HISTOIRE D'A

APPUNTI DI VIAGGIO

TOZEUR
Cammelli stanchi sulle dune
la sabbia che ricopre i volti
delle donne con le mani e i piedi
tatuati come fossero segreti
montagne di cannella e spezie
bambini a piedi nudi corrono
nei vicoli della medina
le donne a testa bassa vendono tappeti
tessuti come fossero segreti
tessuti come fossero segreti
ma non ho visto i treni di Tozeur.

Cantava la luna
sopra il mare blu
di giorno la spiaggia sole mare e tu
cantava la notte
tutto sembra di più
di più di più
più del mare
più del sale
tanto quanto un lago
un lago può sembrare di più
più del mare sì
più del sale
tanto quanto un lago
può sembrare di più

per te
per noi

Dalle oasi verdi di montagna
scende l’acqua e lava i volti
delle donne con le mani e i piedi
immersi mentre svelano segreti
montagne di rovine e tempo
bambini a piedi scalzi giocano
tra lame di barbiere e pianto
le donne a testa alta svelano segreti
lontani come fossero finiti
vicini come fossero veleni
sono passati i treni per Tozeur.

Cantava la luna
sopra il mare blu
di giorno la spiaggia sole mare e tu
cantava la notte
tutto sembra di più
di più di più
più del mare
più del sale
più del mio sapere
più col tuo sapore
di più
tanto quanto un lago
un lago può sembrare di più
più del mare sì
più del sale
tanto quanto un lago
può sembrare di più

per te
per noi
più del mio sapere
più col tuo sapore
di più.



COAST TO COAST
Sbatti i tuoi palazzi in faccia a tutti
da lontano si vedono già
i gemelli li hanno rasi al suolo
nel paese della libertà
attraverso le foreste di sequoie immense
nei deserti dell’azzardo
tutto appare così enorme vasto
si respira un’altra identità
nel paese dei balocchi è festa
nel paese della libertà.

Costa a costa
miglio dopo miglio
bandiere all’asta
simbolo di orgoglio
miglio dopo miglio
lunghe le distanze
fiumi campi e rocce
tutto da gigante
stati uniti prima divisi
domani chi lo sa
nel paese dei balocchi è sempre festa
nel paese della libertà.

Costa a costa
miglio per miglio
da un oceano all’altro va
abbagliano luci
grattacieli di vetri
mille volti dell’umanità
tutto il mondo dentro una stazione
un treno arriva un altro se ne va
biondi abbronzati
neri lisciati
occhi a mandorla
capelli rasati
ogni idioma è lingua madre nel suo ghetto
ogni faccia ha la sua dignità
resti a bocca aperta contando i milioni
consumati per creare città
dove prima c’era solo sabbia
gira senza posa la tua roulette
dalla terra spremono barili
da bruciare dentro nuove Corvette
tutto è vita business movimento
con le stelle stese sotto i tuoi piedi
batte un altro ciak e via col vento
attraverso l’immensità
panorami che ti tolgono il fiato
monumenti a chi è caduto in Viet-Nam
cimiteri come opere d’arte all’aperto
autostrade ville campi da golf
quel che si poteva è stato fatto
prodigiose capacità
nel paese dei balocchi è sempre festa
nel paese della libertà.

Costa a costa
miglio dopo miglio
bandiere all’asta
simbolo di orgoglio
miglio dopo miglio
lunghe le distanze
fiumi campi e rocce
tutto da gigante
stati uniti prima divisi
domani chi lo sa
nel paese dei balocchi è sempre festa
nel paese della libertà
chi l’ha perduta
chi l’ha guadagnata
col sudore o con due colpi di Colt
a chi vende balocchi non importa
alla cassa ti faranno un coupon
puoi tentar la sorte un’altra volta
qui nessuno te lo impedirà
il paese dei balocchi è sempre aperto
è il paese della libertà.



MOULIN ROUGE
Sei il luogo più romantico del mondo
perché tutti vengono a cercare
l’amore da te
sei il luogo più romantico del mondo
perché tutti vengono a portare
l’amore da te
sulle tue ali rosse
dentro il tuo sacro cuore
tra le rovine di vestigia andate
chiuse dentro a una piramide di vetro.

Sopra di te
il cielo sopra di te
dalla torre di ferro
lungo i campi di marte
fino a un altro mondo
dove muoiono artisti bohemienne
e i tuoi sogni incantati
nelle luci riflesse
dentro il dolce ondeggiare
di una tela dipinta
mentre scorre tra i ponti
della tua cattedrale.

Sopra di te
il cielo sopra di te
dal sorriso giocondo
lungo i campi elisi
fino alla stella del trionfo
dove muore il soldato française
e i tuoi sogni ammalianti
negli indizi celati
dentro il buio segreto
di una strada dipinta
mentre scorre lungo i viali
dalla tua Sefiroth.
Sopra di te
il cielo sopra di te
è abbagliato dalla meraviglia
il cielo sotto di te
è un groviglio di rotaie e tempo
è una musica persa nel vento
un mosaico di persone
con la mappa tra le dita
il pane sottobraccio
e l’aria un po’ smarrita
col sorriso sulla pelle
qui nella citè
le foto son più belle
florilegio di stupore
inebriarsi di splendore
respirare le parole
sussurrate nottetempo
quando l’arte era tormento
dentro vicoli oscurati
luminosi di quei fiati
incuranti della loro sorte
si legarono d’amore
per sconfiggere la morte.

Ti porterò con me
a cercare l’amore lontano
mi sentirai con te
a portare l’amore per mano
fino al mondo che
tu regina io sultano
comprerò per te
tu regina io sultano
cederò per te
mia regina tuo sultano
io vivrò con te
mia regina tuo sultano
amerò con te.

Sei il luogo più romantico del mondo
perché tutti vengono a cercare
l’amore da te
sei il luogo più romantico del mondo
perché tutti veniamo a portare
l’amore da te
tutti veniamo a portare
l’amore da te
tutti veniamo a portare
l’amore da te.



COCA E RUM
Balla mulatta
balla non ti fermare
cioccolatino
sulla riva del mare
balla mulatta
balla non ti stancare
rum e merengue
al tramonto del sole
balla mulatta
balla noi siamo stanchi
tutta la notte
balla muovi i tuoi fianchi
il tuo sorriso
è grande come la gioia
il tuo sedere è grosso
come un’anguria
sigaro in bocca birra nelle mani
io mi addormento svegliami domani
portami a spasso fino dentro i sogni
un tuffo ai caraibi e non ho più bisogni.

Ah non è l’amore
quello che senti
si chiama ossessione
la musica ammalia
ti porta con se
canna da zucchero rum e banane
la vita cos’è
ah non è sognare
quello che senti
si chiama piacere
è un dolce far niente
da luna di miele
ah ti fa vibrare
mentre sorseggi l’ennesimo litro
di coca e rum.

Gran Bahia Principe
sull’isola dove Colombo approdando
vi vide le indie
balla moreno
issa la vela
dove ci porti c’è musica
pesce ed un litro di rum
balla moreno
muovi il timone
portaci al largo del paradiso
è un paradiso migliore
sotto i cristalli del mare
annego d’amore e poi ballo il refrein.

Ah non è l’amore
quello che senti
si chiama ossessione
la musica ammalia
ti porta con se
canna da zucchero rum e banane
la vita cos’è
ah non è sognare
quello che senti
si chiama piacere
è un dolce far niente
da luna di miele
passata con te
ah ti fa vibrare
mentre sorseggi l’ennesimo litro
di coca e rum.

Dall’alba al tramonto
la stessa canzone
è una bachata da stringere forte
per ogni emozione
sull’orizzonte relitti arenati
sotto il tuo mare coralli imbiancati
sulle colline distese di palme
tra le pianure tabacco e maria
ci facciamo due canne
Dall’alba al tramonto
la stessa canzone
mentre si naviga pieni di rum
senza destinazione
la schiuma del mare
solletica i visi
degli ubriachi turisti
arrivati per sentirsi vivi
possiamo restarci
una settimana
ma la nostra memoria
l’abbiamo lasciata qui a Punta Cana

Ah non è l’amore
quello che senti
si chiama ossessione
la musica ammalia anche te
ti porta lontano
canna da zucchero rum e banane
la vita è così
ah non è sognare
quello che senti
è il tuo piacere
è un dolce far niente
da luna di miele
passata con te tra leccornie di pesce
montagne di arrosti
ed il rum nel caffè
ah mi fa vibrare
mentre sorseggio l’ennesimo litro
di coca e rum
su questa candida spiaggia
di balli e risate
di bagni e mangiate
una passeggiata
tra le carezze del mare
una cena dominicana
e poi sushi a gogo
e merengue a gogo
fumi sigari tra i tavolini
di un paese di carta
e ritorni beato al tuo letto
ballando col rum
parlando col rum
dormendo col rum
il mattino ti accoglie sereno
e una pinta di rum.



CON TE SULL'ATOLLO
Passeranno mille anni
prima che io torni qui
passeranno cento secoli
ricordati di me
basteranno luna e polvere
a farti compagnia
basteranno due conchiglie
per ricordarti mia.

Everybody
Volo sopra cerchi disegnati nel mare
passo dall’equatore e porto il sole con me
tu stesa tra le palme vedo gli occhi brillare
dall’oceano cobalto porto il sole da te
nuoto tra i colori vedo l’arcobaleno
lo hai dipinto nei sogni immaginati con me
questo è il paradiso qui ogni giorno è sereno
allora penso che sballo sull’atollo con te.

Sparso sulla sabbia
chiamo le onde del mare
per venirmi a toccare
per venire da me
non ho più la forza
neanche per ascoltare
il rumore del mare
mentre arriva da me.

Spendo tutto il tempo
fra la spiaggia e il buffet
tra uno scroscio di pioggia
alle cinque c’è il tè
conto i gechi fermi
intorno al nostro lampione
ce ne sono un milione
di vampiri ne ho tre.

Volo sopra cerchi disegnati nel mare
passo dall’equatore e porto il sole con me
tu stesa tra le palme vedo gli occhi brillare
dall’oceano cobalto porto il sole da te
nuoto tra i colori vedo l’arcobaleno
lo hai dipinto nei sogni immaginati con me
questo è il paradiso qui ogni giorno è sereno
allora penso che sballo sull’atollo con te.

Tengo il corpo a mollo
dentro l’acqua salata
faccio il cerimoniere
a un matrimonio naif
poi ti guardo stesa
su di un letto corallo
allora penso che sballo
sull’atollo con te.

Volo sopra cerchi disegnati nel mare
passo dall’equatore e porto il sole con me
tu stesa tra le palme vedo gli occhi brillare
dall’oceano cobalto porto il sole da te
nuoto tra i colori vedo l’arcobaleno
lo hai dipinto nei sogni immaginati con me
questo è il paradiso qui ogni giorno è sereno
allora penso che sballo sull’atollo con te.



BURJ AL ARAB
Questo è l’universo di plastica
anche quella vela strana e fantastica
dentro è tutto quanto ricoperto d’oro
venticinquemila indiani a lavoro.

Vieni in questo mondo di plastica
ogni cosa che vedi è fantastica
dove ieri c’era solo acqua e sale
c’è un paese intero dove fantasticare
se lo guardi dall’alto e poi ci giri intorno
puoi vedere che ha la forma del mondo.

Dentro un centro commerciale hanno fatto una pista
che nessuno ci credeva fino a che non l’ha vista
tutta quanta bianca ricoperta di neve
puoi sciare al freddo mentre fuori
c’è il sole
c’è il sole
c’è il sole che splende sopra gli ombrelloni
montagne di sabbia cammelli bambini e gommoni
a rosolare sui lettini degli hotel
fra un drink un bacio in riva al mare ed il buffet
massaggi shiatsu rilassanti e canapè
donne in bikini ma se guardi attorno a te
sotto una tenda sta nascosta
una donna sottoposta
solo gli occhi può mostrare il suo tabù.

Mentre fuori c’è il sole
c’è il sole
c’è il sole che splende sopra gli ombrelloni
montagne di sabbia cammelli bambini e gommoni
e pozzi di petrolio e dollari a milioni
modelle e vip cantanti attori di Hollywood
e ville da nababbi coi pavoni blu
e strade immense adornate di palazzi
strani come fossero gli arazzi
stesi al tuo passaggio
in questo bel paesaggio
un armonia fantastica
fa brillare l’universo di plastica.

Questo è l’infinito di plastica
anche quella torre alta e fantastica
panorami senza fine sopra il tetto del mondo
sei il più alto di tutti che non vedi il fondo
meraviglie incredibili in riva al mare blu
chiuse dentro una bolla senza alcun tabù
mentre fuori c’è il sole
il sole
c’è il sole che splende sopra il mare blu
il sole splende alto sopra il mare blu
tutto è proibito ma puoi farlo tu
e il sole splende alto sopra gli ombrelloni
distese di sabbia cammelli biondine e ricconi
e pozzi di petrolio e dollari a milioni
modelle e vip cantanti attori di Hollywood
e ville da nababbi coi pavoni blu
e strade immense adornate di palazzi
strani come fossero gli arazzi
stesi al tuo passaggio
in questo bel paesaggio
un armonia fantastica
fa brillare l’universo di plastica.


LUXOR
Scorre lento il fiume
attraverso pagine di storia
scritte sopra i muri
senza infamia e tanta gloria
prendi un tè alle cinque
verdi palme all’orizzonte
carezzate dal vento
e il deserto e fermo li di fronte
fermo come se non fosse mai cambiato niente
immagina
il vento nelle vele
una barca solca il fiume
e risale la corrente
immagina
come fosse proprio adesso
tutto ciò che ti circonda
è rimasto sempre lo stesso.

Scorre lento il fiume
immensi templi a oriente
misteri enigmi e fede
aldilà dell’occidente
rocce di piramidi
rocce sgretolate di pensieri
immagina domani
non puoi averlo se non hai più ieri
immagina
calma e pace senza più pensare
immagina com’era
è in quel tempo che vuoi ritornare
immagina
il sole sulla pelle
una dea lo copre col mantello
per mostrarti le sue stelle
immagina
tutto questo quando non c’è più
immagina il deserto
se lo guardi non riparti più
immagina
come fosse proprio adesso
tutto ciò che ti circonda
è rimasto sempre lo stesso
tutto ciò che vedi
quello che ora credi
non scolpirlo sopra i muri
resteranno inutili paure
credi in te
credici senza pensare
il deserto è all’orizzonte
tu sei forte ci puoi camminare
immagina
i confini dei pensieri
immagina domani
non puoi averlo se non hai più ieri
immagina
calma e pace senza più pensare
immagina com’era
è in quel tempo che vuoi ritornare
immagina
immagina come sarà
l’orizzonte e solo un tratto
e tutto a un tratto sparirà
immagina
la tua vita oltre l’orizzonte
tieni i piedi sulle sponde
tieni ieri dentro le tue mani
e il deserto sparirà
per donarti tutto il tuo domani
pieno d’oro e gloria
la grandezza la tua storia
immagina quel tempo
e quel tempo tuo sarà
immagina
immagina come sarà
sarà pieno di ricordi
la ricchezza dell’eternità
immagina
immagina come sarà
sarà pieno di ricordi
tua ricchezza la tua eternità.

CONTROMANO
Ho guidato contromano
in mezzo al verde di Stonenghe
ho guidato contromano
nelle nebbie di Plymouth
ho guidato un aeroplano
per volare fino a qui
ho tenuto la tua mano
ascoltando sir Big Ben suonare il punk.

Un impero di cappelli neri
funghi pensieri
di bombette fish & chips
una birra sopra il marciapiede
che nessuno ci vede
tanto siamo tutti qua
vedi in quella strada là
c’è passata sua maestà
guarda in quel teatro lì
ha composto sir Shakespeare.

Imperi infiniti pur girandoci intorno
dagli antipodi fino all’altro capo del mondo
un tesoro in cerchio alla corona
chiuso dentro una torre a raccontare la storia
divertirsi tra i pupazzi di cera
e poi farsi una foto insieme a David Beckham
gli splendori più antichi nel museo della gloria
mentre tutte le copie le hanno messe al Victoria’s
una foto di rito in taxi a Piccadilly
una alla regina con carrozza e cavalli.

Un impero di cappelli neri
funghi pensieri
col soppalco in autobus
una corsa in metropolitana
in una settimana
con la Circle lo puoi far
vedi quella strada là
era un covo di rockstars
in un pub che sta ha King’s Cross
ha bevuto Sherlock Holmes.

Imperi infiniti pur girandoci intorno
dagli antipodi fino all’altro capo del mondo
un tesoro in cerchio alla corona
con i corvi di un metro a sorvegliare le mura
ma se cerchi un po’ di musica o dischi
voli indietro nel tempo fino a Carnaby street
chiese e statue d’eroi a ricordarne la gloria
e sterline a milioni le ha già spese Victoria
una foto di rito con il parlamento
con il fiume nel mezzo mentre scorre lento.

Un impero di cappelli neri
funghi pensieri
di bombette fish & chips
una birra sopra il marciapiede
che nessuno ci vede
tanto siamo tutti qua
un impero di cappelli neri
funghi pensieri
col soppalco in autobus
una corsa in metropolitana
in una settimana
con la Circle lo puoi far
un impero di cappelli reali
che hanno vinto di tutto
campionati e guerre mondiali
un impero di cappelli e di flemma
una Lady D sogno
sua corona una gemma.



JEM EL FNA
Lungo la costa la nebbia avanza lentamente
contro il caldo del deserto a oriente
un pallido sole apre un varco a fatica
tutto attorno si dipinge di nuovi colori
raccontando ancora una volta la storia
di un paese dai mille profumi
dai giardini reali
fino ai vicoli scuri
la Medina riprende a parlare di se
mentre gli uomini bevono il the
fumando un narghilé.

E la piazza si riempie
di suoni, di voci
di fumi di braci
di corse veloci
bambini schiamazzano
intorno alla gente che passa di qua
ascolta canzoni
parole e poi suoni
una lingua lontana
portata dal vento
vestita di tinte sgargianti
metafora di ogni tribù.

E la piazza si riempie
di giochi e stregoni
di rombi di tuoni
di festa, di doni
fachiri che incantano
gente e serpenti nei cesti in bambù
ascolta canzoni
parole e poi suoni
una lingua lontana
portata dal vento
vestita di tinte sgargianti
metafora di ogni tribù.

Lungo la costa la nebbia avanza lentamente
contro il caldo del deserto a oriente
Marrakech si risveglia a una nuova giornata
tutto attorno si profuma di sensi e sapori
regalandoci ancora una nuova giornata
nel paese dai mille profumi
nei giardini reali
dentro i vicoli scuri
la Medina ci prende e ci porta con se
tu sorridi bevendo serena il tuo the
e io fumo il narghilé.

Ascolti canzoni
io parlo, tu suoni
la lingua di Atlante
ci porta sul vento
trasforma le nostre nature
metafora di ogni realtà.

E la piazza si riempie
di suoni, di voci
di fumi di braci
di corse veloci
bambini schiamazzano
intorno alla gente che passa di qua
e la piazza si riempie
di giochi e stregoni
di rombi di tuoni
di festa, di doni
fachiri che incantano
gente e serpenti nei cesti in bambù
ascolti canzoni
io parlo, tu suoni
la lingua di Atlante
ci porta sul vento
trasforma le nostre nature
metafora di ogni realtà.



PELAGOS
Perle nel mare
fra vento e mulini
rocce affiorate
fra templi e rovine
il blu le circonda
rendendole
uniche
madri di quella speranza
che oggi ancora si spera sarà.

Navigando sulle onde
Nessuno le attraversò
tornando da guerre e battaglie
che ora non so.
Navigando sulle onde
fra canti e risate di sposi
fra giochi e spettacoli che
la natura ci ha dato
e poi l’uomo ha abbellito per se.

Cupole bianche
fra croci e salite
case arroccate
su brulle colline
il blu ti circonda
rendendoti
unica
sole di eterna crociera
domani compagna di vita sarai.

Navigando sulle onde
Nessuno le attraversò
tornando da guerre e battaglie
che ora non so.
Navigando sulle onde
fra canti e risate di sposi
fra giochi e spettacoli che
la natura ci ha dato
e poi l’uomo ha abbellito per se.

Perle del mare sbattute dal vento
perle del mare corrose dal tempo
semi gettati da mano di dea
dall’Olimpo volati
buon seme di Zeus
sparsi dal vento
cullati nel mare
fiori sbocciati
che oggi ho raccolto per te.

Navigando sulle onde
qualcuno le attraversò
tornando da feste e risate
che ancora lo so.
Navigando sulle onde
fra canti e risate di sposi
fra giochi e spettacoli che
la natura ci ha dato
e tu oggi le vivi felice donandole a me.

Navigando le tue onde
un giorno mi attraversò
tornando da guerre e battaglie
che ora non ho.
Navigando le mie onde
fra canti e risate di sposi
fra gioie e dolori che
questa vita ci ha dato
e tu oggi le vivi felice
felice le vivo godendo con te.



VUELTA
C’eravamo quella vuelta
quella vuelta insieme a te
giravamo tutti assieme
per i parchi di Gaudì
attraverso la Meseta
dalle Ramblas fino a olè
siamo stati bene insieme
lo sai perché?

Eravamo un trio fuori di testa
facevamo sempre la cosa giusta
andavamo avanti a pollo e tortillas
volevamo solo cervesa e paella
avevamo pure un amico però
stava sempre accanto al tavolo
ma nessuno l’ha mai visto perché
lui rideva solo insieme a noi tre.

Eravamo un trio pronto a far festa
mettevamo sempre fuori la testa
giravamo fra corride e metrò
ammirando un po’ Picasso e Mirò
stupefatti dalla Sagrada Familia
è davvero una gran meraviglia
a passeggio dentro plaza Mayor
naso all’aria sulla Giralda d’or.

Eravamo un trio fuori di testa
facevamo sempre la cosa giusta
andavamo avanti a pollo e tortillas
volevamo solo cervesa e paella
avevamo pure un amico però
stava sempre accanto al tavolo
ma nessuno l’ha mai visto perché
lui rideva solo insieme a noi tre.

C’eravamo quella vuelta
quella vuelta insieme a te
visitando la Mezquida
l’Alhambra e l’Alcazar
attraverso gli aranceti
dalla Sierra fino a olè
siamo stati bene insieme
lo sai perché?

Eravamo un trio pronto a far festa
facevamo sempre la cosa giusta
giravamo fra corride e metrò
ammirando un po’ Picasso e Mirò
stupefatti dalla Sagrada Familia
è davvero una gran meraviglia
a passeggio dentro plaza Mayor
naso all’aria sulla Giralda d’or.

Eravamo un trio fuori di testa
facevamo sempre la cosa giusta
ballavamo tango, salsa e flamenco
eravamo noi i capi del branco
sempre insieme al nostro amico però
con le briciole sul suo tavolo
Filiberto era un tipo perché
lui rideva solo insieme a noi tre.

C’eravamo quella vuelta
quella vuelta insieme a te
abbiam pianto come bimbi
ritornando a casa e
tanti anni son passati
dalla Spagna fino a olè
e ci siamo ritrovati
lo sai perché?

Eravamo un trio fuori di testa
facevamo sempre la cosa giusta
ballavamo tango, salsa e flamenco
eravamo noi i capi del branco
sempre insieme al nostro amico però
con le briciole sul suo tavolo
Filiberto era un tipo perché
lui rideva solo insieme a noi tre
lui rideva solo insieme a noi tre
Nadia, Patty, Filiberto e poi me.