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aprile – entra in commercio un’invenzione che da un caso fortuito è
diventato una presenza indispensabile per scuola, ufficio, lavoro e casa
un quadratino giallo chiamato "post-it"; Spencer Silver, ingegnere
della 3M inventa negli anni ’60 una colla resistente anche se spostata
da un oggetto all'altro ma viene ritenuta inutile, grazie alla
caparbietà di Geoff Nicholson se ne comprese la portata rivoluzionaria
nell'applicarla sulla carta. Non abbiamo più scuse, ci sono post-it a
ricordarci i nostri impegni.
22 maggio – annunciato da una musichetta accattivante
compare sullo schermo un punto giallo inseguito da quattro fantasmini
colorati è “Pac-Man” ma se il punto giallo mangia la pillola erano i
fantasmini a darsela a gambe; è amore a prima vista con il popolo delle
sale giochi; grazie al programmatore della Namco Tohru Iwatani, ispirato
dalla pizza che aveva nel piatto a cui mancava una fetta così da
sembrare una bocca aperta Puckman in giapponese; negli USA però
assomiglia ad una parolaccia e così diventa per tutti Pac-man; nella
prima versione un bug bloccava il gioco al livello 256 definendo in tal
modo un massimo punteggio raggiungibile, il "perfect score" di 3.333.360
punti, registrato per la prima volta da Billy Mitchell in sei ore di
partita quasi vent’anni dopo, nel 1999. Ognuno ha immaginato di poter
ingerire quella pillola e rincorrere i suoi fantasmi.
27 giugno – dei misteri irrisolti d’Italia la strage di
Ustica è il paradigma, l’emblema, l’acme; decenni di indagini, perizie e
processi non sono riusciti a dare una risposta al perché 81 persone,
tra cui 13 bambini, siano morte nel disastro del DC9 Itavia diretto da
Bologna a Palermo scomparso dai radar dopo un’ora di volo sopra l’Isola
di Ustica; ipotesi, depistaggi, illazioni, un missile lanciato da un
caccia militare, una bomba, un cedimento strutturale, nel 2007 le
dichiarazioni dell'ex-presidente della Repubblica, Francesco Cossiga che
era presidente del Consiglio all'epoca dei fatti, mettono sul piatto
anche un missile francese destinato a un aereo libico, su cui avrebbe
viaggiato il dittatore Gheddafi e che per sbaglio avrebbe centrato il
DC9, accuse che si sono scontrate con il segreto di stato del governo
francese, il recupero di un pezzo di missile in fondo al mare, una
collisione con un velivolo militare all’interno di uno scenario di
guerra; l’aereo fu ricomposto per le indagini in un hangar
dell'aeroporto di Pratica di Mare e oggi il relitto del DC9 è al Museo
per la Memoria di Ustica, istituito nel 2007 a Bologna, il film “Il muro
di gomma” del 1991 del regista Marco Risi, ispirata all'inchiesta del
giornalista del Corriere della Sera Andrea Purgatori. Un sacco di
parole, un sacco di bugie, un sacco di lacrime, la verità non è di
questo mondo.
2 agosto – la drammatica apoteosi del terrorismo in Italia
si compie alla stazione di Bologna, alle 10,25 una bomba esplode
uccidendo 85 persone e ferendone 218; l'esplosivo è contenuto
all'interno di una valigia abbandonata nella sala d'aspetto dell'ala
ovest, almeno 20 chili di tritolo; i bolognesi accorrono in aiuto dei
feriti nell'attesa dei soccorsi, le immagini arrivano nelle case di
tutti gettando l’Italia nella disperazione e nella paura aggiungendosi
al lungo elenco di episodi contrassegnato come strategia della tensione;
molti lati oscuri di questa vicenda non saranno mai chiariti del tutto
anche se gli esecutori materiali della strage saranno individuati dalla
magistratura tra le fila dei movimenti neofascisti i mandanti non sono
mai stati accertati. Anche perché le indagini sono state continuo
oggetto di ostacoli e depistaggi. I processi sono delle farse, dopo
condanne all’ergastolo per Massimiliano Fachini, Valerio Fioravanti,
Francesca Mambro e Sergio Picciafuoco l’appello li assolve tutti ma deve
essere rifatto in quanto le tesi della sentenza sono illogiche e vanno
addirittura oltre quanto richiesto dalla difesa; il nuovo processo nel
1995 condanna ancora all’ergastolo Valerio Fioravanti, Francesca Mambro e
Sergio Picciafuoco, successivamente invece di nuovo assolto; al secondo
processo nel 2007 viene condannato anche Luigi Ciavardini prima
assolto; nell'aprile 2014 viene tolto il segreto di Stato che porta nel
2017 ad ulteriori processi e revisioni che lanciano ombre e dubbi su
quest’atto ignobile aggiungendo congetture che coinvolgono uomini e
settori dello Stato, la grande criminalità organizzata e servizi segreti
internazionali. La verità è un'anima fragile, indifesa e sconosciuta.
23 novembre – in un Italia che vive un anno senza pace anche
la natura non dà tregua, alle 19,30 una scossa di magnitudo 6.9
sconvolge l'area dell'Appennino Meridionale tra la Campania e la
Basilicata, novanta interminabili secondi che radono al suolo interi
paesi dell'Irpinia, portando morte e distruzione per un'area di 17mila
chilometri quadrati fra le province di Avellino, Potenza e Salerno; la
distruzione è tale che le notizie non arrivano nemmeno ai telegiornali
solo nella notte s'inizia a prendere coscienza della tragedia e del caos
che regna nella macchina dei soccorsi, attivati con colpevole ritardo;
avvertito in tutta la Penisola, Lombardia e isole escluse, secondo
l'istituto di sismologia di Belgrado dall'epicentro, tra Teora,
Castelnuovo di Conza e Conza della Campania, si è sprigionata una
potenza pari a 35 milioni di tonnellate di esplosivo; il presidente
della Repubblica Sandro Pertini è presente di persona sull’ennesimo
luogo di una tragedia italiana; il disastro finalmente appare nella sua
enorme gravità anche attraverso i titoli del quotidiano Il Mattino nel
loro susseguirsi di drammaticità da “Un minuto di terrore. I morti sono
centinaia” a “Fate presto”; il bilancio finale consegna è un bollettino
di guerra 2.914 morti, 280.000 sfollati e 8.848 feriti; l’Italia intera
fa sentire il proprio sostegno, volontari accorrono da ogni parte
gettando le basi della futura Protezione Civile alla guida del
commissario Giuseppe Zamberletti; con la ricostruzione che parte nella
primavera successiva si apre un ulteriore oltraggioso capitolo di
vergogna italiana, una pioggia di miliardi di lire finisce nella
speculazione, nelle mafie e nel malaffare disperdendo le risorse che in
alcune zone non si tradurranno in alcun intervento concreto di recupero,
uno scempio denunciato dallo stesso presidente Pertini in uno storico
messaggio alla televisione, una ricostruzione che non avverrà mai. Più
grandi sono le disgrazie maggiori sono le occasioni per arricchirsi, un
cancro da cui l’Italia non riesce a guarire.
8 dicembre – John Lennon si appresta ad attendere ai propri
impegni della giornata, incontra Mark David Chapman che gli chiede un
autografo mentre il fotografo Paul Goresh immortala la scena; posa per
Annie Leibovitz nella famosa immagine che lo vede in posizione fetale
accanto a Yoko Ono, registra il brano Walking on Thin Ice, poi qualcuno
lo chiama «Mr Lennon!» e subito dopo sei colpi di pistola, cinque a
segno nella schiena di John Lennon, che cade a terra esanime sotto gli
occhi della moglie; l'attentatore è lo stesso Chapman incontrato al
mattino Lennon arriva in ospedale in condizioni disperate e alle 23,07
il mondo perde un musicista, un pensatore in anticipo sui propri tempi,
uno strenuo difensore della pace, dei diritti umani e del dialogo tra le
diverse culture e soprattutto un opinion leader per i movimenti
giovanili; lo squilibrato attentatore è una guardia giurata di Honolulu
arrivata a New York proprio col proposito di uccidere l’ex leader dei
Beatles a causa di una frase di Lennon in cui affermava che i Beatles
erano più popolari di Gesù, una vera e propria bestemmia che si aggiunge
alla contraddizione tra il rifiuto del possesso cantato in Imagine e la
ricchezza personale di John. Coerenza, maledetta coerenza, a volte ci
rende Santi, a volte ridicoli, a volte eccentrici altre volte assassini.