CARO DIARIO...
5 febbraio – sulla Seconda Rete va in onda la prima puntata di Rischiatutto, il quiz condotto da Mike Bongiorno con la valletta Sabina Ciuffini, tre concorrenti rispondono a domande su una materia concordata per poi sfidarsi su svariati argomenti di cultura generale completando un tabellone a 36 caselle, la televisione non è un elettrodomestico per niente comune così la gente si ritrova nei bar e addirittura i cinema interrompono le proiezioni per trasmettere Rischiatutto. Un successo per la Rai e un’incredibile pubblicità per i venditori di TV.
13 aprile – dopo cinquantacinque ore dal lancio la missione spaziale dell’Apollo 13 si interrompe a causa del più famoso incidente con lieto fine dello spazio “Houston, abbiamo un problema” una frase memorabile che è diventata di uso comune; un corto circuito provoca un’esplosione a bordo della capsula occupata dagli astronauti James Lovell, Charles Duke e Fred Haise, distruggendo uno dei serbatoi dell’ossigeno, i vari moduli devono essere riadattati alle nuove esigenze e mentre a Cape Canaveral si affannano a tracciare una nuova traiettoria per il rientro sicuro del modulo, irreparabilmente danneggiato e pericolosamente inadatto al rientro nell’atmosfera terrestre, il comandante Lovell elabora a mano i calcoli per la parabola di rientro aggirando la faccia nascosta della Luna; spazi ristretti, carenza di acqua e soprattutto di ossigeno mettono a dura prova i tre astronauti che nei minuti cruciali rimangono isolati dal silenzio radio interrotto dalla voce di Lovell a rassicurare il mondo in attesa col fiato sospeso. Un sospiro di sollievo per il più celebrato fallimento della storia divenuto icona del successo.
17 giugno 1970 – allo stadio Azteca di Città del Messico si gioca la semifinale di Coppa del Mondo, davanti a 103 mila spettatori e tutto il resto del mondo, nell’aria rarefatta degli altipiano messicani con la temperatura vicina ai cinquanta gradi l’Italia batte la Germania 4 a 3 nella più famosa partita di calcio di tutti i tempi; segna Roberto Boninsegna, poi nel recupero del secondo tempo da un gol di Karl-Heinz Schnellinger, successivamente i Tedeschi vanno in vantaggio nei supplementari con il bomber Gerd Müller e subito dopo arriva il pareggio di Tarcisio Burgnich, tocca all’Italia andare di nuovo in vantaggio con Gigi Riva per subire poi il nuovo pareggia a dieci minuti dalla fine ancora con Müller ma dopo un minuto Gianni Rivera, subentrato a inizio ripresa in staffetta con Sandro Mazzola segna il definitivo 4 a 3. L’Italia impazzisce nelle case e per le strade la Coppa Rimet è a portata di mano con il terzo titolo mondiale ma sarà invece il Brasile a portarsela a casa sconfiggendo la nazionale italiana per 4 a 1 quattro giorni dopo.
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