BIOGRAPHIE 1 1965 / 1989
BIOGRAPHIE 1 1965 / 1989
1965
Vuoto lasciasti
per riempire il vuoto
che c’era prima di te
e adesso gridi
e piangi stringendo i pugni
accecato
da una luce che non conoscevi
e quando tenerezza stringi
fra le tue labbra
pare così lontana
la soglia che hai varcato
tanto quanto quella
che non vorrai pestare.
1966
Ignaro
esplori il mondo
chino su te stesso
ti trascini
a scoprire meraviglie
a un palmo da terra.
Assaggi
i sapori che trovi
con la lingua
ne impari consistenza
colore e uso
e quando stanco ti assopisci
ovunque sia
sogni di rosei seni
da cui sgorga il nettare
che dona l’energia
per nuove intrepide avventure
a quattro zampe.
Intanto fuori piove
fino alle soglie
fino a ricoprir Firenze
e le sue doglie.
1967
Conquisti l’altezza
tutto diviene raggiungibile
cadi
ti rialzi
e cadi ancora
e di nuovo ti ergi
padrone del mondo
che credi finisca intorno a te
re
cui tutti si prostrano
colmi di atteggiamenti buffi
prodighi di quei sorrisi
che di lì a poco
smetteranno di farti
e intanto cammini e cadi
cammini e cadi
in quell’alternarsi eterno
della vita.
1968
Caos
fuoco
protesta
rivoluzione
donne in minigonna
sciopero degli studenti
sciopero degli operai
sciopero
no autoritarismo
no fascismo
no
libertà
libertà sessuale
libertà di pensiero
liberi
eskimo e figli dei fiori
botte
manganellate
spari
morti
rivoluzione
dov’è il mio ciuccio?
1969
Un piccolo passo
e l’universo è più vicino
la luna brilla alta
mentre la conquisti
ma il mondo ti assegna
nuove responsabilità
il sole non gira più intorno a te
e con i palmi rivolti al cielo
ti accorgi che piove
non c’è più l’arcobaleno dei sorrisi
ma una tempesta di no
e rimpiangi quando eri bambino
esploratore incontrollato
adesso basta
adesso devi crescere
ormai sei un ometto
la vita e alle porte.
Per favore tenetela chiusa.
1970
Cosa è successo a questo mondo
tutto è cambiato
tutto è finito
non suonano più neanche i Beatles.
Il mondo si apre
la vita ti accoglie
ti regala l’amicizia
e il primo amore
trovi ciò che non conoscevi
e scopri la meraviglia
scegliere
e quante saranno sbagliate
ma continuerai a scegliere
e a sbagliare
e a scegliere di nuovo
e costruire il tuo sé
non sei più un bambino
questo è un lavoro da uomini
e tu lo farai piangendo
non della paura
ma della solitudine.
1971
Marte non è più lontana
ormai è a un passo
rosso come la protesta
infido come il piombo
pronto a piovere
la cartella nella mano
per una nuova vita
ancora
quante volte
sei dovuto crescere
in pochi anni
momenti che dimenticherai
oltre quelli già scordati
dal biberon alla penna
ti abitui a correre
in un mondo sfrenato
che ha smesso di fermarsi
ad ascoltare il rumore del vento.
1972
Come ti diverti a rincorrere palloni
sul cemento della scuola
con il grembiule nero e il fiocco azzurro
corri corri
senza mai raggiungerne uno
senza farli tuoi
ma non ti importa
sono le grida
è il sudore
è abbracciarsi
quello che conta
è togliere la palla
una
una
una sola unica volta
al più forte di tutti
e sentirti campione.
Lontano
si fanno sentire gli urli d’oriente
e riempiono di sangue i giochi
urla
sudore
abbracci
che non contano
ma non lo capiranno mai.
1973
Come sono belle
le lunghe spiagge
lettini e ombrelloni all’infinito
uno dopo l’altro
uno dopo l’altro
fin dove l’occhio ti porta
e poi la fantasia
la fiaba
con i suoi giochi
le sere calde lungo le strade
negozi e bar all’infinito
uno dopo l’altro
uno dopo l’altro
le notti di afa nel seminterrato
corridoi pieni di porte
una dopo l’altra
una dopo l’altra
e gioia e divertimento
uno dopo l’altro
prima che la vita torni e ti porti via.
1974
Ti stringi forte ai tuoi
a volte li ami
altre li odi
ma puoi farlo
perché sai
che al tuo risveglio
saranno ancora là
a tener ferma la terra
dove affondano le tue radici
fuori la piazza si scuote
giubilo e protesta
una nuova conquista
la famiglia adesso può frangersi
scomporsi e ricrearsi
restringersi o allargarsi
aperte le manette
del sacramento
la famiglia non è più un contratto
resta insieme solo per amore,
e la tua?
1975
Si apre una nuova frontiera
lo spazio arriva in casa
e sostituisce i pupazzi
i nuovi giochi hanno ali
e combattono odiosi alieni
distruggi il male va’
ma quanto male fa
ma quanto male c’è
quanto male da annegare
dentro l’ipnotica TV
nuovo pane quotidiano
nuova droga
nuovo dio
ma quanto male fa
ma quanto male c’è!
1976
Abbandoni il grembiulino
lasci a casa la cartella
sei grande
ti batte forte il cuore
e attraversi un altro cerchio di fuoco
c’è aria nuova
aria buona
aria profumata
che ti solletica
che ti intimorisce
che ti mette alla prova
e perdi
e ti perdi nell’aria
scappi dopo ogni schiaffo
svanisci e rinasci
non ti perdi
ma svanisci e rinasci
dentro una nube tossica
densa
come quella che lontano
avvelena famiglie e città.
1977
Che la forza sia con te
vivi in un mondo di piombo
che urla la sua voglia
di venirne fuori
e più urla più affonda
il cuore batte
il pugno alzato
contro chi opprime
il pugno alzato
contro la vecchia generazione
contro gli obblighi
contro l’autorità
contro l’autoritarismo
per nuovi obblighi
nuove autorità
nuovo autoritarismo
e la rivolta fallisce
fallisce dentro di te
e ti ribelli ai ribelli
e imponi la tua autorità
senza riuscirci
che la forza sia con te.
1978
E il piombo cola
fuso su di noi
facendoci credere
che ci siano i buoni e i cattivi
e ce ne fanno trovare uno
nella bauliera di una macchina
chissà se era buono
o se era cattivo
o se è la stessa cosa
ma come si fa a crescere
in un mondo pieno di menzogne
e non diventare menzogna
come si fa a credere
come si fa a sapere
qual è la strada giusta
o almeno
quale non sia sbagliata
come si fa
mentre ti plasmano
mentre ti plagiano
mentre manipolano
il tuo cuore e il tuo cervello
come si fa?
Non rispondete per favore
tanto sarebbe un’altra menzogna.
1979
Un altro passo avanti
un’altra nuova vita
una scelta per la vita
sembra quasi
che non si possa mai tornare indietro
sembra quasi
che ogni testa o croce
debba essere per sempre
vietato sbagliare
vietato pensare di aver sbagliato
vietato ammettere di aver sbagliato
avanti per la via scelta
più nessun bivio
più nessuna alternativa
una scuola
un lavoro
una moglie
una morte.
Questo andrà bene per voi
ma io posso almeno dire
di aver deragliato
sbagliato
sbagliato
sbagliato
più volte di quello che volete sentirvi dire
è sono felice
perché non sono perfetto
perché sono uno sbaglio
nel vostro sistema
ma cosa volete capire voi
tutto sommato siete solo un altro mattone nel muro.
1980
Basta stragi
basta attentati
basta sangue
basta piombo
vogliamo solo divertirci
illuderci
crederci
apparire
non più essere
essere cosa
come
dove
quando
a che serve essere
se possiamo nasconderci
dietro una patina
dietro il look
dietro un manifesto
con il buco per la nostra faccia.
Gente preparatevi
arrivano gli anni della finzione!
1981
In quale momento
si smette davvero di essere bambini
quando si diventa adulti
quando si comincia a crescere
ieri giocavi
e adesso guardi il mondo
ieri giocavi
e adesso sono solo ricordi
ieri giocavi
e adesso dimentichi
ti guardi e vedi un bambino grande
troppo grande
ti guardi e vedi un uomo piccolo
e invece vorresti vedere un piccolo uomo.
E non hai pazienza
continui ancora
a volere tutto e subito
non hai pazienza
e credi di essere già arrivato
hai pazienza
e aspetti ancora
che tutti ti osannino
come nel tempo che fu
pazienza
ti ce ne vorrà fin troppa.
1982
Sul tetto del mondo
gridando
sudando
e con le bandiere al vento
altro che Messico
altro che nuvole
siamo andati oltre
e non vogliamo più tornare
sul tetto
dell’altro mondo
gridando
sudando
e con le mani al vento
altro che vacanza
altro che mare
siamo andati oltre
e arriveremo anche più in là
fino ad andare così oltre
da ritrovarsi ancora
rincorrersi
riprendersi
e continuare a andare oltre
tu bambino
ad accompagnare
l’uomo che sarai.
1983
E finalmente arriva la vita
e tutto quello che accade oltre te
non conta nulla
viviti
goditi
mentre uomini innocenti
vanno in carcere
a fine trasmissione
mentre bambine innocenti
spariscono
a fine messa
tingi dei tuoi colori
il grigio che ti circonda
piangi
ridi
osi
esuberi
trasgredisci
perché ora ciò che conta
sei te
perché ora
esci dal guscio
perché ti imprigioneranno
ma ora vivi
morirai
ma ora vivi
risorgerai
perché ora vivi
ti conoscerai
perché ora scrivi.
1984
Scrivi
sfili
poi ancora scrivi
poi sudi dentro
teatri tenda e palasport
e scrivi
dei tuoi sogni
delle tue emozioni
delle tue paure
delle amarezze
e delle gioie
e poi sfili ancora
indipendente
uomo
bambino che cadrà
ma uomo
bambino ricco di emozioni
ma uomo
bambino pieno di illusioni
ma uomo
in un mondo di illusioni
bambino contro la realtà
di un mondo che cresce
e divora senza rispetto
figlio di un nuovo schermo
padre della globalizzazione
che ti rende piccolo
inutile
sconosciuto
cieco
fino a quando
tu stesso
non sarai luce.
1985
Il mondo suona per il mondo
per sfamare il mondo
per dare una speranza
a chi non ne ha più
grandioso
maestoso
unico
transoceanico
un alibi per tutta l’umanità
mentre continua
a succhiare il sangue ai disperati
mentre continua
a stampare moneta falsa
con cui farsi pagare
mentre continua a mentire
ma la musica va oltre
oltre le menzogne
oltre la povertà
oltre la fame
rimane come monito
rimane come speranza
rimane nel sangue
entra senza potersene andare
e aspetta silenziosa
il suo momento
un lungo letargo
attraverso il buio del futuro a venire
raggiungi le più alte vette
sbagli strada
uccidendo il tuo futuro
entrando nel tunnel più buio della tua vita
che ti porterà alla disperazione
all’annullamento
all’omologazione
alla resurrezione
alla vera luce
mentre la musica
pulsa quieta dentro di te.
1986
Piccolo uomo
che ti credi Dio
manipoli la natura
la pieghi ai tuoi voleri
credi di cambiarla
e non capisci
che il cambiamento
è la sua natura
dove scavi riempirà
dove erigi crollerà
dove arresti passerà
manovri gli atomi
come un bimbo le sue bilie
come un giocoliere
che si crede infallibile
finché non le farai cadere tutte
e la prima
sfuggirà dalle tue mani a Chernobyl.
1987
Un anno di silenzio
il primo di tanti
muore la musa
sepolta da narciso
che si crede uomo
vecchio
con i vestiti da vecchio
con quell’aria da vecchio
con la presunzione di esser vecchio
saggio
di sapere
di potere
senza volere
senza potere
senza sapere
sciocco
con la presunzione d’esser saggio
con quell’aria da vecchio
i vestiti da vecchio
l’anima già morta
ma ancora non se n’è accorta.
1988
Lasci il nido
per sempre
senza sapere perché
senza volere
senza capire
lasci un dolore
credendo di ritrovare gli osanna
che ancora ti porti dentro
un salto nel buio
che buio sarà
che buio resterà
travolto dai no
che non riesci a dire
travolto da decisioni
che lasci prendere agli altri
abbandonato ad una vita
che lasci andare
come una foglia
alla deriva
nella piena impetuosa
bruci anno dopo anno
dimenticandotene
prima ancora di averli vissuti
e cominci a pensare
se potrai mai andare avanti
o se tornare indietro
ma intanto ti abitui
e fa meno male.
1989
Anche in Cina
provano a rivoltarsi al potere
rischiano
gridano
pagano
la colpa di aver alzato la testa
verranno schiacciati
verranno annientati
verranno puniti
ma hanno rischiato
e hanno gridato
per loro stessi
vivi
ma Tienanmen
è così lontana
è così inutile
così pericolosa
perché mai correre là
a lottare
a rischiare
a gridare
a vivere
il letargo è ancora lungo
giriamoci dall’altra parte.