2012

2012

E con semplicità cerchi te

lo fai quasi per gioco

ne son passati di te

da quando lo hai già fatto

da quando la tua vita cambiò

è un’amicizia nuova

a portarti nella conca d’oro

dove riprendi timido il tuo cammino

vinci la paura

di cambiare il tuo domani

e l’affronti da uomo

sai

che dovrai scendere

quei tre scalini

aprire quella porta

e riportare in vita quel bambino

perso

nella latrina in cui è stato gettato

e trovi sé

azzurro sterminato

oceano dirompente

e canti

canti libero

canti

anche della disperazione

che ha scosso grana e campanili

canti anche se non c’è più concordia

canti anche se Lucio e Whitney non lo fanno più.


10 - 11 MARZO 2012
CORTONA E ASSISI

24 MARZO 2012
ALLA RICERCA DEL SE'... PER RITROVARSI E RINASCERE. IL NUOVO VIDEO DI STEO
"SE'"
TESTO: STEFANO STEO CUCCUINI
BASE MUSICALE: "AVID PRO TOOLS SE" BY STEO
1 GIUGNO 2012

UN VIDEO DEDICATO ALLA SPERANZA E ALLA RICOSTRUZIONE
DOPO I TREMENDI GIORNI DI TERREMOTO CHE HANNO COLPITO L'EMILIA
"TUTTO IN UN MOMENTO"
TESTO: STEFANO STEO CUCCUINI
BASE MUSICALE: "AVID PRO TOOLS SE" BY STEO
3 GIUGNO 2012
A SPASSO CON BEATRICE
AGOSTO 2012
CAMPIGLIA MARITTIMA

PAROLE


E


MUSICA

16 febbraio 2012

Radioattività

Gente strana noi

quasi come eroi

siamo amici veramente

siamo il vento della mente

siamo lampi nella notte

roccia fredda contro il mare

non importa se qualcuno ci vorrà fermare.

Gente strana noi

veri e propri eroi

non si può impedire sai

siamo stesso sangue ormai

siamo amici tra la gente

siamo quello che sarà

anche se qualcuno ci dividerà saremo

amici per sempre

oltre le donne oltre la gente

oltre le folli corse in macchina

oltre la radioattività.

Amici per sempre

come l’oceano e la corrente

come la foce e la sorgente

come la vita che sarà

amici per l’eternità

come la radioattività.

Gente strana noi

quasi come eroi

siamo amici veramente

siamo il vento della mente

siamo lampi nella notte

roccia fredda contro il mare

non importa se qualcuno ci vorrà fermare.

Gente strana noi

veri e propri eroi

tu che sei rimasto sempre

quando intorno a me era niente

siamo uniti tra la gente

siamo quello che sarà

anche se qualcuno ci dividerà saremo

amici per sempre

con i successi e i fallimenti

con le risate di chi non sa

e con la radioattività.

Amici per sempre

oltre i debiti e le loro catene

perché aiutarsi è libertà

come la radioattività.

Amici per sempre

un po’ di poco un po’ di niente

un po’ di rock un po’ d’oriente

un po’ di vita e verità

amici per l’eternità

come la radioattività.

Amici per sempre

basta poco basta niente

un po’ di rock un po’ d’oriente.

Radioattività

radioattività

radioattività

radioattività

radioattività

radioattività

radioattività

radioattività.

Amici per sempre

amici per sempre

amici per sempre

amici per sempre.

18 marzo 2012

Se

se

se

se

un colore c’è

chiuso dentro me

un colore è

che si scioglie in sé.

Se

un colore è

che si muove in me

il colore è

che mi porta a sé.

Se

un colore in me

chiuso dentro c’è

un colore è

che parla di me.

Se

un colore c’è

chiuso dentro me

un colore è

che si scioglie in me.

Guardami

sono l’angelo tarpato dai numeri

bastano pochi battiti

per uscire da qui.

Guardami.

Dove vado

dove vado

dove vado non lo so

io chi sono

io chi sono

io chi sono non lo so

come faccio

come faccio

come faccio non lo so

tu chi tu tu chi tu chi tu tu chi…

Se

se

se

se…

Guardami

sono l’angelo tarpato dai numeri

non bastano che pochi battiti

per uscire

per uscire

per uscire da qui.

Guardami

sono l’angelo tarpato dai numeri

non bastano che pochi battiti

per uscire

per uscire

per uscire da qui

qui.

Guardami

sono l’angelo tarpato dai numeri

non bastano che pochi battiti

per uscire da qui

a vedere il colore del cielo

blu

azzurro sterminato

oceano dirompente

sgorga fuori da me

a vedere il colore del cielo

blu

azzurro sterminato

oceano dirompente

spazio della mente

sgorga fuori da me.

Se

un colore c’è

chiuso dentro me

un colore è

che si scoglie in te

in sé

il colore me.


1 giugno 2012

Tutto in un momento

Dietro quella polvere

spazzata dal vento

tutto in un momento

tutto in un momento

dietro quegli sguardi

si è fermato il tempo

proprio in quel momento

proprio in quel momento

dietro i capannoni di periferia

dove la gente lavora

non può andare via

non vuole andar via

non vuole andar via

dietro a quei sorrisi

senza mai un lamento

maledetto momento

maledetto momento

dietro la paura

la speranza, la forza

di restare qui

cosa c’è, cosa c’è, cosa c’è

che cosa c’è?

Libertà, famiglia e un po’ di fantasia

ingegno, arte, sudore

cosa vuoi che sia

libertà, famiglia un po’ di fantasia

pianura sterminata

e in mezzo quella via

in mezzo quella via

che porta a casa mia

che porta a casa mia

Emilia casa mia.

Questa è la mia terra

questa è la mia vita

non voglio andar via

non voglio andar via.

Vedo in mezzo ai campi

un’altra fattoria

la voglia di restare

di restare

fabbriche, botteghe

e intorno la città

certezza di restare

ricostruire

dove ogni angolo

sia casa mia

ricordi, sogni, radici

questa è casa mia

profumi, chiese ed amici

ricordi, sogni, radici

questa è casa mia

Emilia casa mia.

Questa terra è mia

questa vita è mia

sotto le macerie

questa è casa mia

non voglio andarmene via

non voglio andarmene via

non voglio andarmene via

non voglio andarmene via.

Libertà, famiglia e un po’ di fantasia

ingegno, arte, sudore

cosa vuoi che sia

libertà, famiglia un po’ di fantasia

pianura sterminata

e in mezzo quella via

in mezzo quella via

che porta a casa mia

fino a casa mia

Emilia casa mia

Emilia casa mia

Emilia casa mia

Emilia casa mia

Emilia casa mia

Emilia casa mia.

8 SETTEMBRE 2012

RESTATURO DELLA "PORTA DEL PARADISO" DEL BATTISTERO DI FIRENZE
CONCERTO DI ANDREA BOCELLI

10 - 15 SETTEMBRE 2012
LOURDES

7 OTTOBRE 2012

IL VIDEO DEDICATO ALLA DELICATA FIGURA DELLA POETESSA LUCANA
"ISABELLA MORRA" (1520 -1546).
LA TORMENTATA ESISTENZA, LA PASSIONE PER LA POESIA E IL CONTROVERSO LEGAME CON IL FIUME SIRI.
"CINGIMI AL COLLO"
TESTO: STEFANO STEO CUCCUINI
BASE MUSICALE: "AVID PRO TOOLS SE" BY STEO

SE
CANTO

26 novembre 2012

29 XI 2012

Aleggiano

dietro di noi

due anime abbandonate

a sé stesse

affidate

flebili come volute di fumo

eteree

spazzate dal vento

lacrime di solitudine

le hanno unite

sorrisi di beatitudine

hanno dato loro

forma

sapore

identità

volti gli sguardi

si librano

avanti a noi

aironi

plananti sulle lunghe ali

non più reclamanti

di toccare terra

in mezzo

stiamo

a goderci lo spettacolo di noi.

CARO DIARIO...
13 gennaio – luci, musica e festa durante la crociera appena iniziata a bordo della Costa Concordia mentre sta passando davanti all'Isola del Giglio, sono partiti da Civitavecchia alle 19 con la crociera "Il profumo degli agrumi" diretti a Savona; tremiladuecentosedici passeggeri che vogliono godersi sette giorni di relax e divertimento nel Mediterraneo fra Italia, Francia e Spagna; l’equipaggio conta milleetredici elementi agli ordini del comandante Francesco Schettino; Costa Concordia, 290 m di lunghezza per 114 mila tonnellate di stazza, il nome rimanda all'unità e alla pace fra le nazioni europee e per questo i suoi tredici ponti sono intitolati ad altrettanti Stati del Vecchio Continente; un'ora dopo la partenza il comando viene affidato al primo ufficiale Ciro Ambrosio, con l'ordine di riconsegnarlo al comandante una volta giunti nelle vicinanze dell'Isola del Giglio; alle 21:30 il comandante risale in plancia per realizzare un qualcosa che ha in mente dall'inizio del viaggio, un’usanza marittima non ufficialmente riconosciuta dato l’alto rischio dell’uscire dalla rotta di navigazione predeterminata, la manovra dell'inchino,  un passaggio sottocosta per salutare con luci e segnali acustici gli abitanti del posto, in questo particolare caso, la dedica è personale ed è rivolta a Mario Palomo, comandante in pensione che Schettino chiama al telefono; poco dopo la Concordia impatta violentemente con la fiancata sinistra contro uno scoglio che sventra la pancia della nave, aprendo una ferita lunga 75 m e larga due; un boato allarma i passeggeri, la paura si trasforma in panico quando pochi istanti dopo nave si incaglia a mezzo miglio dalla costa, all’interno tutto si rovescia e i passeggeri ignari scappano per ogni dove; l'equipaggio allude ad un improponibile guasto tecnico ma basta poco a tutti per capire che non resta più tanto tempo per agire; intorno alle 22:00 il buio invade la nave e i passeggeri cominciano ad avvertire i parenti dell’accaduto che a loro volta allertano Carabinieri e Capitaneria di Livorno ancora all’oscuro dell’accaduto; tutto si fa concitata piena di menzogne fino alle 22.26 quando Schettino ammette l'esistenza di “una via d’acqua” rassicurando sullo stato dei passeggeri; ma le numerose esitazioni del comandante non convincono la capitaneria che fa partire i soccorsi; la latitanza del comandante induce gli ufficiali all’ammutinamento che affidano il comando a Roberto Bosio che dà il segnale di evacuazione immediata poco prima delle 23:00, provocando il panico generale provocando le prime vittime di un’assurda tragedia; mentre le operazioni di evacuazione sono ancora in corso il comandante Schettino viene visto già al sicuro su uno scoglio nei pressi della nave con il sospetto che abbia abbandonato la nave per mettersi in salvo, il comandante della capitaneria di porto di Livorno Gregorio De Falco lo raggiunge telefonicamente fino a che De Falco esclama il famoso “Salga a bordo cazzo!” alle 4:46 si concludono le operazioni di salvataggio dei passeggeri e si contano ventisette dispersi, i loro corpi verranno recuperati nei mesi successivi per un bilancio complessivo di trentadue morti; le indagini si concentrano sul comandante Schettino, sulla manovra e la mancata richiesta di soccorso e di conseguenza viene arrestato con le accuse di omicidio plurimo colposo, naufragio e abbandono di nave; nel 2017 la Corte di Cassazione conferma la sentenza di condanna a sedici anni di reclusione. Le operazioni di rimessa in asse e trasporto allo smaltimento cominciano a maggio 2013 e l’anno successivo la nave viene smantellata. L’esperienza e la sicurezza sono fra le cause degli incidenti sul lavoro, a volte ci si accontenta di nessuna protezione altre neanche il luogo più sicuro è al sicuro dalla scelleratezza.
29 febbraio – viene completata la Tokyo Sky Tree, la torre più alta al mondo, visibile da qualsiasi punto della città diviene ben presto uno dei luoghi simbolo della capitale giapponese; dai primi anni 2000 si rende necessaria una nuova torre a causa delle difficoltà di trasmissione del segnale radiotelevisivo, oscurato da grattacieli di dimensioni sempre più elevate che hanno creato una sorta di gabbia attorno alla Tokyo Tower, la copia della Torre Eiffel, con i suoi soli trecentotrentatré metri; nel 2008  partono i lavori con un’altezza prevista di seicentodieci metri per poi innalzarla fino a seicentotrentaquattro, in modo da superare l’altezza della Canton Tower di Pechino e stabilire il nuovo record mondiale; cemento e acciaio per un peso di quarantunomila tonnellate, milleduecento operai, per un disegno architettonico che unisce la tradizione classica giapponese alle nuove forme futuristiche; due punti panoramici a trecentocinquanta e quattrocentocinquanta metri, trecentododici tra ristoranti e negozi e ventimila visitatori al giorno. Non smetteremo mai di misurare chi ce l’ha più lungo.
1° marzo – ci lascia un protagonista indiscusso della musica italiana, muore Lucio Dalla; già da piccolissimo si esibiva in teatro e suona fisarmonica e clarinetto e cresciuto si appassiona al jazz, gira spot pubblicitari e arriva al cinema ne "I sovversivi" dei fratelli Taviani; la sua passione musicale non è però la più popolare e questo lo porta ad avvicinarsi alla musica leggera con cui debutta a Sanremo nel 1971 con un pezzo memorabile che gli darà grandi soddisfazioni all'inizio “4 marzo 1943” sua data di nascita; che arriva terza e poi “Piazza grande” due canzoni senza tempo che tutti hanno cantato almeno una volta nella vita; con l'album "Come è profondo il mare" si consacra la sua figura di cantautore e poi di autore con brani di rara profondità, non solo per sé ma anche e per altri artisti molti portati al successo proprio da lui come Luca Carboni, Samuele Bersani e gli Stadio; memorabile il suo duetto con De Gregori e l’immensa “Caruso” che gli vale la Targa Tenco; e molti altri premi tra cui due David di Donatello nel 1982 e nel 1989, tre Nastri d'argento nel 1982, 1996 e 2004 e la laurea honoris causa in Discipline delle arti, della musica e dello spettacolo presso l'Università di Bologna. Parlava un’altra lingua, però sapeva amare (cit.) e ci siamo sentiti tutti un po’ amati.