CARO DIARIO...
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15 settembre – il sistema finanziario mondiale viene tragicamente e irrimediabilmente segnato e la vita di milioni di famiglie sconvolta dal crack finanziario della Lehman Brothers, quarta banca d'affari del pianeta, la più grande bancarotta della storia; fondata nel 1850 dal tedesco Henry Lehman e specializzata nella consulenza finanziaria e azionaria, la società viene trascinata nel baratro dall'amministratore delegato Richard Fuld e dalla sua politica speculativa di forte acquisizione di mutui subprime, ovvero concessi a soggetti ad alto rischio d'insolvenza, che a loro volta vengono utilizzati per la creazione di titoli derivati, che non hanno un valore proprio; a seguito del crack deriva invece lo scoppio della bolla dei mutui subprime e il conseguente crollo del mercato immobiliare statunitense che portano la Lehman Brothers a un debito di seicentotredici miliardi di dollari; facendo precipitare a cascata Wall Street innescando un effetto domino nel sistema finanziario mondiale; milioni di posti di lavoro svaniscono da un giorno all’altro le famiglie s'impoveriscono e aumenta la disoccupazione giovanile; il danno risulterà irreparabile e la ripresa sarà lunga, difficile e incompleta, negli anni successivi verranno varati regolamenti più stringenti per il sistema bancario per la tutela dei cittadini ma a livello legale si deve registrare il mancato perseguimento dei responsabili e solo un parziale risarcimento dei risparmiatori danneggiati dal fallimento. Ma il danno è stato fatto all’economia occidentale tutta che non riuscirà più a riprendersi.
23 settembre – Google risponde a Apple e lancia il sistema operativo Android la sfida al mondo della telefonia mobile; Larry Page e Sergey Brin, presentano il T-Mobile G1, della taiwanese HTC, primo smartphone Android, il suo simbolo un robottino verde con due piccole antenne; il sistema è dotato di browser, cartelle, posta elettronica, wi-fi e di quello che nel 2012 diverrà "Google Play" da cui scaricare ogni tipo di applicazione; la diffusione del sistema va di pari passo con l’esplosione della serie Galaxy della Samsung e nel 2014 conta un miliardo di utenti attivi, il più diffuso del mondo. iPhone e Samsung divengono i due concorrenti nella sfida dei poteri, chi ama l’uno odia l’altro.
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4 novembre – “Se ancora c'è qualcuno che dubita che l'America non sia un luogo nel quale nulla è impossibile, che ancora si chiede se il sogno dei nostri padri fondatori è tuttora vivo in questa nostra epoca, che ancora mette in dubbio il potere della nostra democrazia, questa notte ha avuto le risposte che cercava” è con queste parole che Barack Obama si presenta al mondo come quarantaquattresimo Presidente degli Stati Uniti d’America, il primo afro-americano alla Casa Bianca; originario di Honolulu di madre americana e padre kenyota si laurea in legge ad Harward e il suo successo diviene la nuova incarnazione del sogno americano e per l’opinione pubblica internazionale è un importante segnale di cambiamento sociale; la corsa alla presidenza inizia nel 2007 con la presenza fra i candidati alle primarie del Partito Democratico, divenendo l’uomo simbolo del cambiamento; vince la sfida con Hillary Clinton che lo proietta al confronto decisivo con il repubblicano John McCain, il suo motto è “Yes, We Can”, ce la possiamo fare, stimola e incoraggia un'America duramente colpita dalla crisi economica e dalla disoccupazione; con una percentuale del 52% contro il 45% di McCain strappa ai repubblicani roccaforti storiche come la Florida, la Carolina del Nord e la Virginia; duro da raggiungere il suo obiettivo principe sarà l’approvazione della Riforma Sanitaria per ampliare la copertura assicurativa della popolazione americana, in favore soprattutto dei cittadini malati o affetti da patologie croniche, costoso ma popolare diviene il più grande cambiamento nella politica sociale statunitense; motivato da “i suoi sforzi straordinari volti a rafforzare la diplomazia internazionale e la cooperazione tra i popoli» riceve nel 2009 il Nobel per la Pace. Questo atto sarà ampiamente criticato ma anche ridicolizzato a causa delle successive e consuete azioni militari che nulla avranno di pacifico.
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