devi soffrire ma ormai non hai più controllo sassi rotolano giù sembra un soffio di vento ma è la montagna che sta per lasciarsi andare.
1991
È strano come un albero cresca silenzioso e indifferente nel silenzio e nell’indifferenza anno dopo anno regala le sue gemme diventano frutti foglie cadono scheletrico ricordo di se stesso rimane immobile in attesa anche le regine cantano lo show deve andare avanti anche senza di te e lui aspetta non sa ma sa che sarà non gli importa quando lo sentirà e allora si metterà a cantare.
1992
Illusioni disillusioni delusioni un breve ritorno cerchi le vette negli abissi del mare è qui che tocchi il fondo più profondo e da qui che puoi solo risalire scavi raschi le unghie ti sanguinano insisti ma non puoi andare più giù di così ti copri gli occhi col fango e cieco continui a scavare incredulo che possa capitare a te che sia capitato a te fingi fingi fingi fingi ma non potrai continuare a fingere dentro stai morendo fuori fingi dentro marmo fuori sorridi dentro lava fuori ghiaccio scioglierà.
1993
Sei stanco finalmente è l’ora di riposarsi e il momento di consolarsi chiudersi a riccio il pollice in bocca conoscersi credersi amarsi piano piano piano è finita ma ancora non l’hai detto ancora hai bisogno di coccole e abbracci no non è il momento la tua debolezza potrebbe essere fatale non correre non correre ora prima impara a rialzarti.
1994
Lanci la tua lenza pescatore e come pesce nell’acquario abbocchi all’amo del destino che da cacciatore ti fece cacciato preda della riscossa infine dopo tutto questo troppo troppo troppo troppo troppo tempo risali da quel fondo lavi gli occhi dal fango credi di dare e finalmente prendi e chi ne sa più di te aggira le tue mura ed entra a liberare la tua anima.
1995
Si scuotono le mura cadono macerie e dai prova di esserci di sentire di capire di amare di amare finalmente te poi torni indietro ma ormai non sei più lo stesso assaggi nuovi sapori ammiri nuovi orizzonti e torni a guardare indietro con occhi nuovi ciò che vedi è diverso e vuoi di più vuoi ridere vuoi gridare vuoi urlare la tua vita la tua essenza la tua rabbia la tua libertà accetti nuovi compromessi provi adesso conosci i limiti i tuoi fin dove puoi fin dove lasci adesso sai tracci il tuo confine sulla sabbia e con tranquillità affronti la vita.
1996
Alleluya cantano nell’alto dei cieli alleluya ora lo sai ora lo senti ora sai che succederà non sai come non sai quando ma lo sai e questo ti dà pace tranquillità e tutta la serenità per aspettare che sia tiri un sospiro di sollievo senti che è finita è finita davvero senti che comincia comincia davvero la tua via la tua verità la tua vita il sangue corre nelle vene il cuore batte sbatte sbatte sbatte sbatte e sale meravigliosa a sbiadire le illusioni a sanare le delusioni a spronare le emozioni una grandissima enorme inaspettata attesa risata di gioia.
1997
Rumore rumore finalmente rumore dopo dodici anni di silenzio finalmente fu rumore dopo il buio la luce non importa come non importa quando non importa perché l’importante è che sia e finalmente sia se ne va Diana se ne va Gianni se ne va Teresa crolla anche la volta celeste di Francesco e finalmente arrivi tu. Non sono gli altri che ti hanno imprigionato non sono gli altri che ti hanno liberato non sono gli altri che ti avranno sarai tu che finalmente indiscutibilmente sarai. Uguale a prima ma finalmente diverso uguale a prima ma finalmente unico uguale a prima ma finalmente aperto uguale a prima con gli stessi errori con le stesse paure con gli stessi problemi ma finalmente indiscutibilmente indissolubilmente vivo.
1998
È tutta un’altra storia romba motore di ricerca tutto nuovo romba nei tuoi occhi romba nelle reni aria respiro ridere al mattino piangere la sera un telefono consumato un letto troppo piccolo per un bambino finalmente cresciuto un piccolo albero di Natale ti porta il più prezioso dei regali valanghe di no ti hanno sepolto e poi una mano tesa un sì che non credevi “Tu chiamale se vuoi, emozioni”.
1999
Se ne va in silenzio dopo tutte le sue cantate se ne va mano nella mia mano se ne va a cantare nello stesso coro del poeta di Genova corso ad avvertire tutti che presto anche lui sarebbe arrivato. Preparate il palco date fiato agli ottoni trovategli un posto in ultima fila perché è lì che lo si vede è da lì che il basso della sua voce inonda di vibrazioni non cercatelo non trovatelo si nasconde come la luce dietro l’eclissi solare. Amore e morte Eros e Thanatos una nuova svolta abbandono e rinvenimento una nuova vita demolizione e ricostruzione una nuova casa ti amo e ti odio rovina e fonte continueremo la folle battaglia che ci tiene uniti mi manchi e ci sei sollievo e disperazione mentre all’ombra dell’ultimo sole si era assopito il cantatore.
2000
Quanto scrivi quanto hai da dire quanto hai da dare per fare tuo che disse è tutto sbagliato è tutto da rifare. Vivi tra le righe che docili escono dalle tue mani che semplici escono dalla tua mente che dolci escono dalla tua anima sei famiglia ora sei casa sei lavoro e la tua musa t’accompagna nella vita e nella fantasia e insieme vi donate al mondo e al mondo andate girandogli intorno con occhi di luce un addio al passato un addio al silenzio un addio al Concorde un addio Charlie Brown benvenuta vita nova.
2001
Innovazione la cultura si fa di tutti e la musica entra in un taschino sorridi insieme a lei contro tutto e contro tutti non c’è posto che non sia gioia qualunque cosa accada il mondo non ha più senso perché il senso siete voi l’universo non ha più spazio se non quello che gli date voi poi crollano le torri e il buio scende nero mantello sull’umanità pieno di insidie e di misteri di complotti e di nemici nascosti. Sisifo se n’è andato la roccia rotola e trascina tutto giù ma non v’importa voi siete in cima al monte persi in un tramonto che dona un nuovo giorno.
2002
Io prendo te e tu accogli me tu luce di verde smeraldo io oro dei sorrisi tu dama della villa io cortigiano appariscente. Le senti queste parole le vivi le scrivi sul giornale che nessuno leggerà su bigliettini gialli a tappezzare la tua casa luccica la tua mano abbacinante abbaglio che ti stregò portandoti alla vita donandoti coraggio lasci il certo per il forse per dare futuro alla tua nuova famiglia e sei felice anche se in tasca non hai più una Lira.
2003
Non c’è pace nel mondo neanche per chi porta la pace Nassiryia sconvolge le nostre anime abbiamo ragione abbiamo torto chi ci dice la verità? Chi ci insegna a mentire? Stai nella tua isola felice difendi i tuoi confini e piangi piangi per tutti per tutti i sacrifici e per tutti i sacrificati intanto un po’ dei tuoi ricordi diventano memoria memoria storica Giorgio Gianni Alberto ci lasciano soli soli a difendere costruire e divertire quest’umanità senza pace.
2004
Faccialibro ci regala nuove piazze dove conoscersi vantarsi e fingersi quante belle facce conosci al quatre saisons oui oui e ti regali nuove piazze dove conoscersi condividere e essere veri oui oui le quatre saisons la piazza di Urbano dove la felicità è una fontana che zampilla oui oui Faccialibro ci regala il suo aiuto come divina coincidenza come fato destino profezia facce del mondo esposte in vetrina facce scomparse facce travolte dalla violenza del mare dalla forza della terra dall’imprevedibilità di uno tsunami trecentomila facce che in piazza non si vedranno più.
2005
Realizzi i tuoi sogni vent’anni dopo ancora non ci credi sono lì nere come la luce sul bianco patinato dei campi al sole dettate dalla tua Musa scritte nella tua anima regalate all’infinito piangi lacrime di soddisfazione votando il tuo intimo alla rivelazione svuotando il tuo intimo come un uragano e Katrina devasta il mondo dell’allegria e piangi lacrime di disperazione e scrivi ogni emozione come se tutte fossero in quel libro come se tutto fosse un’emozione come se tutti amassero l’amore.
2006
Cambiano le tue righe intricate misteriche mature è finalmente finita la tua adolescenza il bambino ti accompagna ti accompagnerà sempre ma adesso c’è un uomo a interrogarsi del futuro del passato dello spazio infinito anche i Vip si inventano una finestra da cui cinguettare ammiccanti perché tutti ormai sono famosi tutti possono dire la loro tutti possono mentire allora c’è bisogno di un uomo per continuare a dire le stesse inutili cose con parole nuove perché possano davvero servire e la tua prosa lascia timidamente il posto ai ritornelli dandoti un nuovo mondo in cui poter essere felicemente nessuno con passione gioia e amore.
2007
E poi… eccoti ancora qua eccomi ancora qua accanto a te per dire un’altra volta sì due pazzi noi gioia sul viso non smetto mai di innamorarmi degli occhi tuoi con la tua mano nella mia mano e innamorati l’amore intorno a noi la gioia intorno a noi la festa è per noi ancora una volta anzi di più il cavaliere rosso e la donzella dalla gonna corta per sempre insieme innamorati cantate cantate e tu scrivi canzoni doni il ritmo alle tue rime scrivi canzoni che la voce tenore del mondo non canterà più scrivi canzoni e intanto il mondo si apre chiudendosi in un telefono.
2008
Ti riavvicini alla Sua casa la trovi accogliente e piena di amicizia ti piace fare ti piace fare con gli altri insieme e con loro lotti perchè quella casa resti tua sali i gradini per andare a chiedere che ci vi ha unito resti con voi scrivi sui giornali gridando e noi? Che ne sarà di noi? Poi lotti ancora perché noi esista e credi di avercela fatta chissà? Il mondo gira per conto suo e non ti ascolta figurati anche le banche cadono giù c’è un uomo nero dentro una casa bianca e pure gli occhi più blu si sono chiusi alla luce cosa potrai mai fare con le tue gracili ingenue mani?
2009
E quella casa te l’hanno demolita con le mazze e con le parole ed è venuta giù come un Aquila abbattuta è scoppiata come una bomba a Carnevale ma sotto quelle misere macerie hai trovato un tesoro un tesoro spettinato a cui cantare la ninna nanna e un nuovo noi un noi con cui essere insieme e in cinque avete dato al mondo la gioia la felicità l’amicizia e quell’Amore cui Lui vi aveva destinati scremati passati a setaccio voi siete rimasti voi siete quella Casa anche se tu in quella casa non ci entri più.
2010
Le tue parole diventano finalmente armonia e non è tua la voce che le suona è un’anima giovane che viene da lontano che ti ha cercato e ti ha trovato le sue dita muovono tasti che non sai e i suoi occhi leggono note che non puoi è lui che ti ha regalato la dolce meravigliosa illusione di essere musica di essere vero più vero di non essere solo la tua immaginazione e non ti smuovono nemmeno le scosse nell’isola degli schiavi e non ti preoccupano neppure le primavere d’oriente sei solo felice sei cantato cantante cantore.
2011
Ci provi da solo e ti piace scrivi canti diventi regista di te stesso ti infili nel tubo baldanzoso e gioisci solo dell’esserci del sarai non t’importa dei numeri t’importa che ci sei non t’importa quanto gli altri t’importa che hai dato che hai provato che hai gioito prima durante e dopo e le serate sul palcoscenico ti riempiono la vita è lì che vorresti stare da sempre anche se non sarà ma sai che quello è un dolce luogo dove sempre ti ritroverai la terra fa rivoluzione e l’atomo si versa nel mare mentre rivoluzioni salgono al cielo per insegnare a cantare piegare in curva e inventare il nuovo mondo.
2012
E con semplicità cerchi te lo fai quasi per gioco ne son passati di te da quando lo hai già fatto da quando la tua vita cambiò è un’amicizia nuova a portarti nella conca d’oro dove riprendi timido il tuo cammino vinci la paura di cambiare il tuo domani e l’affronti da uomo sai che dovrai scendere quei tre scalini aprire quella porta e riportare in vita quel bambino perso nella latrina in cui è stato gettato e trovi sé azzurro sterminato oceano dirompente e canti canti libero canti anche della disperazione che ha scosso grana e campanili canti anche se non c’è più concordia canti anche se Lucio e Whitney non lo fanno più.
2013
Quante volte ci hai pensato quante volte ti sei visto su quel palcoscenico quante volte hai sognato un applauso e quante dei fischi ma tu te ne infischi alla fine ci provi davvero e ne nasce una storia infinita di misera divertente fama per me è no per me è no per me è no ma per te sarà sempre un sì in molti non reggono il colpo non ce la fa la Lady di ferro e non resiste neppure il gobbo che ci ha succhiato sangue tutta la vita si dimette perfino l’uomo vestito di bianco perché a nessuno piace che parli male di quelli che silenziosamente ci stanno invadendo lasciando una scia di vite umane dietro un gommone.
2014
Immerso nel lavoro sommerso di lavoro oppresso dal lavoro te ne sei cibato voracemente l’hai fagocitato inutilmente credevi di prenderlo e ti sei fatto fare prigioniero ma hai ancora una lima nelle tue tasche puoi cominciare a sognare un po’ di libertà è l’ora di allargare questa cella dargli aria fare una finestra nuova e togliere le porte scateni la tua fantasia scrivendo e cantando e la tua fantasia ti rende la forza per cominciare a cambiare finalmente ancora perché non basta mai perché non si finisce mai di crescere adolescenza infinita mai adagiarsi sugli allori d’altra parte anche gli eroi corrono spericolati su quattro ruote e poi cadono inciampando in un sasso la vita è piena di sorprese alcune non le vorremmo nano nano.