1976

1976

Abbandoni il grembiulino

lasci a casa la cartella

sei grande

ti batte forte il cuore

e attraversi un altro cerchio di fuoco

c’è aria nuova

aria buona

aria profumata

che ti solletica

che ti intimorisce

che ti mette alla prova

e perdi

e ti perdi nell’aria

scappi dopo ogni schiaffo

svanisci e rinasci

non ti perdi

ma svanisci e rinasci

dentro una nube tossica

densa

come quella che lontano

avvelena famiglie e città.

 
APRILE 1976 
Eccoci arrivati in quinta elementare, abbiamo abbandonato la maestra Viviana perché la quinta classe è esclusivo dominio del terribile Padre Panchetti, collezionista di verghe in ogni tipo di legno, tra cui la temibile stecca in "tek". Ci sono alcuni compagni nuovi: il terzo in alto a sinistra Mancini, Il settimo il ripetente Gasparri la bestia, l'ultimo a destra Roberto Righi l'inventore. Nella fila di mezzo il primo non lo ricordo, poi c'è Fabrizio Duval, il sesto invece me lo ricordo bene, grande bullo. In prima fila il quinto da sinistra è il supersecchione Fabiani.
 
AGOSTO 1976
Ritorniamo in vacanza, quest'anno niente mare ci aspetta la montagna. Una settimana sulle Dolomiti, la neve d'agosto per una vacanza strana e diversa. Tutti uniti, tutti felici, tutti sollevati. Un pensiero a nonna Genny che ci ha appena lasciati dopo una lunga malattia che ci ha provato e questi giorni esorcizzano la sua morte e ci riportano alla vita, una vita di famiglia, con tutti i suoi insormontabili, meravigliosi problemi.
CARO DIARIO...
8 febbraio – si proietta la prima del film “Taxi Driver”, la storia di Travis, interpretato da Robert De Niro, reduce della guerra in Vietnam sprofondato in uno stato di solitudine e alienazione, il suo stato gli impedisce di dormire, decide allora di lavorare come tassista a New York, imbattendosi nell’eccentrica umanità notturna della "Grande Mela", il trauma della guerra lo ha reso incapace di relazionarsi normalmente con l'altro sesso e gli ha sviluppato manie ossessive, e un insano progetto da giustiziere, il film diventa presto il “cult” dei “cult”, per la prima volta il pubblico viene messo a confronto, in maniera cruda, con gli effetti degli orrori del Vietnam sui soldati, abbandonati a se stessi e ai propri tormenti interiori, archetipo della nuova visione delle guerre e dei loro disastri materiali e psicologici darà il via a uno prolifico stile cinematografico di riflessione sulle guerre presenti, passate e future. Continueremo però a non imparare mai, neppure quando la realtà ci viene messa nuda e cruda davanti agli occhi.
1 aprile –Steve Jobs e Steve Wozniak fondano la Apple un'avventura imprenditoriale senza precedenti, nella "Silicon Valley" dove già operano colossi come la Hewlett-Packard, l'Intel e la Xerox appare una nuova piccola realtà che sconvolgerà il mondo dell’informatica, l’intraprendenza imprenditoriale dei due li porta a creare un vero e proprio laboratorio nel garage dei genitori di Jobs, a Cupertino fondano la società Apple Inc.,da quel garage esce l'Apple I che fra disastri e successi li porterà negli anni a fatturati da miliardi di dollari. Geni si nasce, geniali si diventa.
10 luglio – un incidente all'impianto di raffreddamento degli stabilimenti Icmesa, dove si produce un componente chimico per diserbanti provoca la fuoriuscita di una nube tossica carica di diossina che ricopre la zona di Seveso e della Brianza. Fortunatamente non ci sono vittime umane i danni maggiori si registrano sull'ecosistema con la morte di centinaia di animali e la distruzione della vegetazione, decine di persone avvertono forti disturbi alla pelle ma l’agente tossico non si ferma all’epidermide, il governo autorizza l’aborto terapeutico per evitare complicazioni nei nascituri, quando ancora è vietato per legge e a distanza di anni continueranno a verificarsi alterazioni ormonali sui neonati della zona, una sciagura che mette sotto gli occhi di tutti il problema della sicurezza sui luoghi di lavoro, solo dopo il disastro di Seveso vengono introdotte norme più severe. Non sono finiti però i disastri e le morti, non bastano le regole a salvare le vite ci vuole anche tanta attenzione e buon senso.
29 luglio – Il Presidente del Consiglio Giulio Andreotti nomina come ministro del Lavoro Tina Anselmi, insegnante ed ex sindacalista. È la prima donna a diventare ministro nella storia d'Italia. L’emancipazione passa finalmente anche sui banchi del potere.
9 settembre – muore Mao Tse-tung, rivoluzionario e politico cinese, uno dei principali protagonisti della storia del Novecento alla guida del Partito Comunista Cinese dal 1943 fino alla morte facendolo diventare il partito unico di governo della Repubblica Popolare Cinese, soprannominato "Quattro volte grande" (Grande Maestro, Grande Capo, Grande Comandante Supremo, Grande Timoniere), fu il fautore del maoismo in Cina (una sorta di marxismo-leninismo), nel nome del quale stringe alleanza con l'Unione Sovietica e lancia la "Rivoluzione Culturale" che crea una Cina unificata e libera dalla dominazione straniera attraverso l'uso sistematico della repressione e dei lavori forzati e perpetrando lo sterminio di milioni di contadini con la riforma agraria del 1951, la carestia del 1958-1961 e la violenza della Rivoluzione Culturale causò la morte di molti cinesi. Accipicchia! Un mito da emulare.
1 ottobre – I cartoni animati non sono più prerogativa maschile, le adolescenti se ne impossessano romanticamente con la storia di due orfanelle, in una notte di neve davanti alla porta dell’orfanotrofio religioso Casa Pony vengono abbandonati due neonate, a cui suor Maria e Miss Pony danno i nomi di Candy ed Annie, è il primo episodio della famosissima e fortunatissima serie di Candy Candy, cartone animato prodotto dalla Toei Animation e ispirato al manga creato da Yumiko Igarashi, centoquindici episodi raccontano le vicende della piccola orfana Candy, arrivando fino agli anni della sua maturità, in Italia arriverà nel marzo del 1980 e il suo successo sarà immediato. L’emancipazione femminile si combatte anche con il mito del principe azzurro.
25 ottobre – “Buonasera domani è il 26 ottobre. La Chiesa ricorda...».  è Paola Perissi che introduce la prima puntata de ”L’Almanacco del giorno dopo” una rubrica che accompagnerà le famiglie a cena dopo i cartoni per i ragazzi e prima del telegiornale unisce tutti intorno alla tavola fino al 1992, presenta il giorno seguente partendo dal santo festeggiato dalla Chiesa cattolica e dagli orari in cui sorge e tramonta il sole e si leva e cala la luna, “Domani avvenne”, per poi lasciare la chiusa ad aforismi e citazioni famose declamate da noti speaker della Rai il tutto accompagnato dalle accattivanti sonorità medievaleggianti della storica sigla Chanson Balladée, composta dal maestro Antonino Riccardo Luciani e dalle raffigurazioni di antiche stampe dell’incisore bolognese Giuseppe Maria Mitelli, che scorrono sulla sigla d’apertura. Un programma semplice e sincero che ha lasciato in chi lo ha seguito un senso sereno di intimità familiare.

19 dicembre – la "signorina Buonasera" sta annunciando il programma in stile impeccabile ma viene interrotta da un'irriverente pernacchia e d'improvviso l'immagine si distorce, lasciando il posto a una stalla, arriva “Onda libera” un programma satirico, il cui titolo doveva essere “Televacca”, che lancia sul piccolo schermo uno sconosciuto Roberto Benigni, il programma si insinua nella programmazione ufficiale, la sigla d'apertura che appare come un'interruzione, simulando l'intrusione di un network clandestino. Il "Diavolaccio" è approdato in TV.